Un mondo a parte. Reale.

Andare a cinema a vedere un’interpretazione di Antonio Albanese ci fa pensare alla comicità facile, da show televisivo, poi ci accorgiamo che i suoi film anche se diretti da registi diversi, lasciano sempre un segno, una riflessione, un ricordo, un senso di colpevolezza o di riscatto. “Un mondo a parte” diretto da Riccardo Milani ci porta in un paesino come ce ne sono tanti sparsi nella nostra Italia, posti in luoghi impervi, con pochissimi abitanti, case disabitate, pochi giovani, qualche bambino. Paesi e tradizioni che spesso spariscono per sempre. In questo “mondo a parte” si vive una realtà diversa che in altri luoghi e città, si dà importanza a cose semplici, alla natura, alla poesia … C’è chi lotta per la loro sopravvivenza, per lasciare tracce di storia e di persone anche cercando di salvare, per esempio, una scuola che è la piantina che può far crescere un albero di ripresa e vitalità … con  il coinvolgimento di nuovi arrivati, profughi da Paesi in guerra o poveri. Albanese si conferma attore di alto livello, sensibile a temi di solidarietà sociale e ambientale e interpreta il ruolo di un maestro in maniera concreta da missionario della cultura e dell’amore verso i bambini, verso il futuro. Sua collega, Virginia Raffaele, bravissima anche nella recitazione cinematografica, gli si affianca con forza insieme ad attori e bambini molto credibili scelti sul posto, e il film prende il volo verso il successo. Momenti che fanno ridere, momenti di sensibilità, bella fotografia in luoghi paradisiaci e difficili, colonna sonora che accompagna e non fa rumore … Bel film, veramente. Reale, soprattutto.

locandina da internet

 

Il colore viola e altri colori …

Non avevo visto il film del 1985 di Spielberg, non posso fare confronti e allora ecco questo nuovo, prodotto da Spielberg ma sotto la regia di Blitz Bazawule, sceneggiatore, cantautore e produttore discografico ghanese che ha creato un vero musical su schermo con un grande cast, stupenda fotografia e trascinanti canti e balli. La storia è come tante che raccontano di donne-schiave e di voglia di riscatto, ma è ben illustrata, trascina e commuove. In sala non eravamo in tanti ed è peccato perché comunque questa pellicola fa parte di quel filone come Sister Act, Mamma mia!, La la land e altri che rivedremo volentieri più volte. Bravi a  Taraji P. Henson, Danielle Brooks, Colman Domingo, Halle Bailey, Phylicia Pearl Mpasi, Fantasia Barrino … Non dimenticheremo i bei primi piani e le espressioni di tristezza o di gioia che costellano la visione. il colore viola e i tanti altri colori …

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Povere Creature! Ricca storia.

Ho visto finalmente un film diverso dai soliti ed ero andato controvoglia: io a una storia fantasiosa? Sono uscito arricchito di belle immagini, riflessioni profonde sull’affermazione delle donne nella società e la ribellione alla violenta supremazia degli uomini, la scoperta di se stessi, della propria crescita fisica, sensoriale, mentale di se stessi. Ho visto protagonisti bravissimi come Mark Ruffalo e Willem Dafoe con una grande Emma Stone che si impone dallo schermo ai nostri cuori. Sono stato accompagnato da una colonna sonora integrata nelle vicende. Il regista Yorgos Lanthimos ha saputo giocare con la cinepresa sfruttando la capacità dei suoi attori di imporre i loro caratteri e le loro scelte su come interpretare certe scene ed esprimere i loro sentimenti. Una fiaba da vivere con i vari personaggi, con curiosità e attenzione: molti messaggi vengono lanciati e molte frasi sono da ricordare.

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