Una storia vera accaduta in Germania, ha ispirato lo sceneggiatore – regista Mauro Mancini che l’ha trasferita in Italia. Un tema attuale sulla problematica coesistenza di ebrei e neonazisti che vede ogni giorno atteggiamenti di una volta e violenze. Tema delicato che però è stato affrontato nella sua drammaticità, quasi con pudore, senza toni forti, ricorrendo a lunghi silenzi, intensi sguardi, vicinanze e lontananze, crudeltà e umanità, vendette e perdoni … E la fotografia di Mike Stern Sterzynski contribuisce molto ad attrarre gli spettatori come la colonna sonora, discreta, non invasiva … Bella la sequenza dell’aereo che, passando nel cielo, unisce i sogni di due persone incontratesi ma distanti …Bravi i principali attori Alessandro Gassman, che aumenta sempre più il suo livello recitativo, in un ruolo molto “sentito”, allontanandosi dalle commediole e Sara Serraiocco dagli occhi limpidi che fanno trasparire sentimenti e preoccupazioni. Buona la scelta del finale. Un film che meritava un pubblico più vasto invece delle sale semivuote con distanziamenti e paure da virus …