Il giorno più bello del Mondo: bello, impossibile.

Ieri pomeriggio a cinema sarebbe stato bello andarci con bambini: il film di Alessandro Siani è quasi Disneyano, fiabesco, natalizio … “Il giorno più bello del Mondo” ci ha fatto sentire un po’ bambini e un po’ nonni in attesa, ci ha inteneriti con la presenza di due piccoli attori, Sara Ciocca (Rebecca) e Leone Riva (Gioele) che, da “grandi” interpreti incantano più della storia che l’autore napoletano ha creato con furbizia, attentamente a tavolino. Partendo da un evento di famiglia ambientato nella Napoli di un eroe indigente, si passa a problemi internazionali sui bambini, già rappresentati in altri film. Effetti speciali e animazioni all’americana, buona fotografia, colonna sonora non memorizzabile. I sogni si possono avverare, basta avere fortuna e saper cogliere l’attimo, cosa non facile e immediata, a meno che non intervenga la … magia. Siani si conferma buon comico, la sua napoletanità è intrinseca e viene sfruttata al massimo, qualche volta con un po’ di esagerazione per il pubblico che non è del Sud, ad esempio per quanto riguarda certi vocaboli, ma la mimica, proprio come il protagonista insegna al piccolo Gioele, aiuta molto per far capire a tutti ciò che succede. Alcune gag sono veramente piacevoli, altre un po’ scontate. Per chi, come chi scrive,  non segue Gray’s Anatomy, Stefania Spampinato si rivela una bella, brava e promettente attrice, ricordando le dive italiane di una volta. Gli altri attori sono stati ben scelti, ad esempio la spalla di Siani, Giovanni Esposito, poi Stefano Pesce quasi uno “spaghetti Joker”,  Gianni Ferreri, Benedetto Casillo … In sala c’erano famiglie e le risate risuonavano a intervalli frequenti, alla fine anche applausi. E, per Siani, anche questa è fatta: un bel film, impossibile nella realtà.

Locandina da internet

The Full Monthy: musical e sorrisi …

Ieri sera al Teatro della Luna di Assago, abbiamo avuto in omaggio simpatia, risate e svago. Avevamo visto anni fa a cinema il film “THE FULL MONTY” , ma questo musical intelligente e ironico di Terrence McNally e David Yazbeck ha il vantaggio di essere “dal vivo” , in “diretta”, con tutti vantaggi di calore di pubblico e “carica” degli attori … che sono anche bravi: Paolo Conticini, Luca Ward, Gianni Fantoni, Jonis Bascir e Nicolas Vaporidis (quello che mi è parso un po’ spaesato sul palcoscenico …). Tanti cointerpreti, bravi, con belle voci e musica dal vivo, con accorgimenti tecnici in scena innovativi per me. Una serata piacevole …. una storia di riscatto sociale.

 

 

Tutto il mio folle amore: storia vera, film meno …

Gabriele Salvatores è, come sappiamo, un “grande” del cinema ed è naturale che andando a vedere un suo film le aspettative sono tante. La trama, da una storia vera: un padre, un po’ strano, che per anni non ha conosciuto il proprio figlio, nato autistico, lo trova e con lui crea un viaggio che, kilometro dopo kilometro li unisce e fa crescere l’affetto tra loro, senza remore verso la mamma, un po’ strana, e il padre adottivo , un po’ strano. Tra madre e figlio, problemi di intesa, tra madre e padre, un amore fallito e odio accumulato negli anni, tra padre adottivo e figlio, un affetto profondo di scherzi e sintonia, tra padre e padre adottivo, un rapporto troppo semplice per essere reale. Sembra che il film sia stato costruito sulla disabilità del ragazzo per dar sfogo agli spazi e ai colori amati da Salvatores, con sfondi di Slovenia e Croazia incantevoli, colonna sonora che “attira” con canzoni famose (da Vincent a Volare …), senza approfondire aspetti problematici ma facendo apparire tutto facilmente risolvibile. E’  anche vero che film sull’autismo ne hanno fatti tanti e forse, Salvatores e sceneggiatori hanno fatto una scelta più “leggera” proprio per questo motivo, puntando sulla positività di tante scoperte della vita: viaggi, amore, affetti …. Bravi gli attori scelti con attenzione: Claudio Santamaria dall’umore variabile e ottimo interprete di Domenico Modugno, Valeria Golino nervosa e misteriosa, Diego Abatantuono con la sua figura di filosofo umorista e il veramente al di sopra di tutti il giovane debuttante Giulio Pranno che, certamente è stato ben guidato da Salvatores, ma ha doti di vero attore e promettente futuro. Da ricordare la frase: “La fortuna non è un diritto … è un colpo di culo”. In definitiva, un buon film con qualche attesa non soddisfatta.

Locandina da internet