ANORA. Ancora.

Ancora una storia della ragazza che incontra il Principe e sogna di diventare una Regina … Quanti film abbiamo visto su questo tema e  quante fiabe abbiamo letto! Questa pellicola di Sean Baker ce ne racconta una costruita abbastanza bene: una prima parte fatta di un incontro tra super ricco viziato e una semplice sex worker, un incontro di sesso e amore che nella seconda parte si trasforma in un “sesso e samba” con disincanti, gorilla sfrenati al servizio di oligarca russo con moglie comandante e scene che passano dal comico al romantico. Insomma un piccolo mix di situazioni cinematografiche, con buona fotografia, musiche ad alto volume che spesso ammazzano i dialoghi e splendidi corpi ripresi in danze dai ritmi frenetici. Molte volte mi è capitato di non essere in linea con il giudizio dei giurati di un Premio ma una buona parte dei quattro Oscar vinti non sembra essere meritata e il premio alla miglior attrice protagonista, Mikey Madison, brava e mutevole, speriamo non sia stato assegnato per il nudo. Non ho ancora visto gli altri film candidati, ma basandomi su esperienze passate, è capitato che film diversi da quelli vincitori siano stati più profondi, più interessanti. Una Cenerentola va bene, una Pretty Woman va benissimo, ma i registi dovrebbero sforzarsi per mostrarci il “nuovo”. Usciamo dalla sala confortati dai commenti dubbiosi di altri spettatori.

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FolleMente: con la mente …

Paolo Genovese colpisce ancora: questo film non è proprio un’idea nuova perché spesso il cinema ci ha fatto vedere storie di personaggi che sono mentalmente influenzati da angeli, fantasmi, persone care, amici, quindi persone invisibili che però nelle menti sono reali, forti, influenti. Il regista è però stato bravo a raccontarci questa commedia italiana in maniera effervescente, simpatica a tratti comica … ma anche delicata, riflessiva con alcuni momenti che pongono lo spettatore a farsi un esame di coscienza e pensare come si sarebbero comportati nella stessa situazione della coppia protagonista. Il film è girato in interno e potrebbe essere benissimo uno spettacolo in teatro e per questo motivo potrebbe risultare un po’ pesante, ma il ritmo dei dialoghi è così veloce che la visione è dinamica e si supporta con una bella fotografia e ottimi primi piani. La scelta del cast poi ha indorato il tutto: ognuno degli interpreti ha dato il proprio contributo di esperienza e bravura: Eduardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria hanno esplicitato con le proprie caratteristiche le figure immaginarie dei nostri pensieri possano essere romantici, colti, ossessionati, pratici, fantasiosi … Un film che lascia soddisfatti come lo fu con “Perfetti sconosciuti” …

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L’abbaglio. Storia, sentimenti e …

Questo film ci ha dato soddisfazione per molti motivi: per la storia che racconta tra finzione e realtà, per i primi piani molto intensi, per il cast di alto livello e il trio Servillo, Ficarra e Picone che si supera anno dopo anno, amalgamandosi tra momenti dalla recitazione teatrale a quella comica, con la conferma che i comici spesso sono più bravi nei ruoli drammatici … Ottimi anche Tommaso Ragno, Giulia Andò … Il regista Roberto Andò ha voluto fare un film che ricorda altri momenti del cinema, con centinaia di comparse, battaglie campali attimi di sentimenti sinceri in una baraonda di inganni, trucchi e bugie. Buona la colonna sonora che in alcuni tratti sembrava ricordare note di Ennio Morricone. Molti anche spunti di riflessione sugli avvenimenti della costruzione dell’Unità d’Italia che, nel bene e nel male, Garibaldi con i suoi comandanti riuscì a realizzare. Ci sono riferimenti chiari anche alla politica dei nostri giorni per esempio quando il colonnello Orsini dice che liberata la Sicilia dai Borboni e anche da gruppi malavitosi resta il dubbio che poco cambierà perché arriveranno nuovi imbonitori del popolo, “il futuro sarà sempre più nelle mani degli imbonitori” … e la conquista può essere un abbaglio. Il film è da vedere certamente per chi ama il cinema italiano.

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