RITORNI: al cinema con Top Gun – Maverick

“Stasera a cinema o a teatro” una frase che per anni abbiamo detto quasi ogni settimana, poi il Covid ci ha costretti a stare in casa e poi a evitare vicinanze … Una ripresa in base alle nuove norme di apertura con distanziamento a novembre, poi nuove regole, via il distanziamento di poltroncine e … non abbiamo più avuto il coraggio di andare a vedere spettacoli. Tanti film in TV … ma non è la stessa cosa. Anno nuovo e cinque mesi, 150 giorni, 3600 ore, 216000 minuti senza maxischermi, effetti sonori, immersioni nelle storie, partecipazione. Ieri sera il RITORNO.

Un RITORNO molto atteso e gradito, in anteprima. Questo Top Gun: Maverick ci ha “presi” man mano che le immagini scorrevano sullo schermo. Un inizio con qualche piccolo sforzo di memoria per ricollegare la storia al precedente e poi personaggi e fatti hanno preso il “volo” proprio come speravamo. La bravura del regista Joseph Kosinski. e degli attori ben scelti: Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Val Kilmer, Monica Barbaro …, le inquadrature e i primi piani degli sguardi, la colonna sonora appropriata, le panoramiche scene da lassù nel cielo, tra peripezie e battiti di cuore, conquistano lo spettatore. Effetti sonori, in una sala dotata di altoparlanti posizionati ovunque, anche al soffitto, ci hanno portati “dentro” gli aerei e fatto vivere emozioni. Un film da vedere senza fare confronti col primo Top Gun che abbiamo amato, ma è trascorso tanto tempo e le tecniche e le rappresentazioni sono cambiate. Solo Tom Cruise sembra avere la stessa età, le stesse potenzialità atletiche e richiama in sala il pubblico a mo’ di calamita … Al termine della proiezione, come non accadeva da tempo, gli applausi.

foto tratta da internet

Diabolik si, ma con Eva.

I Manetti Bros sono ormai un marchio di garanzia: i loro film segnano sempre un punto di ripartenza del cinema italiano. Questo “Diabolik” è un bel film e lo poteva essere ancora di più. I ritmi italiani dei thriller, sia in TV che al cinema, sono lenti e inizialmente si ha la sensazione che il grande personaggio dei fumetti non sarà rappresentato come ce lo siamo immaginati nelle storie delle sorelle Giussani fin dagli Anni ’60: dinamico, forte, impassibile; Luca Marinelli appare un eroe dai tempi “meditativi”, gracilino anche per il suo tono di voce, sentimentalmente arrendevole verso alcuni personaggi e totalmente di fronte ad una splendida Eva Kant che Miriam Leone ha saputo rappresentare nell’eleganza, nella furbizia  e nel carattere deciso dell’eroina che ci ha fatto sempre sognare … In pratica, all’inizio si ha il timore di annoiarsi, poi man mano che la storia va avanti e si comincia a entrare nella “filosofia” della coppia terribile, inafferrabile, solida, in cui la donna ha la sua giusta parità, si viene coinvolti. Importante il solido appiglio costituito dal personaggio dell’Ispettore Ginko che Valerio Mastrandea ci offre come conferma delle aspettative che negli anni ci siamo immaginati, quelle del cacciatore puntiglioso, deduttivo e capace. Il coinvolgimento avviene anche per l’illustrazione dei trucchi e delle tecniche usate dal criminale e per la Clerville “milanese” che portano in strade e piazze note ai locali e ai turisti … Buona la colonna sonora e la fotografia che indugia spesso sugli occhi dei due personaggi, perforando le maschere e entrando nel loro intimo. Altri attori ben inseriti come Claudia Gerini, Vanessa Scalera. «continua Serena Rossi, Alessandro Roja, Stefano Pesce … Conclusione: film da vedere perché fa parte della storia di moltissimi spettatori di tutte le età tenendo presente che Diabolik è si l’eroe, ma Eva è la sua metà imprescindibile.

locandina da internet