“Notti magiche”: il film delle illusioni.

Le illusioni di una vittoria che tra convinzioni e sottofondi musicali di grande “presa”, fanno da pallido sfondo alla storia di un periodo dell’Italia che si specchiava nel mondo del cinema in fase decadente e di tre giovani, due ragazzi e una ragazza, “Dreamers”, che sognavano un futuro tra registi famosi sul viale del tramonto, attori in decadenza e pronti a tutto, sceneggiatori utilizzati a catena di montaggio … La vita, si sa, è un intreccio di bene e male, di sogni e realtà, di amore e sfruttamento, di frasi importanti e inutili parole. Gli anni ’90 del secolo scorso erano anni di cambiamenti nella politica, nella forza della giustizia, nella speranza di nuove strade e non sappiamo ancora se furono anni belli, ricordando quelli precedenti e vedendo quelli attuali. Paolo Virzì ha scritto (con Francesca Archibugi e  Francesco Piccolo) e diretto questo film sicuramente guardando a se stesso e a quel mondo del cinema che creava nebbia intorno ai problemi di una società in crescita e che tentava un’uscita da corruzione, che si illudeva con Mani Pulite, che nascondeva false morali e maschilismo profondo: un mondo in cui una giovane ragazza di “buona ” famiglia desiderava allontanarsene per realizzarsi con le proprie forze, un siciliano intellettuale, credulone e “pesante” fino a essere trattato male, un toscano  di famiglia operaia, esuberante fino all’autolesionismo e, tra i tanti personaggi, una ragazza “Coccodè” prosperosa e di poca cultura aggrappata a un produttore molto più anziano e in stato di disperata ricerca di salvagenti … Un girotondo di figure e storie più o meno complesse e attrici che, forti di notorietà e di fascino in calo, si offrono a tutto, anche ad alzare la gonna per sentirsi ancora “in” oppure una mammina che sentendosi trascurata, sceglie una compagnia impossibile … Questo film avrebbe potuto approfondire certi aspetti sociali e comportamentali, si mantiene, penso volutamente, sul filo della commedia e dell’amarcord. I tre giovani attori,Mauro Lamantia, Giovanni Toscano, Irene Vetere, sono diversi e promettenti. Bravo, come sempre, Giancarlo Giannini, di grande esperienza Ferruccio Soleri e Roberto Herlitzka, ben inseriti  tutti gli altri, tra cui Marina Rocco, Eliana Miglio, Giulio Scarpati, Simona Marchini, Tea Falco, la quasi superflua Ornella Muti … Un applauso ad Andrea Roncato, ormai ex comico. Dopo “Elle & John” ci aspettavamo di più, ma questo film si fa vedere con piacere.

 

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Ti presento Sofia: una piccola grande attrice

Cosa scrivere sul film “Ti presento Sofia”? Da un film argentino del 2016 è stata fatta questa commedia all’italiana, molte battute simpatiche, alcune fanno ridere e situazioni più o meno reali con sconfinamenti nel paradosso. Un film anti-pioggia, questo di Guidi Chiesa, nel senso che si va a vedere nelle serate umide e fredde, piacevole, ma niente di più. A meno che uno non abbia voglia di prendere spunto di riflessione sui rapporti tra ex mariti e mogli, sui figli che vivono su due fronti e come vivono le nuove coppie che si formano intorno a loro: ma questo tema va affrontato in film molto seri e storie molto importanti. Qui si viene per rilassarsi e Fabio de Luigi, con la sua solita maschera di uomo modesto e confuso, ci aiuta. C’è Micaela Ramazzotti che piace e aumenta in bravura. C’è il giovane comico Andre Pisani, cresciuto a Colorado Cafè, che ci regala ogni tanto una scossa. C’è il se stesso Shel Shapiro, col suo accento e la sua simpatia. E c’è la stupenda interprete “principale”: la piccola Caterina Sbaraglia, che ci porta nel mondo di questi figli di famiglie divise e nuove, nei loro comportamenti, con grande naturalezza.

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“Uno di famiglia”, uno dei tanti …

La pioggia e la scarsa scelta tra i film usciti in settimana che non siano cartoni animati, ci ha portati a vedere “Uno di famiglia”, presentato in quasi tutte le trasmissioni TV come film commedia diretto da Alessio Maria Federici,  che regala risate a tonnellate: la partecipazione di Nino Frassica, comico naturale, e della brava Lucia Ocone, erano una garanzia. Secondo me, le promesse sono mantenute nel primo tempo, poi man mano la storia diventa quasi stancante, un finale futile, e le risate perdono di peso. Insomma, ho visto uno dei tanti film all’italiana che non passerà alla storia del cinema. Gli attori si sono impegnati e sono bravi, Pietro Sermonti dopo tante fiction ha un ruolo principale a cinema, Sarah Felberbaum sempre delicata e più spigliata, Moise Curia, Massimo De Lorenzo, Anna Della Rosa, Giampiero Judica e Neri Marcorè che in due momenti ci regala la sua simpatia, un po’ ripetitiva. Insomma, da vedere per stare riparati dall’acqua e avere la scusa di andare a gustare una pizza …

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