Mille indecisioni. Poco tempo a disposizione, tante cose da vedere. Gli orari, nella Grecia in crisi economica, sono incredibili: musei che chiudono alle 15, negozi appena un po’ fuori dal centro che abbassano le saracinesche prestissimo … Le previsioni del tempo non benevoli …  E, comunque, questo voucher dei “Tre giorni in Europa” che stava per scadere non poteva essere cestinato … E allora, la partenza per Atene che da tempo era tra le località che volevamo visitare per la storia che le appartiene, per i miti leggendari che l’hanno resa immortale, per le ore trascorse sui libri a studiarne personaggi, scrittori, filosofi, scienziati … E poi, dopo le vacanze a Kos, Rodi, Creta, Santorini, Karpathos, Samos … e le immersioni in acque stupende e resti archeologici ultramillenari, ci mancava la “Capitale” …

Impatto positivo: aeroporto moderno, luminoso, accogliente, ben attrezzato; tutte le scritte importanti sono in greco e in inglese e l’orientamento per i turisti è facilissimo; linee metropolitane nuove, precise, efficienti; pulizia incredibile (anche di sabato e domenica, giorno e sera, abbiamo visto personale per le pulizie girare per le stazioni … dove abbiamo notato che non c’erano cestini per i rifiuti, eppure non una carta, un biglietto scaduto era a terra. Da qui la domanda “Ma i greci sono come i giapponesi che ripongono i loro piccoli rifiuti in borsa e li cestinano solo a casa o ai luoghi di raccolta?” … ). Le stazioni nei luoghi d’interesse artistico, sono esse stesse dei piccoli musei. Per la gioia della mia signora, ci sono scale mobili ovunque e quasi sempre ascensori. Una curiosità: gli ingressi ai treni nelle stazioni del metrò non hanno barriere: una sola volta abbiamo visto dei controllori e ci chiediamo: “In un Paese in crisi, pagano tutti i mezzi pubblici?”. Nota positiva: abbiamo visto spesso girare nelle stazioni e sulle carrozze della metropolitana coppie per la Security. Piccolo neo: primo viaggio in metrò, già un ragazzo mi stava frugando in tasca alla ricerca del portafoglio …

La città è caratterizzata da strade e vicoli in salita e in discesa (come Napoli o Genova …) e solo la distrazione nel guardare le centinaia di negozi che si susseguono per kilometri come in un labirinto continuo, fa dimenticare la stanchezza … Di sera, taverne e locali uno dopo l’altro, tavoli all’esterno in file ordinate e affollatissimi … La piazza Syntagma con la sua fontana luminosa fa da contraltare al Palazzo del Parlamento (dove abbiamo potuto assistere ad un momento d’onore ai Caduti …) da un lato e dall’altro alla lunghissima ed elegante via Ermou con i negozi delle griffe internazionali che ormai troviamo in qualsiasi grande città … I Giardini Nazionali, il tempio di Zeus e l’Arco di Adriano … L’Acropoli è, per i poco atletici visitatori come noi, su un colle che ci è sembrato altissimo, ricordandoci la visione che avevamo da bambini desiderosi di raggiungere il barattolo della nutella messo sulla mensa più alta come antifurto … Un vento fortissimo ci ha accompagnati nella “scalata”: i miei 107 kg sembravano grammi e venivo spostato facilmente, con il risultato di fare foto molto mosse! Ma tutto si supera col fascino dell’antichità, pensando di essere due Dei sui luoghi degli Dei, illudendoci di essere Zeus “a passeggio” con Afrodite o Apollo “gentile” con Atena … L’attrazione verso quei resti, ben tenuti, molti in restauro, fa dimenticare ogni disagio … e nel mio caso, la necessità di far pipì ogni 2 ore, come da ultradecennale e nota mia caratteristica fisica … Mia moglie eroicamente ha messo da parte i suoi dolori e mi ha seguito e aiutato a togliermi le curiosità che mi nascevano lungo il percorso … Il Partenone mi ha provocato, in tempi e per motivi diversi, un’emozione simile a quella che ebbi la prima volta agli scavi di Pompei o quando mi son ritrovato sulla Piazza Rossa a Mosca … La Dea della fortuna, impersonata in una signora che parlava italiano, cui avevamo chiesto informazioni in metrò, e poi avevamo salutato, si è ripresentata nel sito dell’Acropoli e  ci ha fatto anche scoprire una chiesetta ricavata nella roccia, aperta solo una o due volte all’anno, dove era in corso una cerimonia e i fedeli accedevano a una sorgente sotterranea per prendere acqua miracolosa … Stupefacente! La nostra Dea ci ha dato una bottiglietta che ci siamo fatti riempire e abbiamo potuto bere quest’acqua con la speranza ci aiuti nel futuro … Nota: ci ha sfiorato il pensiero che la “Dea” ci stesse circuendo per avere qualche tornaconto in euro, ma quando l’abbiamo ringraziata ci ha augurato buon cammino … Un giro vicino al mare, al Pireo, non poteva mancare a due come “milanapoletani” provenienti dalle prime nebbie. E il tramonto è stato molto bello e … romantico!

I piatti della cucina greca li conoscevamo bene e abbiamo gustato pastitsio, moussakà, suvlaki, ottima feta con olive dal sapore insuperabile, il sempre desiderato polipo alla griglia … La zona di Plaka è ricca di taverne, spesso con vista sull’Acropoli e su siti archeologici (ad esempio Antico Agorà …), caratteristiche con musica in sottofondo o live … i locali quasi sempre poco illuminati o si cena a lume di candela e i tavoli esterni sia di giorno che di notte sono sempre graditi dai turisti, anche col vento!

La domenica mattina, come facciamo spesso quando siamo a casa, l’abbiamo dedicata alla visita al mercatino delle pulci di Monastiraki … tante stradine, affollate e piene di bancarelle ma anche negozi anche angusti e con roba impilata all’inverosimile. Colori e immagini che mi piacciono sempre quando viaggio, anche nei mercatini di frutta e alimentari … A proposito: ad Atene esistono ancora tante bancarelle con prodotti “mangiare di strada”. Colpisce, infine, la presenza di tanti cani e gatti, specie nei posti turistici … un’attrazione in più che intenerisce …

“Atene … un mito nel bagaglio dei nostri viaggi …”

Nota: Un album più vario di foto,  su Facebook …