Fatti seri, titolo difficile, trama facilona: “BlacKKKlansman”

Diciamolo subito: questo film poteva essere l’occasione di denunciare il persistere negli USA di problemi di razzismo, contro i neri e gli ebrei, per la conferma della razza bianca nel segno di “America first”, quel grido continuo di Trump. Probabilmente, pur riferendosi a fatti veri accaduti nel corso della storia americana fino ai fatti di agosto 2017 con i terribili scontri di Charlottsville fra neonazisti e oppositori, il grande Spike Lee ha voluto intenzionalmente ricorrere anche a momenti leggeri, quasi superficiali, direi per regalare un sorriso in tanta complessità sociale. E, pur ricorrendo a filmati e documentari, secondo il suo stile, Lee questa volta ne esce un po’ limitato. Il film è da vedere perché comunque di un certo livello rispetto ad altri in circolazione. Io ho apprezzato molto la colonna sonora che ricorre a canzoni famose. Molti attori devono “crescere”: John David Washington, figlio di Denzel, deve marciare molto per avvicinarsi alla bravura del papà, Adam Driver è un po’ statico mentre più credibile è David Duke e momenti di buona recitazione si vivono quando l’anziano Harry Belafonte racconta scontri tra neri e bianchi avvenuti in anni precedenti al tempo della storia del film che vede coinvolti gruppi come il Ku Klux Klan e Black Power che tentano ancora di affermare i loro fondamenta, in cui si trovano a muoversi e indagare, in particolare, due poliziotti, un nero e un bianco ebreo …

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Una storia senza nome: un film di qualità.

Finalmente un film italiano di qualità. Da vedere, questo “Una storia senza nome”, per la trama che attrae man mano, per la colonna sonora, per la bravura del regista Roberto Andò, per la fotografia e per la scelta degli attori, ben adeguati ai personaggi e per eleggere finalmente ad “attrice” Micaela Ramazzotti che da tempo stiamo seguendo nella crescita e stavolta ci ha convinto molto. Un film che, come tanti, ci racconta una storia di mafia e suoi traffici, ma con intrecci molto interessanti. Un applauso agli altri  interpreti: Renato Carpentieri e Laura Morante in primis, poi Jerzy Skolimowski, Antonio Catania, Gaetano Bruno, Marco Foschi, Martina Pensa, Renato Scarpa, Silvia Calderoni, Emanuele Salce, Paolo Graziosi, Filippo Luna, Michele Di Mauro e poi Alessandro Gassmann che, però ci sembra un po’ troppo uguale nelle espressioni e nei movimenti in tutti i film cui partecipa,siano essi comici oppure seri: ci aspettiamo di più da lui che è già bravo. Siamo usciti soddisfatti per non aver visto la solita commedia italiana, facilona e goliardica … Qui c’è il “cinema”.

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Mission Impossible Fallout: ancora e sempre

Eh si. Ancora a vedere un film della serie e sempre ne vedremo se ce ne saranno altri … Mission Impossible Fallout è un film adrenalinico, di quelli che ti fanno circolare sangue nelle vene e aria nei polmoni, altro che sciroppi e antibiotici che mi hanno tenuto dieci giorni chiuso in casa! Solo i film di 007 mi danno le stesse soddisfazioni … Tom Cruise, un giovanotto di 56 anni che salta da un palazzo all’altro, si butta dagli elicotteri, si schianta con le auto fa invidia, tanta, ma regala voglia di vincere. Nessuna trama da raccontare: eventi e colpi di scena si susseguono e la musica, quella musica, ti rimane nella mente. Christopher McQuarrie ha dato ritmo e immagini forti e ha scelto un cast eccezionale … cito  Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, . Angela Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan e Alec Baldwin …

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