Navigando su Facebook ho visto vari video con protagonisti migliaia di Napoletani come me che cantano “Napule è” del grande Pino Daniele, in piazza, in metropolitana, nelle case, allo stadio, per i vicoli, ecc ecc. Al di là del doveroso omaggio all’uomo e all’artista, da partenopeo mi chiedo se oltre a ripetere le parole della bellissima melodia, inno alla Città, riflettono sul contenuto? Quando dice che “Napoli è mille culure … Napule è mille paure” … “Napule è nu sole amaro, Napule è addore ‘e mare” … “Napule è ‘na tazza sporca e nisciuno se ne importa e ognuno aspetta a sciorta …” cosa significa? Ai denigratori di Pino bisogna far capire che anche attraverso la musica Napoli è diventata grande nel mondo. A noi stessi dobbiamo dire: “Cosa posso fare per Napoli? Qual è anche il minimo contributo che posso dare con i miei comportamenti, con la mia cultura, con la mia serietà affinché cadano stereotipi che nascono dalla cattiva napoletanità di pochi che mette nell’ombra quella grande, fantasiosa, scientifica, artistica, laboriosa dei tanti?”
da Facebook, Gennaro Marquez : Grande…Francesco, grazie per questa bella riflessione.
Ho avuto la fortuna di conoscere moltissimi napoletani e finora devo dire che tutti, ripeto tutti, sono persone straordinarie, per serietà, onestà, amore per la famiglia, capacità sul lavoro, capacità di fare e difendere il gruppo a cui appartengono, spirito di sacrificio e capacità di affrontare anche le cose negative con uno spirito costruttivo, con positività. Probabilmente se nel napoletano ci fosse lavoro in abbondanza, sarebbe il posto al mondo più bello dove poter vivere…
Enzo Magliozzi ha condiviso questo post su Facebook
da Facebook, MI PIACE: Angela, Serena Zambra, Anna Cavallina, Marianna Fasano, Anna Curati, Paola Mancini, Giusy Salis, Daniela Migliarini, Gennaro Marquez, Ilenia, Pietro Balzano, Giuseppe Cardinale
da Facebook, Max: … bellissimo commento..