Ti presento Sofia: una piccola grande attrice

Cosa scrivere sul film “Ti presento Sofia”? Da un film argentino del 2016 è stata fatta questa commedia all’italiana, molte battute simpatiche, alcune fanno ridere e situazioni più o meno reali con sconfinamenti nel paradosso. Un film anti-pioggia, questo di Guidi Chiesa, nel senso che si va a vedere nelle serate umide e fredde, piacevole, ma niente di più. A meno che uno non abbia voglia di prendere spunto di riflessione sui rapporti tra ex mariti e mogli, sui figli che vivono su due fronti e come vivono le nuove coppie che si formano intorno a loro: ma questo tema va affrontato in film molto seri e storie molto importanti. Qui si viene per rilassarsi e Fabio de Luigi, con la sua solita maschera di uomo modesto e confuso, ci aiuta. C’è Micaela Ramazzotti che piace e aumenta in bravura. C’è il giovane comico Andre Pisani, cresciuto a Colorado Cafè, che ci regala ogni tanto una scossa. C’è il se stesso Shel Shapiro, col suo accento e la sua simpatia. E c’è la stupenda interprete “principale”: la piccola Caterina Sbaraglia, che ci porta nel mondo di questi figli di famiglie divise e nuove, nei loro comportamenti, con grande naturalezza.

locandina da internet

“Uno di famiglia”, uno dei tanti …

La pioggia e la scarsa scelta tra i film usciti in settimana che non siano cartoni animati, ci ha portati a vedere “Uno di famiglia”, presentato in quasi tutte le trasmissioni TV come film commedia diretto da Alessio Maria Federici,  che regala risate a tonnellate: la partecipazione di Nino Frassica, comico naturale, e della brava Lucia Ocone, erano una garanzia. Secondo me, le promesse sono mantenute nel primo tempo, poi man mano la storia diventa quasi stancante, un finale futile, e le risate perdono di peso. Insomma, ho visto uno dei tanti film all’italiana che non passerà alla storia del cinema. Gli attori si sono impegnati e sono bravi, Pietro Sermonti dopo tante fiction ha un ruolo principale a cinema, Sarah Felberbaum sempre delicata e più spigliata, Moise Curia, Massimo De Lorenzo, Anna Della Rosa, Giampiero Judica e Neri Marcorè che in due momenti ci regala la sua simpatia, un po’ ripetitiva. Insomma, da vedere per stare riparati dall’acqua e avere la scusa di andare a gustare una pizza …

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“Soldado”: azione e realtà …

“Il traffico di migranti rende più della droga” diceva qualcuno, tempo fa, nella vita reale del nostro Paese e questo concetto è valido ovunque, come dimostra questo film “Soldado”, anzi, se a ciò si aggiunge il business di favorire anche i trasferimenti oltre confine di terroristi, la montagna di danaro da gestire diventa iperbolica. L’ambientazione al confine tra Stati Uniti e Messico, scelta da Stefano Sollima per il film, potrebbe essere ovunque nel mondo. Il film racconta proprio in maniera molto realistica nella sua violenza (come in Gomorra – La serie, diretta dallo stesso regista) e nella sua concatenazione degli avvenimenti, l’intervento delle forze US nella guerra tra “cartelli” criminali messicani, tramite sotterfugi più o meno segreti, con l’aiuto di un personaggio, un sicario molto, molto bravo, e basandosi sull’affetto che un padre, pur malavitoso, ha per la propria figlia …. Scene veloci, azione che tiene attenti, colonna sonora adeguata e attori di grande esperienza, specie in film di questo tipo: Benicio Del Toro, Josh Brolin e altri, ma anche di una ragazza dagli occhi molto espressivi e brava,  Isabela Moner. Il film nasce da uno precedente del 2015 e diretto da Denis Villeneuve: “Sicario” che ebbe successo, ma questo secondo film non è da meno, con il regista italiano, ormai noto all’estero e che ha ottenuto riconoscimenti e, in questo caso, un budget americano che lo ha messo davanti a una platea enorme.  Da vedere? Si, specie per chi ama adrenalina …

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