Più o Meno: il nostro presepe 2014

Il presepe: una tradizione che si rinnova ogni anno. Dio si fa carne, creatura, bambino, per salvare l’umanità tutta dal peccato. “Di fronte a tale verità – scrive Papa Francesco – non possiamo restare inamiditi o rigidi”.

La rappresentazione che creiamo ogni anno nelle nostre case è una storia antica, ma che ogni anno comprende avvenimenti e problemi nuovi e non si può non tenerne conto: ecco perché il nostro presepe ogni anno mette in evidenza, con un sorriso, richiami “satirici” a fatti e personaggi anche dell’attualità. Un misto di vecchio e nuovo nel ricordo che la vita è una ruota che gira e che non bisogna guardare solo indietro, ma tenendo presente ciò che quotidianamente succede, si deve capire e migliorare per il futuro. Il gesuita Antonio Spadaro ricorda che uno dei quattro principi chiave del pensiero del Papa è: “La realtà supera l’idea” e questo principio di realismo cristiano ha la sua radice nell’evento di Betlemme, il Natale. Se si leggono le considerazioni natalizie fatte nel corso degli anni da Jorge Mario Bergoglio, si rileva che esse non hanno nulla di ideale e fiabesco, ma sono estremamente realistiche, la mangiatoia è figura della croce: entrambe scomodi giacigli.

Abbiamo, perciò, chiamato “Presepe satirico” il nostro pensiero a Gesù, fatto di sugheri, polistirolo, carta, cortecce, muschio vero e finto, statuine di tanti materiali, dalla plastica, alla terracotta, alla ceramica siciliana alla creta e argilla …  immagini fisse o in movimento per rappresentare proprio ciò che dice il Papa: Il mondo non deve essere immobile di fronte ai cambiamenti.

Qui di seguito posso inserire, per problemi di spazio, solo alcune immagini; altre gli amici di Facebook potranno vederle nell’album sul social network, dove ci sono anche immagini sulle prime fasi di lavorazione. I pensieri di Papa Francesco e di Antonio Spadaro sono riportate dal libro “La forza del presepe” di J. M. Bergoglio.

Per ingrandire, cliccare sull’immagine.

Sotto esame con … simpatia.

Il nostro presepe ha avuto il piacere di ospitare tanti bambini della scuola, allievi della “maestra Angela”. Contrariamente a sempre, anch’io ho voluto riceverli e mi sono subito pentito di non esserci stato per tanti anni! I bimbi sono eccezionali osservatori, guardano curiosi ogni dettaglio, commentano e fanno domande per chiedere spiegazioni su come si fa una casa, come funziona il fiume, come cambiano le luci del giorno e notte  … E criticano certe posizioni delle statuine, esplorano la grotta del Bambino Gesù e l’interno delle casette, spalancano gli occhi innanzi a prelibatezze sulle tavole del ristorante e sobbalzano nel sentire i versi degli animali … Poi,  domande tipo: “Perché hai fatto le stelle e non il Sole e la Luna?” oppure: “Perché c’è la luce della discoteca?” riferendosi alla lampada di Wood, a anche: “Ma questi che mangiano tanto non potrebbero portare qualcosa alla stalla di Gesù?” … Teneri, innocenti, allegri bambini … Addirittura alcuni si sono messi a studiare la scheda tecnica, dibattendo sulla lunghezza e l’altezza del presepe, sul numero di statuine e lampadine impiegate … E le mamme si son fatte prendere dall’entusiasmo facendo domande sui tempi di costruzione, sulla passione per il presepe o sorridendo alla satira, immancabile nel presepe popolare napoletano e in particolare del … Milanapoletano: una storia millenaria con uno sguardo sull’attualità.

La maestra? Raggiante. Minuti stupendi di un pomeriggio nebbioso: il compenso più bello per oltre un mese di lavori forzati … e mi sono sentito un po’ anch’io un Babbo … Natale.

Il mini presepe, Gentile … al 2014

Il mini presepe … un amore nato da pochi anni, una scoperta di un piccolo mondo che racchiude il fascino del presepe e la voglia di creare, una nuova prova di pazienza e di fantasia, un passatempo che fa ridiventare bambino …