Un film che ieri sera ci aspettavamo con effetti diversi. “Mamma o Papà?” non è una commedia italiana ma un mix di cinema francese divertente e di cinema americano su coppie impazzite e figli villani, trascurati e viziati da genitori che hanno sempre da fare e dall’amore passano all’odio. Si dirà che anche in Italia la società è andata in questa direzione e gli esempi ci vengono tutti i giorni dalla cronaca, ma stiamo parlando di un film e la commedia all’italiana spesso ci fa riflettere ma ci fa anche ridere. Qui si fa pensare poco alle vere conseguenze e si vuole fare ridere, ma solo poche battute hanno presa e alcuni aspetti della storia potevano essere messi meglio in evidenza. Antonio Albanese e Paola Cortellesi si sforzano di dare il meglio ( e bravi lo sono, lo sappiamo) ma la vera comicità viene regalata dai momenti di Carlo Buccirosso. Ben scelti i tre ragazzini e spesso mi chiedo come fanno, così inesperti, a rendere credibili certi comportamenti e l’evoluzione dei figli di fronte a certe situazioni familiari. Non ricordo se c’era la colonna sonora. Come padre, una frase mi è rimasta impressa ed è quella di Albanese quando, dopo che la moglie gli indica tutte le cose da fare in sua assenza, dice: “Ormai io sono un POST-IT”.
Ieri sera la fiction in TV. L’ho attesa. Mi aspettavo proprio quello che ho visto: un racconto semplice di sogni e delusioni, regia ingenua, attori goliardici, nemmeno molto documentale, spensierato … Dopo un lungo pomeriggio di kermesse del PD in diretta, avevo bisogno di rilassarmi, ma, più che altro, di tornare indietro nel tempo, ai miei sabato sera in famiglia, alla TV e a una vita in bianco e nero …
Ha vinto già tanti premi. Vincerà vari Oscar. Per niente convinto, ho accompagnato mia moglie a vedere “La La Land”. Un musical, cantato in inglese con sottotitoli italiani: i primi momenti ho sofferto perché se leggevo giù non vedevo le immagini e ciò che accadeva su e continuavo a chiedermi perché mi ero convinto ad andare. Ma non è un “musical” e non è un “film”: è “la musica” ed è una “favola”. Musica perché la colonna sonora conquista con un mix di melodia del “la la land” e jazz, soul e anche lirica ,,, Favola perché c’è tutto: il principe bello, la ragazza che vuol crescere, i sogni che ognuno vorrebbe realizzare, i colori, i voli, i tramonti e le stelle … Mi sono fatto coinvolgere e, forse sono tornato, se non bambino, almeno adolescente con i miei sogni, i miei sentimenti e le mie delusioni … Bravissimi i due interpreti principali che già ho apprezzato in altri film: Ryan Gosling bello e simpatico e Emma Stone che ha migliaia di espressioni mutevoli, poi tutti gli altri ben scelti, come le varie band. Grazie, Damien Chazelle. Ah … la colonna sonora di Justin Hurwitz,: indimenticabile. Bella la canzone City of Stars e poi quel refrain … “la la land” che penetra la mente e il cuore. Sono uscito fischiettandolo quel “la la land … la la land … la la land”, con gli occhi lucidi. Bah … con l’età ci si commuove forse facilmente? Ma, ora ricordo: mi era capitata la stessa cosa con un “musical”: Mamma Mia!