Una fiaba … costruita

Ieri sera il film “Si accettano miracoli” di e con Alessandro Siani, è un film comico, ma non tanto; è una commedia all’italiana, ma non tanto; è una storia moderna, ma non tanto, è una storia di problemi che possono toccare una qualsiasi famiglia, ma non tanto; è una fiaba, ma non tanto …

Il racconto di un manager che perde il lavoro e torna al paesello dove trova i suoi parenti, i problemi quotidiani più semplici e “umani”, l’innamoramento per una non vedente o le gag sulla gente del posto utilizzando un bel gruppo di simpaticissimi bambini, è forse già visto ed è proprio questo il punto: Siani ha messo insieme troppe cose, sfiorando con comicità e mimica personale e dei caratteristi che lo circondano, compreso i bambini, senza approfondire gli argomenti. Questa è la fiaba e non bisogna approfondire, ma forse, con i vari argomenti affrontati Siani poteva fare più film. Un esempio: il problema di perdere il lavoro sembra quasi essere un non problema. Oppure: innamorarsi di una non vedente è sicuramente poesia ma i sentimenti vengono appena sfiorati e tutto sembra facile … Anche la fiaba del “miracolo” e come si risolve sembra essere solo un motivo per mettere un po’ in ridicolo il popolo credulone e il commercio che si crea intorno ad un “evento” lasciando tutto aleggiare sulla realtà … Il film è comunque piacevole, forse va guardato senza chiedersi tanti perché o pretendere approfondimenti che possono essere oggetto di altre storie. Gli attori sono bravi: Siani a volte incontenibile, a volte troppo forzatamente “Troisi”, Fabio De Luigi ha la comicità “personale” pacata e penetrante già semplicemente col suo viso, Serena Autieri e gli altri bravi, ottimi i bambini, scelti in un’amalgama intelligente e furba per colpire lo spettatore. Stupenda Ana Caterina Morariu che “cresce” sempre più in bravura e bellezza. Bei posti. Qualche inserimento di napoletanità un po’ forzato. Insomma, questo un film per la gente e per far passare un po’ di tempo serenamente: per i premi occorrono altre attenzioni.

foto da internet

Post Natale … divertente …

Ieri sera ci siamo regalati l’ultimo diversivo cinematografico del 2014, volevamo un film che ci facesse distrarre e strappare qualche sorriso. “Un Natale stupefacente” ci ha premiati, facendo ridere spesso non solo noi ma quasi tutta la sala, strapiena pur essendo l’ultimo dell’Anno … Non è un film propriamente comico o cinepanettone, ma una commedia italiana. Lillo e Greg, che abbiamo apprezzato in TV, si sono rivelati come coppia cinematografica di buon livello, a “spalla interscambiabile”: ognuno comico, ognuno di supporto all’altro. Giochi di parole a tratti esilaranti. Ambra Angiolini, che abbiamo sempre ammirato fin da quando, a Non è la RAI e adolescente, teneva testa ai telespettatori che chiamavano alla trasmissione, sta diventando sempre più attrice vera con un pizzico di lato comico che per una donna non guasta. E’ attraente senza essere volgare e sa muoversi davanti alla cinepresa. Bravi anche gli attori di contorno: Paola Minaccioni, Paolo Calabresi che ormai non è più solo Iena, ma vero attore caratterista, bravissimo il piccolo Niccolò Calvagna. Rasserenante in attesa di quello che sarà il 2015.

Locandina da internet

Tempo di crisi … Un altro film.

Abbiamo visto il film prenatalizio di Aldo Giovanni e Giacomo e ci siamo ritrovati un altro film sulla cronaca di questi tempi legata alla crisi, al fallimento di imprenditori, alla ricerca di occupazione e a problemi sentimentali e affettivi che ne scaturiscono. Si ride? Si, ma a tratti: i tre comici hanno caratteristiche diverse e il film è cucito addosso a loro, quindi “funziona” quando essi si aggrovigliano su loro stessi in quel ritmo che conosciamo in TV, mentre al cinema abbiamo vissuto momenti di stasi. Ma per una serata fredda e senza pretese, va bene così. Grande interprete Giuliana Lojodice che supera tutti in bravura e conta molto la sua esperienza teatrale lunga decenni e decenni … Bella e vibrante Guadalupe Lancho, buoni caratteristi e un “tocco” artistico di recitazione offerto da Massimo Popolizio che stiamo imparando a conoscere ed apprezzare sempre più in partecipazioni a tanti film e fiction, ma non lo troviamo mai, come meriterebbe, protagonista. Colonna sonora: un insieme di canzonette. Belle le riprese che mostrano i quartieri della nuova Milano …

foto da internet