Boston aprile 2013 … da non dimenticare.

Raramente capita di scrivere una recensione la mattina dopo la visione di un film avendo ancora dentro un’emozione, tante emozioni … “Boston – Caccia all’uomo” è la ricostruzione dell’attentato del 15 aprile 2013 durante la Maratona di Boston. Il regista Peter Berg ha avuto una grande abilità nel far conoscere vari personaggi – simbolo degli eventi, come alcuni partecipanti alla corsa o facenti parte del pubblico o delle forze dell’ordine in una successione frenetica e ha mischiato sapientemente scene reali da filmati di telecamere di strade e negozi con quelle del set cinematografico, portando lo spettatore a uno stato di ansia, poi di commozione e anche di difficile visione specie nei momenti della scena della strage, grandi sentimenti di altruismo e di disponibilità a collaborare con la polizia per la caccia ai terroristi. Avevo seguito, ai tempi, la cronaca ma poi non sapevo o non ricordavo come fosse stata condotta la “caccia”. Un film forte con scene cruente ma necessarie, un film che lascia un segno nella memoria, nei pensieri su questo mondo che si evolve continuamente nel bene e nel male e anche nella storia del cinema. Bravi gli attori a partire da   Mark Wahlberg, Kevin Bacon, John Goodman e via via tutti gli altri, J. K. Simmons, Michelle Monaghan, Alex Wolff… Non ricordo una colonna sonora se non gli scoppi delle bombe.

Locandina da internet

 

Tra “Moglie e Marito” non mettere il bit ..

Ieri sera ci siamo divertiti, cosa che non guasta in periodo di festa … Abbiamo visto tanti film in cui i protagonisti si scambiano tra loro, più o meno seri o allegri ma questo ci ha portati subito in un mondo di fantasia “ma non tanto”, di impossibile ma “chissà” … perché l’evoluzione tecnologica e l’uso di PC con trasmissione più o meno cosciente di bit può portare a eventi anche strani o imbarazzanti. “Moglie e Marito” fa pensare proprio a questo: come partendo da un’idea innocente si può avere uno sconvolgimento della natura … La trama è da scoprire attimo dopo attimo con parecchie risate che risuonano in sala. Bravissimi Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak che hanno ormai esperienza e sono riusciti a interpretare con realistica simpatia i ruoli. Ben scelti anche gli altri attori, piacevole la colonna sonora e buona la fotografia. Una commedia italiana non su testi italiani e prodotta da Warner Bros Italia… Non male.

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48 ore di ordinaria follia …

“Il permesso – 48 ore fuori” ieri sera ci ha fatto vivere concreti momenti cruenti e di una violenza altissima. Il mondo dorato che apparentemente ci circonda, nasconde situazioni che leggiamo in cronaca o vediamo come fiction nei telegiornali e non ci soffermiamo a pensare che quel mondo c’è. Questo film mette in faccia proprio questo con la storia di quattro persone di età, sesso e storie diverse che uscite temporaneamente dal carcere vanno alla ricerca del passato per risistemare il futuro con sentimenti diversi e i risultati sono da scoprire. Il film ha uno sviluppo crescente, la regia di Claudio Amendola, anche uno dei protagonisti, è migliorata rispetto al primo film “La mossa del pinguino” che, però era una commedia, mentre questo è una “gangstory all’italiana” che, piccolo neo, a un certo punto fa rivivere un momento di uno “spaghetti western” cosa evitabile … Ben scelti gli altri coprotagonisti: Luca Argentero, Giacomo Ferrara e Valentina Bellè. Aspettiamo Amendola a una terza prova … caso mai con storie più … tranquille.

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