Una “Venere in pelliccia” doc

Il teatro è partecipazione, è comunicazione bidirezionale tra attori e pubblico, interazione, feeling, sensazioni, antipatie e simpatia, fischi o applausi… “Venere in pelliccia” al Teatro Carcano di Milano, ci ha fatto crescere in empatia, attenzione e attrazione, ci ha fatto trascorrere momenti di vera distrazione dai problemi e ci ha regalato pure risate e spunti di riflessione. La trama è nota, ispirata da un romanzo erotico dell’autore austriaco Leopold von Sacher-Masoch pubblicato nel 1870 e ben trasportata nel film omonimo di Roman Polanski del 2013: come al solito, non la racconto. La commedia parte su binari diritti, va avanti senza intervallo, mantiene vivi dall’inizio alla fine in un continuo gioco di ruoli tra un uomo, il regista interpretato con maestria da Valter Malosti (che è anche l’adattatore di questa versione italiana e regista vero dello spettacolo) e una donna, interpretata divinamente da Sabrina Impacciatore che riesce a cambiare espressioni, atteggiamenti, volti e linguaggi con una padronanza di scena incredibile perché noi eravamo abituatati a vederla in filmetti leggeri, in ruoli di comica, mentre qui dimostra doti di recitazione enormi, capacità di trasformazione immediata dal volgare al nobile, dalla stupidità all’intelligenza e furbizia, da movimenti rozzi a quelli delicati e molto sensuali. Scenario limitato, giochi di luce e buona acustica. Una serata piacevole.

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L’uomo sul treno. Pendolarismo …

A distanza di pochissimi giorni dal deragliamento del treno nelle vicinanze di Milano, trovarsi a cinema di fronte a una storia che si svolge interamente su un treno per pendolari, ha reso ancora più palpitante il ritmo dell’azione, già elevato, che il regista Jaume Collet-Serra ha dato al film. Pendolari, persone che tutti i giorni percorrono la stessa tratta, persone che si conoscono, molto spesso, solo di vista e qualche volta fanno amicizia, persone che lasciano casa e famiglia al mattino presto e tornano tardi. Può capitare che non tornino. Questo film è uno dei tanti di tipo thriller dinamici all’americana, che forse andiamo a vedere per ricevere una scossa alla piatta normalità. C’è un protagonista “umano” e c’è il protagonista “treno” con i suoi spazi, le sue collocazioni di persone e cose …, c’è una trama con qualche colpo di scena e momenti di ansia. Chi ama questo genere, gradisce. Il regista, dopo una storia avventurosa su un aereo, questa volta ha portato il “suo” attore Liam Neeson, noto per le sue interpretazioni in questo genere di film, sul treno dove molti personaggi gli ruotano intorno anche con bravura: ricordo Vera Farmiga, Patrick Wilson, Sam Neill, Elizabeth McGovern, Jonathan Banks … Colonna sonora adatta alle situazioni, fotografia difficile ma ben centrata. Sala enorme, strapiena.

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Ella & John: ritratto per la terza età e …

Un film che,  probabilmente, piacerà e sarà molto “sentito” da spettatori di una certa età: non so quanti giovani si recheranno a vederlo a cinema, ma l’atmosfera di commozione e sorrisi che si crea in sala è comune e aleggia una solidarietà forte. Quando si arriva a una certa età e non proprio in salute, lo vediamo intorno a noi tutti i giorni, si perde sempre più la propria libertà, ci si sente diventare dipendenti da altri, figli o anche badanti o istituti di accoglienza, ci si crede un peso per gli altri che vedono gli anziani essere sempre più bambini e quindi bisognosi di cure, consigli e, spesso, ordini o imposizioni dispiacevoli. Viene, allora, anche voglia di evadere, di riscattarsi, di dimostrare di avere forza e ragione … oltre che cuore. In questo film è fondamentale l’amore di una coppia che per anni e anni ha visto diventare unico corpo due persone caratterialmente diverse. Paolo Virzì ha realizzato un bel film con una storia che poteva essere ambientata in qualsiasi parte del mondo, avremmo preferito come sfondo l’Italia, ma motivi di sfondamento internazionale lo avranno spinto a scegliere location americane e due attori esperti e veramente grandiosi nelle loro parti in questa pellicola: Helen Mirren dirompente e variabile, Donald Sutherland calmo, riflessivo, adattissimo alle tempistiche richieste dalla storia … Bel co-protagonista in questo stupendo “Ella & John. The Leisure Seeker” è il vecchio camper … Colonna sonora adeguata, bella fotografia e primi piani intensi. Un film da vedere e lo consiglio anche ai giovani affinché possano dedicare un attimo di riflessione ai loro genitori.

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