Ieri sera ci siamo rilassati con qualche sorriso nel vedere questo “Brave Ragazze”, altro film diretto da Michela Andreozzi che, dopo anni di lavori dietro e fuori le quinte della TV e dei locali tipo Zelig, si dedica a sceneggiatura e regia di commedie all’italiana con crescente bravura. Certo, la storia ispiratrice, vera, accaduta in Francia, era stimolante e la trama è stata ben costruita in modo da tenere l’attenzione del pubblico, anche con la scelta di un cast di interpreti super: Ambra Angiolini, ormai attrice a tutto campo, Serena Rossi, sempre più brava, teatrale e dalla voce stupenda, Ilenia Pastorelli romana di talento, Silvia D’Amico in continuo miglioramento, Luca Argentero, ormai attore maturo, la splendida Stefania Sandrelli e tanti altri: Max Tortora, Massimiliano Vado, Federico Ielapi, Ludovica Paglia, Michele Savoia, Fabrizio Colica, Pietro Genuardi … e Michela Andreozzi che come Hitchcock, Tinto Brass, Sofia Coppola e altri … si è riservata piccoli cammei. Colonna sonora appropriata, qualche bel panorama e alcune battute facili, ma di presa. Possono i risvolti della vita, sentimentali, economici, portare alla rivolta morale e a compiere atti impensabili, possono quattro brave ragazze intrigare un commissario aspirante Maigret? Usciamo dalla sala tra consensi dei nostri amici e degli altri spettatori e aspettiamo altri film da un regista “rosa”.
Il 10 ottobre arriverà sugli schermi il film “Non succede, ma se succede …” che ieri sera abbiamo avuto la fortuna di vedere in anteprima. Fortuna non solo per l’invito gratuito, ma proprio perché ci ha regalato, in un periodo pesante, una serata allegra. La commedia americana a volte riesce a farci sorridere spensieratamente più delle commedie all’italiana che hanno sempre uno sfondo di dramma, intrighi e miserie … Una serie di gag in una storia romantica, riesce a renderla “scorretta” nei modi e nel linguaggio e anche qualcosa di imbarazzante diventa situazione possibile o reale. E un Cenerentolo può arrivare alla Principessa … Il regista Jonathan Levine.ha avuto a disposizione attori bravissimi: la stupenda Charlize Theron, una volta tanto non eroina di film d’azione, e molto spiritosa, l’ormai noto e comico Seth Rogen, e poi, tutti all’altezza dei ruoli, O’Shea Jackson Jr., Randall Park, June Diane Raphael, Ravi Patel e tanti altri più o meno conosciuti specie in serie TV d’Oltreoceano. Il film è andato via velocemente, senza intervallo, eppure alla fine il pubblico è rimasto seduto, forse in attesa di qualche situazione in più o con la voglia di rilassarsi ancora prima di ritornare ai problemi quotidiani … Tutti soddisfatti: non succede sempre, ma se succede …
Difficile, questo “Vivere”, è un film d’autrice per la regia: Francesca Archibugi sa come riprendere volti e particolari, come autrice di una storia, insieme a Francesco Piccolo e Paolo Virzì, non ha centrato in pieno l’obiettivo cinematografico che è quello di creare una storia che abbia un senso e faccia riflettere mentalmente e sentimentalmente. La vita di una famiglia romana come tante dove la moglie corre avanti e indietro e si sbatte tra casa, lavoro e famiglia, il marito si defila e fa il conquistatore al limite della violenza, una figlia con problemi di salute, ma forse psicosomatici e una baby sitter arrivata dall’estero, prima spaesate e fervente credente e poi non si sa più, diventa una vita al di sopra della realtà dove tutti fanno tutto, tutti soprassiedono a tutto e si perde di vista il limite di una realtà che si può risolvere con il buon senso o con una tragedia. Vivere così succede, vivere senza scopi e ideali è solo confusione. Troppa carne al fuoco, addirittura con inserimenti di commistione politica, criminalità, storie collegate lasciate in sospeso. Gli interpreti sono bravi: Micaela Ramazzotti si ripete in un ruolo di romana smarrita in se stessa, Adriano Gianni è ben inquadrato anche per doti naturali nel ruolo, Marcello Fonte è misterioso per conformazione interna, la giovane Roisin O’Donovan è, col suo viso pulito, una possibile scoperta, le partecipazioni di Massimo Ghini e Enrico Montesano, bravi, forse meritavano un accento migliore, brava la piccola interprete. Colonna sonora non ingombrante. “Vivere” è sempre caotico, ma qui non abbiamo intravisto soluzioni. In ogni caso, è un film da vedere se si vuole fare il riassunto delle cronache dei telegiornali quotidiani.