Politici all’esame di Stato

Ho visto le tracce dei temi assegnati agli Esami di Maturità e li ho trovati molto interessanti e legati a tanti fatti di questi ultimi tempi. Ho sognato che gli esaminandi fossero i nostri politici. Vediamo. “La ricerca delle radici”: i nostri partiti stanno dibattendo sul loro passato, hanno creato dei “poli” a centrodestra e centrosinistra raccogliendo forze che hanno perso la loro ideologia, i loro principi, la loro storia e i loro eroi. Sarebbe fondamentale rinnovarsi senza dimenticare il passato e guardando al futuro. Qui si allaccia l’altra traccia “Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica”: cosa offrono i Governi a questi giovani che sanno difficilissimo trovare un lavoro, che andranno in pensione vecchissimi e con pochi euro? Come vogliono coinvolgerli e farli crescere, pensando a quanti contributi hanno dato i cervelli e il coraggio dei nostri figli e sapendo che non possono investire nell’innovazione? “La ricerca della felicità” è il testo preferito dai politici con l’aiuto della fortuna e, pare, anche della chiesa: si ritrovano, senza saperlo, case quasi gratis, stipendi d’oro e tripli incarichi, pensioni a età verdissima. Pare che il Trota, giovanissimo eletto, guadagni diecimila euro al mese: chissà se gli studenti hanno scritto di lui nei temi. Stesso successo per il tema “Piacere e piaceri”: solo giovani che hanno il papà  avvocato, notaio, primario e barone universitario avranno saputo cosa scrivere di concreto, mentre tanti  altri avranno illustrato le serate a sognare con gli amici, sperando senza aiuti … stupefacenti. Penultimo testo “Siamo soli?”: sicuramente i politici hanno gli elettori, che però non li conoscono perché gli eletti sono preconfezionati. Ma se si sentono soli non hanno problemi: centri relax, massaggiatrici, escort son dietro l’angolo, offerte da qualche solerte imprenditore. “Musica”: ultimo testo, ma non ultimo scelto. Come musicisti i nostri governanti sono bravissimi e passano dal “sol” al “Re”, dal poco “do” al tutto è “mi”! Garantisce un buon voto, certamente.

Pubblicata su Ekojournàl del 24 giu 2010 a pag. 2

Blu: canzoni e bufala

Paese delle canzonette. “Nel blu, dipinto di blu …”: un omaggio alla nota canzone da parte di qualche romantico? “Acqua azzurra, acqua chiara … “: uno sguardo alla natura e alla salvaguardia dell’ambiente? “Il mondo è grigio, il mondo è blu…” struggente inno all’amore?. Fatto è che a Torino la mozzarella è stata trovata blu. Blu e non gialla o viola, nemmeno bianca rossa e verde. Quale significato possiamo associare a questo evento? Noi che ormai viviamo di gossip, possiamo mai pensare che fosse un messaggio alla principessa di Svezia che ha sposato il suo trainer che non è di sangue blu? Oppure un segnale per Lippi a ricordo del matrimonio a Portofino di Cassano, che al Mondiale manca? Forte colore di incoraggiamento per la nostra Nazionale di calcio impegnata in Sud Africa? Forse, semplicemente, si è voluto ricordare il colore di fondo della bandiera europea quando abbiamo saputo che l’Italia ha un nuovo Ministro per il Federalismo, primo passo verso la secessione sognata dal popolo della Lega, in festa a Pontida. Siamo ancora senza Ministro per lo sviluppo economico e di questi tempi è profondo blu. Ma, non volendo essere per forza dietrologi, il latticino sarà diventato blu per ricordare al Partito Democratico che, se non si sveglia, l’Italia sarà sempre più il blu del Partito dell’amore e sempre meno il rosso del Partito del sociale, degli operai, dei giovani disoccupati. In tempo di crisi, è stupida questa divagazione sulla mozzarella? Non bufala, ma un forte richiamo ad un’altra canzone, oggi più che mai attuale, “Il cielo è sempre più blu”: chi vive in baracca, chi suda il salario, chi ama l’amore e i sogni di gloria, chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria

Pubblicata su DNews di Bergamo, Verona, Roma il 21 giu 2010

-Foto dal sito de La Repubblica-

Ricerca su Internet: La causa, rilevata nei laboratori di Bologna sembra essere imputabile al Pseudomonas fluorescens, microrganismo Gram-negativo ambientale, causa comune dell’irrancidimento di molti alimenti (uova, carni, pesce e latte), appartenente al microbiota orofaringeo umano, è sistematicamente isolato in ambiente ospedaliero da acqua, disinfettanti e dalle superfici di strumentazioni mediche. Considerata una  specie strettamente correlata al patogeno opportunista P. aeruginosa, P. fluorescens è ritenuto, oggi, uno tra i responsabili di setticemie post-trasfusionali soprattutto per la sua capacità di moltiplicarsi durante la conservazione a freddo di  campioni di sangue.

Pseudomonas aeruginosa è un batterio molto virulento ed ubiquitario, ma non riesce a sostenere seri quadri patologici in soggetti immunocompetenti. A volte tuttavia se infetta il meato urinario può provocare infezioni estese, che possono causare la morte dei tessuti e il decesso per setticemia, come è stato per la modella brasiliana Mariana Bridi, candidata a Miss Mondo.

Il lavoro delle maestre: conoscerlo prima di criticare

Ho seguito sul giornale il dibattito tra l’imprenditore edile e l’insegnante, poi le lettere conseguenti. Essendo d’accordo sul fatto fondamentale e, oggi, cruciale, che sul primo potremmo dubitare che paghi tutte le tasse  e abbia tutti i lavoratori in regola mentre la seconda versa sicuramente il suo contributo al fisco, vorrei, fare altre riflessioni sulle maltrattate “maestre”. Una volta si diceva che esse, pur facendo un lavoro stressante, guadagnavano poco perché lavoravano mezza giornata e inoltre potevano andare in pensione dopo 15 anni, 6 mesi e 1 giorno. Ne sposai una, convinta della missione di docente, di moglie e mamma. Pensammo che rispetto ad altre lavoratrici poteva accudire meglio i figli, la casa: meno soldi, ma più tempo per la felicità familiare. Col passare degli anni, gli orari e gli impegni si sono moltiplicati. Lezioni, programmazioni, collegi docenti, incontri con assistenti sociali, medici, responsabili vari del Comune, docenti di altre classi e scuole. Famiglia e compiti da preparare e da correggere, le lezioni e ricerche e addirittura giochi: lavoro a casa col computer, stampante calda. E il pensionamento è stato portato a 35 anni di servizio. Oggi, i bambini sono in vacanza e le maestre sono a scuola per riunioni di progetto in vista del prossimo anno e, improvvisamente, il pensionamento si allontana a 65 anni d’età. Lo stipendio? Parametrato negli anni, lo stesso.  In pratica: avevamo fatto una scelta di vita e oggi aspettiamo la sera per farci compagnia e continueremo a sognare, per altri otto anni, riposo e una casetta al mare da comprare con quella liquidazione che arriverà più tardi. Forse.

Pubblicata su DNews Milano, oggi, pag. 11