Con l’entrata in vigore, dal 1 giugno, del Regolamento Europeo sulle nuove distanze per la pesca e sulle reti che devono avere maglie più ampie, non potremo più assaporare fritture di paranza, calamaretti, pesciolini, seppioline … Non potremo più consolarci con un piatto di risotto alla marinara … Il problema non è solo di gola, che sarebbe un vizio capitale: con la crisi economica, l’unica consolazione che rimane a noi mediterranei è immergerci nell’oblio di un piatto di spaghetti con le telline. E non è una sciocchezza dire che i pesciolini erano il pilastro dell’economia della maggior parte dei nostri pescatori, dei venditori e dei ristoratori. Questa legge toglie all’Italia uno dei richiami turistici maggiori: la cucina di mare. Il Ministro Galan ha chiesto una proroga per l’applicazione di questa mannaia su migliaia di lavoratori, ma non basta: anche il Ministro per il Turismo deve battersi per una revisione. E il povero Ministro dei Beni Culturali, già decurtato nel budget, dovrà subire meno iniziative di grande successo e meno visitatori, perché, lo sappiamo bene, dopo un’immersione di cultura c’è bisogno di tuffarsi in un souté di vongole. Abbiamo qualche speranza? Forse si: alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi, parteciperà l’onorevole Mastella. Lui potrebbe spedirci da quelle isole tropicali qualche bianchetto o moscardino extracomunitario. Così giustizia sarà fatta!
Pubblicata il 1.6 da DNews Bergamo e Milano