Vieni via con me

La buona televisione esiste. Chi ha visto VIENI VIA CON ME ha capito come senza gossip e spazzatura, senza Grande Fratello o Uomini e Donne, si può “crescere”, pensare, riflettere, conoscere, imparare e gustare l’arte della recitazione e del canto. Quando la democrazia vince sul personalismo e gli artisti possono esprimersi al massimo delle loro capacità, un vero piacere prende il telespettatore perché si rende conto che ha visto e sentito “cose reali”, fatti accaduti e sentimento. Lo spettacolo è scivolato come l’acqua limpida di un ruscello, senza inquinamenti. Si può essere d’accordo o meno con certi concetti o con alcune frasi: fa parte del gusto dei singoli. La cosa bella dello show di Rai Tre è stata la vera possibilità di scegliere e apprezzare o meno le varie proposte, senza grida, senza litigi, senza oscenità gratuite. Chi se ne frega dell’auditel, che comunque è stato un record. Forse è questo un passo verso la televisione di qualità!

(Pubblicata da DNews Roma il 16 nov 2010 a pag.10)

La colpa non è della natura.

Il maltempo di questi giorni, con vittime e danni ingenti, ci ha fatto capire che fare distinzioni tra Nord e Sud non ha proprio senso. Dal Veneto alla Sicilia, infatti, campi, strade e case non sfuggono alla situazione economica del nostro Paese, che è molto critica. Non si può dar colpa alla natura di tutto ciò che succede. Bisogna ammettere che, pur essendo veri i cambiamenti climatici, la mancanza di fondi per la manutenzione e per l’attuazione di progetti sulla sicurezza moltiplica esponenzialmente le conseguenze. La colpa è anche dell’uomo, quindi. Ricordo che negli anni passati, quando la pioggia provocava buche nell’asfalto, i Comuni intervenivano abbastanza presto. Oggi, sarà per il patto di stabilità, sento Sindaci che, pur avendo soldi in cassa che hanno ben gestito, non possono spenderli per migliorare il bene pubblico. È facile piangere i morti e forse costa meno che prevenire: quest’idea terribile dovrebbe urgentemente cancellata dai nostri politici che, forse, hanno troppe distrazioni…

 

(Foto da Tuttosport)

Pubblicata da METRO Tutte le edizioni il 5 novembre 2010

Riporto, perché mi aiuta, una parte del commento alla mia lettera che il giornalista Michele Fusco ha scritto a pag. 26 di Metro:

“Piangere i morti forse costa meno che prevenire. Ricorderò questa amare parole del sig. Gentile ogni volta che un politico mostrerà la sua faccia di circostanza di fronte ad un evento luttuoso … “

Regalo dalla Provincia…

Grazie alla Provincia di Milano, stamattina ho fatto un bel giro per comprare le catene da neve. Sembra una cosa facile, ma ho visto persone disperate. Come me. La mia utilitaria, come da Carta di circolazione, monta un certo tipo e misura di gomme: riesco a trovare, con difficoltà, le catene della misura giusta, consigliato da commessi e dopo consultazione catalogo. Sto per acquistarle, quando un signore mi chiede il modello d’auto e mi dice che non posso mettere le catene. Vado a leggere sul libretto di manutenzione ed è così: le catene posso montarle solo su pneumatici invernali, più piccoli. Invernali sono quelli da neve? No. Avrei potuto spendere sui 100 euro, ma adesso avevo solo tre alternative: comprare, alternandoli con gli attuali, pneumatici invernali, cerchi e catene (circa 1000 euro) oppure comprare pneumatici da neve completi di cerchi e montaggio (circa 1200 euro) oppure comprare un sistema a ragno, installabile sulle mie gomme per 310 euro. Una mattinata d’inferno con accavallarsi di persone, dubbi e domande. Anziani, che usano l’auto solo per la spesa, arrabbiati. Commessi già esauriti. Alla fine devo ringraziare chi ha avuto questa bella idea per regalare a Milano e hinterland una spesa imprevista!

(Pubblicata da La Repubblica MI il 2.11.2010)