L’ultimo film che vediamo nel 2018 è “Moschettieri del Re. La penultima missione” ed è la buona chiusura di un anno per me molto difficile e, di conseguenza, per mia moglie che mi sopporta … Ci siamo divertiti: il film regala buonumore, la trama, un po’ scontata quasi fino alla fine, scorre piacevolmente. Gli attori sono stati ben scelti da Giovanni Veronesi e sono molto ben affiatati tra loro, creando, penso, anche delle improvvisazioni durante le riprese perché traspare allegria dai loro sguardi. Un grande Pierfrancesco Favino, con un particolare linguaggio, sovrasta tutti, ma già sono bravissimi Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Margherita Buy, finalmente poco “nevrotica” ma simpatica, Alessandro Haber, Matilde Gioli che sta crescendo sempre più e sorprende, Giulia Bevilacqua che si è fatta le ossa nelle varie fiction TV, Raffaele Vannoli, Valeria Solarino con i suoi occhi profondi … Buona la fotografia e furba la colonna sonora che “prende”. Insomma, un saluto migliore al 2018 non poteva esserci nei cinema delle Feste di Natale … Altro che cine panettoni!
Le serate dopo Natale possono essere “pesanti”: l’allegria delle feste sembra già un ricordo e l’umore torna al quotidiano, alla normalità piatta … Un’ancora di salvezza è arrivata dal Teatro: Slava’s Snowshow è uno spettacolo fantastico, un cartone animato dal vivo, con scene ed effetti straordinari, sorprese continue, capace di suscitare emozioni e tante risate. Mi sono meravigliato a ritrovarmi bambino, a ridere tanto da avere gli occhi lucidi, proprio io che non so più ridere, che i miei figli accusano di essere diventato un orso, già da anni … Proprio io che guardo il mondo con diffidenza e le persone sempre più con meno fiducia, tutte attente agli egoismi e a obiettivi continui e spesso fuori portata, sono tornato al passato, a vivere momenti spensierati sognando che il sipario, quando si calerà sulle scene, lasci aperto uno spiraglio di allegria nella vita reale. Io consiglio di portare i bambini a vedere questo spettacolo, ma portare se stessi nel mondo delle fiabe vere, non quelle della politica e dell’odio sociale …
Sabato sera ci siamo rilassati, divertiti. Il film francese “7 Uomini a mollo” certo non è un capolavoro di comicità, ma è adatto per la serenità che occorre in giorni di Festa, e, finalmente, senza citare il Natale, che già ci travolge, e senza battute stupide, spesso volgari dei nostrani cinepanettoni. E’ una commedia delicata, simpatica, che vede degli uomini che si mettono in gioco in uno sport da sempre considerato per donne, è l’emancipazione dell’uomo in uno svago che possa aiutare a superare problemi quotidiani, piccoli o grandi, mancanze di affetto o di principi morali o etici … E’ la rivincita su familiari, amici, critici, e fan di stupidi preconcetti. Il film scorre bene e, cosa che succede raramente, cresce col passare del tempo. Buona la scelta degli interpreti, ricordo: Mathieu Amalric, Guillaume Canet, Benoît Poelvoorde, Jean-Hugues Anglade, Virginie Efira, Leïla Bekhti, Marina Foïs … Bravo il regista, Gilles Lellouche, al suo primo film diretto da solo. Ci è piaciuta la sensibilità nascosta dei vari personaggi che esplode davanti a certi paesaggi e a certe situazioni che spesso guardiamo superficialmente …