Stamattina, visita a Casa Boschi – Di Stefano, in una strada tranquilla ed elegante vicino Corso Buenos Aires a Milano. Già l’edificio si presenta solenne dall’esterno e l’ascensore è un piccolo gioiello, con seduta in velluto e pulsantiere in ottone …
L’appartamento di undici stanze al 2° piano raccoglie una parte soltanto, circa trecento, delle oltre duemila opere che i coniugi hanno lasciato al Comune. Un vero tesoro del Novecento, di giovani artisti, da loro aiutati ed incentivati ad esporre e che diventarono famosi in tutto il mondo: Funi, Marussig, Tozzi, Carrà e Casorati. Nella “sala Sironi”, interamente dedicata all’artista, sono presenti sculture di Arturo Martini. Il successivo ambiente comprende il Gruppo di Corrente, sette Moranti e sei De Pisis. In un piccolo corridoio sono riuniti i Chiaristi, mentre proseguendo la visita si giunge nella sala degli “Italiens de Paris”: Campigli, Paresce, Savinio con L’Annunciazione (1932) e de Chirico con La scuola dei gladiatori (1928). La “sala Fontana” propone un prezioso insieme di venti lavori, mentre le ultime due stanze sono riservate ai postcubisti picassiani, agli spazialisti, ai nucleari e ai pittori informali, fra cui Piero Manzoni…
Mobili d’epoca, stupendi lampadari di Murano, violini, un grande pianoforte e un mobile radio-giradischi suscitano ricordi di un passato non lontano, ma ricco di belle cose …
Siamo veramente contenti di questa mattinata che ci ha regalato altre visioni ed emozioni.
Per ingrandire le foto, cliccare su ognuna …
Alfredo, se ti interessa, vedi: http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187849-d1946565-Reviews-Casa_Museo_Boschi_Di_Stefano-Milan_Lombardy.html
Ecco cos’era, un ascensore! Pensare che avevo immaginato potesse essere un antico bagno rivestito in legno….(scherzo)….molto bello.
Gianni, un’opera quando è siffatta, dura in eterno!
Il reperto seduto nell’ascensore si è conservato bene però !!!