Girando per un mercatino dell’usato, può capitare di cadere improvvisamente nel passato e in un attimo affiorano ricordi, momenti belli, di felicità … e allora decidi ti portarti a casa quell’oggetto che non è una “cosa” ma un baule pieno di forti emozioni … Pomeriggio.
In casa, solo dalla mattina … senza parlare con qualcuno, senza battibecchi, senza sorrisi … e allora l’idea della sorpresa: verso sera, sento arrivare l’ascensore e i passi di lei, accendo il giradischi e quando apre la porta, contemporaneamente, io apro quel baule: è un disco, 45 giri, anni Sessanta …Eccola, la maniglia gira e pure il disco che parte a tutto volume: “Io ti amo … Io ti amo … ”
La mia ex fidanzata, ormai moglie da 36 anni, entra velocemente, chiude la porta e mi dice di abbassare il volume: “La canzone si sente dal fondo delle scale!” … Mi saluta dicendo: “Dobbiamo andare a comprare un cavetto per la stampante della scuola. Si è rotto. Domani non posso fare le stampe per i miei bambini … Fai presto, andiamo … prendi il portafoglio … c’è la benzina?”…
Prendo il braccio del giradischi, lo porto in posizione di blocco. Lentamente il baule si chiude e la voce si spegne con i ricordi … “Io ti amo … Io ti amo… “. E allora, dopo tanti anni di affiancamento convinto e volontario alla “Missionaria-Maestra-Consorte”, lo ripeto ad alta voce: “Io, con questo modo di intendere la Scuola, caro Premier, non ci sto!”.
Il nostro Frank è un inguaribile romantico. La simpatica situazione che ha raccontato esprime come al giorno d’oggi difficilmente si trova il tempo e il modo (originale e non banale) di essere veramente quello che, in fondo, molto in fondo, siamo realmente: dei romanticoni. Sono poi le risposte frettolose delle nostre dolci metà ad infrangere, apparentemente, la nuvoletta rosa con tutti i cuoricini che un bravo disegnatore avrebbe disegnato per descrivere la scena. Dico apparentemente perchè sono certo che l’oggetto del nostro romanticismo ha il tempo per riflettere, elaborare, essere lusingata, non volerlo ammettere, ma poi a sua volta ricambiare con un bel baciotto quando meno te lo aspetti. Lo potremmo definire “a scoppio ritardato”, ma sempre molto gradito.
via mail da Gigi: Gianni, E PER FARE QUESTO DOVRESTI CAMBIARE LE PERSONE CHE COMANDONO ERGO .. I POLITICI — PER CUI CONTINUA A SPERARE MA CREDO CHE SIA , PUTROPPO, IL TUO DESIDERIO SOLO UTOPIA !!!!!!!!!!!!!
CIAO
via mail da Gianni: a Gigi, io direi invece che il ministero delle finanze faccia una seria lotta all’evasione e non mandi in giro controllori che controllano solo gli stipendiati.
via mail, da Gigino: VI CONTINUATE A LAMENTARE DELLA MANCANZA DI CARTA IGIENICA; NEL MIO UFFICIO DA QUANTO SONO STATO ASSUNTO SONO STATI RARISSIMI I CASI IN CUI ERA PRESENTE IN BAGNO E POICHE’ FATTI I MIEI BISOGNI HO L’ABITUDINE , PER LO STATO ITALIANO, CREDO, PESSIMA DI LAVARMI LE MANI, SONO COSTRETTO AD USARE DEI FAZZOLETTINI PER ASCIUGARMI PERCHE’ NEI BAGNI MANCA IL NECESSARIO.
da Facebook, Maria Grazia Cislaghi: Che simpatico marito!
Grazie, Ilenia. Un abbraccio a tutti voi.
Quando il digitale spazza via ogni romanticismo..e questa scuola 2.0 è povera di contenuti,di risorse e di sentimenti. Come sempre buon lavoro qui sul blog, un abbraccio a tutti