“Come un gatto in tangenziale. Ritorno a Coccia di Morto”: non solo risate

Avevamo voglia di vedere un film divertente, una commedia all’italiana come ai vecchi tempi, quando alla risata si univano le pecche di una società ammalata, divisa tra ricchi e poveri, tra gente di sinistra che aiuta gli altri e ama gli agi e gente di destra che snobba i problemi pensando a se stessa ma capace di tendere una mano quando le situazioni diventano pesanti. A differenza del primo film della serie, questa volta è stato seguito uno schema che approfondisce temi e personaggi, non solo i principali, ma anche quelli che dovrebbero fare da contorno e invece lasciano impronte. Quindi, un bravo a Riccardo Milani che ha saputo liberarsi dalle gag scontate e circondarsi di attori bravi e collaudati come Antonio Albanese, Paola Cortellesi (un gradino più su), Sonia Bergamasco, Luca Argentero, Claudio Amendola sempre a suo agio nelle parti del borgataro, tanti altri ben scelti e caratteristi. Importanti immagini di Roma e anche quelle che evidenziano le brutture di certi quartieri … Forte l’accento sulla cultura che non fa “magnare” secondo alcuni e invece può rivoluzionare la vita di una città e la crescita di persone. Insomma. siamo usciti soddisfatti e Coccia di morto, con la suora fantasma non ci ha proprio fatto paura!!!

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The Suicide Squad 2: la forza del gioco di squadra.

Difficile per me scrivere riflessioni su questo film di “Supereroi”: a 71 anni ho ceduto alla tentazione di vedere una storia diversa dalle solite situazioni reali e spesso angoscianti. Alla fine sono soddisfatto. Pensavo fosse un film per ragazzini soltanto, ma poi sono stato coinvolto dalla dinamicità, dalla fantasia, dai giochi grafici, dai colori e dalla bravura degli attori. Un film di una violenza esagerata, con scene che un bambino non dovrebbe vedere, ma anche un adulto prova repulsione in certi momenti, eppure si viene presi dal turbinio di eventi e addirittura sembra che il tempo corra troppo in fretta verso il finale … Il regista James Gunn ha saputo giocare con se stesso e con gli spettatori e riesce anche a farci divertire in molti momenti. Colonna sonora compatibile ai ritmi del racconto, mai fastidiosa. La scelta degli attori è stata felice, tutti molto professionali e ben inseriti nei loro personaggi, quasi adattandosi a loro in un gioco di squadra fortissimo, lasciando un filo di umanità, con storie familiari e sentimenti: Margot Robbie, che piace sempre più, Idris Elba, super, John Cena, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Viola Davis … Una favola moderna, insomma che non lascia dubbi: con i Supereroi ben raccontati ci si può ritornare a cinema volentieri.

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“Occhi blu” … buchi neri

Un sabato sera da thriller, tanto per distarci un po’ … “Occhi blu” è un film  che promette momenti di suspence: in verità offre quasi nessun’ansia o momenti da stringere i pugni … Un’occasione sprecata per la neo-regista Michela Cescon, che ha le basi per futuri successi, ricorre a primi piani “alla Sergio Leone”, ad un’eccellente colonna sonora, e attori che esprimono la loro bravura in una trama che ha gli occhi belli di Valeria Golino ma tanti buchi neri ovvero tratti che restano oscuri e non forniscono risposte neanche alla fine. La Golino raggiunge una maturità espressiva di alto livello e  Jean-Hughes Anglade l’accompagna con maestria in compagnia di Ivano de Matteo, Matteo Olivetti, Ludovica Skofic, Teresa Romagnoli … Resta la delusione perché ci si aspettava finalmente un thriller con intensi ritmi all’americana, non quelli lenti da soap opera, si supponevano capovolgimenti e sorprese, ma si assiste a infiniti minuti di silenzio, di lunghissime corse in moto al chiuso o per le strade della Capitale, mostrata con belle immagini. Si esce dalla sala con tanti dubbi.

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