Ci sono film che passano in silenzio. Stasera in sala eravamo in otto per vedere “Dolceroma” un film italiano che ci ha sorpreso perché trama, ritmo e thriller che non ha da invidiare quelli americani, ci hanno conquistato man mano che passavano i minuti. Non siamo abituati a vedere “commedie” così ben fatte, con la regia di Fabio Resinaro molto decisa nel fare un prodotto “serio”, con un cast ben scelto: grande Barbareschi che evidenzia tutta la sua esperienza da palcoscenico, fascinosa, brava la pluripremiata e senza veli, Claudia Gerini, molto bene e promettente Lorenzo Richelmy, stella crescente Valentina Bellé, l’esperto Armando De Razza e realistico Francesco Montanari, circondati da tanti altri tutti “centrati”. Buona la fotografia specie nei primi piani ricchi di espressività con Roma che fa da sfondo sempre, a volte di nascosto … Il film offre anche diverse battute che fanno sorridere e altre che fanno pensare. Per il successo cosa si può arrivare a fare? Strano che il pubblico non arrivi e forse proprio la qualità di una storia ben scritta e con finale a sorpresa lo tiene lontano: per la paura di vedere una storietta all’italiana. Non è così: questo film merita molto di più. Ed è questa la nota … amara.
Ieri sera volevamo farci qualche risata e, visto che non c’era molta scelta, siamo andati a vedere “Bentornato Presidente”, che segue quel “Benvenuto Presidente” che ci era piaciuto. Un po’ controvoglia: i sequel non li amo molto perché è difficile che possano ripetere le positività e le scoperte del primo della serie. Questo film scivola velocemente, non fa distrarre perché l’attualità della satira politica che è base della trama, fa sorridere e, contrariamente a quanto si possa pensare, fa anche riflettere sui mali della nostra società, del comportamento a doppia faccia di noi italiani e, principalmente, dei nostri politici che, una volta badavano ai propri interessi “sotto sotto mentre adesso evidenziano tutto attraverso i social … In questo film, il Presidente non è più quello della Repubblica, ma quello del Consiglio, nominato per fare la … marionetta. Claudio Bisio è una garanzia: la sua recitazione mostra tutta la sua esperienza teatrale, di buona scuola alla Dario Fo, è simpatico, espressivo, una maschera ormai … Affascinante la sempre più brava Sarah Felberbaum, artisticamente più maturo Pietro Sermonti, sempre forte e trasformista Paolo Calabresi, e tanti altri attori ben centrati come Guglielmo Poggi, Roberta Volponi, Antonio Milo … Pochi minuti di caratterizzazione di Ivano Marescotti, Cesare Bocci e Massimo Popolizio. Buona la regia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi. Dimenticavo: finale veramente a sorpresa!
Questo film è piacevole. La trama è come tante già viste sulla morte che non può far tornare in vita, se non provvisoriamente: lo scrivo, contrariamente alle mie abitudini, perché lo si dice in tutti i promo del film. un film da Oscar? Non credo, ma se si vogliono trascorrere momenti di svago conditi da riflessioni su noi stessi, su certi nostri comportamenti, difetti o pensieri (buoni, maliziosi …) che, spesso, non abbiamo possibilità di esaminare, per fretta o per mancanza di coraggio, allora è un film da vedere. Perché siamo in tanti ad essere adulti-bambini, sognatori e approfittatori in certe situazioni. Ottima interpretazione di Pif che con la sua faccia e col suo modo personale di parlare con molta calma, quasi come un novello Nanni Moretti (con cui il regista Daniele Lucchetti ha collaborato in passato), sta diventando una “maschera” italiana con forte identità siciliana e bravissima Thony che è una moglie “reale”, affascinante e pretenziosa, debole e forte. Renato Carpentieri porta la sua esperienza teatrale nella pellicola ed è una garanzia per insegnamento di recitazione ai due già bravi ragazzini: Angelica Alleruzzo e Francesco Giammanco … Colonna sonora che poggia su famose canzoni e coinvolge il pubblico di varie età. La sottile poesia, che vola sulla storia e sulla vita quotidiana, fa bene …