Peccati di gola …

In piedi dalle 5,30 … un viaggio in internet per avere informazioni e, a un certo punto, la visione stupenda di una foto degli Anni ’50 del secolo scorso:

Rivedere questo posto da me frequentato tantissime volte da bambino con i genitori e da giovane con gli amici, ha suscitato un’emozione di  … cervello, di cuore e di gola!

La pizza fritta da “De’ Figliole” a Napoli, nel quartiere più popolare era non solo la migliore, inventata nel 1860, addirittura trent’anni prima della pizza Margherita, ma era un rito da godere ogni volta che si aveva occasione, oppure si “forzava” l’occasione, di passare da quelle parti: essere attratti dall’odore di fritto, guardare nella vetrinetta le pizze esposte, tentare di saltare la fila, guardare con impazienza l’abbondante olio nella caldaia, seguire curioso, attaccato all’improvvisato tavolo di lavoro, i preparativi del disco di pasta, con la posa su una sola metà di ricotta, salame, pepe e cicoli, il ripiegamento dell’altra metà a coprire il tutto, saldando il contorno con le dita e il delicato tuffo nel lago bollente … Vedere quel “portafoglio ricco di piaceri” diventare dorato e gonfiarsi, era un alimentare la speranza di fortune future e il desiderio di godere rustici e profumati sapori …

Cos’è la felicità? Stare in piedi, per strada e avere tra le mani una pizza fumante, proteggendo le dita con carta assorbente e dare morsi vogliosi arrossandosi le labbra, bruciandosi la lingua, viziare la gola e godere, sì, godere … Uno dei ricordi più belli tra i peccati di gioventù …

7 pensieri su “Peccati di gola …

  1. Mi avete fatto venire l’acquolina in bocca! Me la mangerei subito subito una pizza fritta, come quella che avete descritto, poi c’è anche la foto, è grande e dice: mangiami!

  2. via mail da Mike: anche a me ogni tanto vengono alla mente peccatucci di gola (uno per tutti, i calzoni bollenti ripieni con pomodoro e mozzarella che acquistavo presso la pizzeria difronte all’Istituto Tecnico Industriale di Benevento) commessi quando ero giovanissimo, dai 16 ai 22 anni d’età. Che bei ricordi, quel periodo!

  3. Gianni, mi hai ricordato un episodio della nostra gioventù … ma … che cos’è la masardona???? Immagino un dito nella piaga!

  4. ti ricordi una volta che ci andammo insieme, uno sprovveduto addentò una pizza ancora gonfia di vapore e si surriscaldò la bocca quasi ustionandosi.
    adesso va di moda per le pizze fritte anche la “masardona” a s.anna alle paludi alle spalle dell’inps, c’è sempre una fila chilometrica

  5. Facciamoci coraggio … Anche se a Milano la possiamo mangiare, quei tempi di “mangiari di strada” sono lontani …

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