Non ti pago. Non solo risate …

“Non ti pago” ieri al Teatro Strehler: un bagno di napoletanità, ma situazioni e ragionamenti senza alcun confine. Si ride con la vecchia commedia di Eduardo de Filippo e come tutte le sue opere la risata fa emergere man mano realtà e bisogno di valori, perché le storie di Eduardo sono quelle di famiglie comuni, con i problemi di povertà o di ricchezza ( … anche i ricchi piangono …), con i valori, gli affetti e gli amori che caratterizzano “più o meno” tutte le unioni e i rapporti tra persone, amici, genitori e figli, mariti e mogli … E il rispetto, fondamentale, come riconoscimento verso chi si dovrebbe amare: in questa commedia il protagonista, tra sogni legati al gioco del Lotto, esaltazioni fantasiose e credenze popolari, cerca proprio quel rispetto che moglie, figlia e aspirante genero dovrebbero al capo famiglia, al padre, a colui che ha generato e cresciuto la propria amata e vuole tutto il bene e la fortuna per il suo futuro …

Finita la generazione dei De Filippo, ramo Eduardo, la commedia che fino a novembre era sotto la regia di Luca e da lui interpretata in questo Teatro milanese fino alla sua prematura scomparsa,  è interpretata da attori napoletani: il bravo Gianfelice Imparato, che stiamo conoscendo sempre più come attore capace e incisivo (lo abbiamo seguito da poco ne “I bastardi di Pizzofalcone” in TV, di Maurizio De Giovanni), la convincente Carolina Rosi, figlia di Francesco Rosi e moglie di Luca De Filippo, decisa a proseguire la tradizione teatrale di famiglia e tutti gli altri, ben scelti e amalgamati. Musiche di apertura e chiusura del grande Nicola Piovani. Un pomeriggio interessante, apprezzato anche dai nostri amici che, pur non essendo napoletani hanno seguito e capito i significati inizialmente coperti da battute leggere ma dai risvolti importanti per una famiglia. Grazie ai nostri figli che ci hanno omaggiato dei biglietti, conoscendo il nostro amore e attenzione per le tradizioni di Napoli.

Un film che fa vibrare la poltroncina …

Un film di azione, uno di quelli che fanno scorrere le lancette dell’orologio e non te ne accorgi perché inseguimenti, sparatorie, colpi di scena si susseguono in maniera convulsa e violenta. Avevamo visto il primo e non potevamo mancare all’appuntamento con “John Wick Capitolo 2” perché c’è bisogno ogni tanto di un po’ di adrenalina. Grande ritmo, spietato e perfetto nel ruolo Keanu Reeves insieme a un Riccardo Scamarcio che si trova in un film a respiro internazionale in una parte su misura per lui. Anche Claudia Gerini su questa ribalta con la sua solita carica sensuale e le sue espressioni da attrice esperta. Grande Roma che ci viene mostrata dai suoi tetti panoramici e dai suoi sotterranei misteriosi in una storia di malavita che si svolge tra gli U.S.A. e l’Italia, al di sopra di regole, onore e rispetto coinvolgendo tutta la società, Chiesa compresa … Buona colonna sonora. Una serata … movimentata con una pellicola non da Oscar, ma da scosse!

locandina da internet

Matti da slegare e divertenti

Ieri sera al Teatro di Arese tante risate grazie a due “Matti da slegare” veramente forti: Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, ormai bestie da palcoscenico, della simpatia e dell’improvvisazione. Due attori di diverse origini geografiche che hanno trovato la sintonia giusta nei meccanismi della commedia del norvegese Axel Hellstenius che, comunque, può essere rappresentata in tutto il mondo e la regia di un altro comico, Gioele Dix, ha saputo indirizzare i due interpreti principali lungo i binari dell’ilarità con delicati accenni al “sociale”, senza voler approfondire i problemi dell’adattamento dei malati di mente agli altri, ma puntando sul rapporto tra i due nell’affrontare i problemi quotidiani, delle loro esigenze e dei loro sogni. Brave anche le due attrici superattive, bene la scenografia snella e variabile dal “vivo”, discreta colonna sonora. Una serata leggera e ci voleva. Grazie a chi ce l’ha regalata…