Veramente benvenuto questo film in un periodo di cinepanettoni. Per problemi di orario e di prenotazione, abbiamo scelto di vedere il film “Benvenuti a Marwen”, quindi scelta casuale. E siamo stati fortunati. Una storia vera raccontata come una fiaba, con bellissima fotografia e stupenda colonna sonora. Il dramma di un uomo, MARK HOGANCAMP, vittima di violenza omofoba, che per anni ha sofferto per perdita di memoria e solitudine, trovando uno scopo di vita nella sua fantasia, con cui ha creato un suo mondo parallelo, e l’arte della fotografia, esaltando emozioni, sentimenti e guardando al mondo femminile come base del futuro della società. Robert Zemeckis ha ben impostato la storia portandoci tra realtà e immaginazione, con personaggi “umani” e “bambolotti”, ricorrendo molto al digitale e creando scene che si incastrano molto bene tra loro, tanto che durante la proiezione chiedevo a mia moglie: “Ma come avranno fatto questo film? …”. Per la prima volta, Steve Carell ci ha regalato una prestazione da attore con grande esperienza, qualità che non evidenziava in altri ruoli, quasi sempre “comici”. Brava e affascinante Leslie Mann e tutti all’altezza: Diane Kruger, Merritt Wever, Janelle Monáe, Eiza González, Gwendoline Christie, Leslie Zemeckis, Neil Jackson, Falk Hentschel, Siobhan Williams, Matt O’Leary …
Una curiosità: alla fine, il pubblico è rimasto seduto mentre scorrevano tutte le notizie di coda e mi chiedevo se ciò sia stato dovuto alla voglia di conoscere dettagli sul cast e sugli operatori oppure alla bella colonna sonora …
L’ultimo film che vediamo nel 2018 è “Moschettieri del Re. La penultima missione” ed è la buona chiusura di un anno per me molto difficile e, di conseguenza, per mia moglie che mi sopporta … Ci siamo divertiti: il film regala buonumore, la trama, un po’ scontata quasi fino alla fine, scorre piacevolmente. Gli attori sono stati ben scelti da Giovanni Veronesi e sono molto ben affiatati tra loro, creando, penso, anche delle improvvisazioni durante le riprese perché traspare allegria dai loro sguardi. Un grande Pierfrancesco Favino, con un particolare linguaggio, sovrasta tutti, ma già sono bravissimi Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Margherita Buy, finalmente poco “nevrotica” ma simpatica, Alessandro Haber, Matilde Gioli che sta crescendo sempre più e sorprende, Giulia Bevilacqua che si è fatta le ossa nelle varie fiction TV, Raffaele Vannoli, Valeria Solarino con i suoi occhi profondi … Buona la fotografia e furba la colonna sonora che “prende”. Insomma, un saluto migliore al 2018 non poteva esserci nei cinema delle Feste di Natale … Altro che cine panettoni!
Le serate dopo Natale possono essere “pesanti”: l’allegria delle feste sembra già un ricordo e l’umore torna al quotidiano, alla normalità piatta … Un’ancora di salvezza è arrivata dal Teatro: Slava’s Snowshow è uno spettacolo fantastico, un cartone animato dal vivo, con scene ed effetti straordinari, sorprese continue, capace di suscitare emozioni e tante risate. Mi sono meravigliato a ritrovarmi bambino, a ridere tanto da avere gli occhi lucidi, proprio io che non so più ridere, che i miei figli accusano di essere diventato un orso, già da anni … Proprio io che guardo il mondo con diffidenza e le persone sempre più con meno fiducia, tutte attente agli egoismi e a obiettivi continui e spesso fuori portata, sono tornato al passato, a vivere momenti spensierati sognando che il sipario, quando si calerà sulle scene, lasci aperto uno spiraglio di allegria nella vita reale. Io consiglio di portare i bambini a vedere questo spettacolo, ma portare se stessi nel mondo delle fiabe vere, non quelle della politica e dell’odio sociale …