Richiesta di certezze. Più o Meno…

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27 novembre 2015 – Sul social “Sei di Arese se…”, molto seguito da chi risiede in Arese e anche da chi ne ha un buon ricordo pur essendosi trasferito, si è creato un acceso dibattito sulla Casa dell’Acqua. Un’aresina, il 25 novembre, ha scritto relativamente alla qualità dell’acqua erogata dalla Casa di piazza della Pace, affermando anche che alcune persone hanno avuto problemi di salute. Fatto molto grave, se vero. Lascia perplessi come la lettrice abbia scritto il post prima di aver contattato il Comune e creando molti timori tra gli amici del Gruppo.

Ormai la notizia è circolata, però, e senza entrare nel merito, in assenza di risultati delle analisi che non sono stati da lei pubblicati, è comunque necessario che la stessa signora si presenti in Comune portando i dati in suo possesso e che il Comune si accerti che l’acqua che preleviamo e che beviamo con i nostri figli e nipoti abbia tutti i parametri entro i limiti di Legge. Per dovere di cronaca, dobbiamo far notare che l’assessore al Bilancio – Sicurezza e vigilanza – Mobilità – Sport ha immediatamente scritto un commento chiedendo alla signora di contattarla per fornire chiarimenti e dare certezza che le analisi siano state fatte veramente su richiesta della stessa lettrice da un laboratorio e dare la possibilità di esaminare i dati. Fino al momento in cui scriviamo, non sappiamo se ciò sia avvenuto.

Su queste pagine di QuiArese, sin dal 2012, ho fatto notare che i dati delle misurazioni non sono mai stati diffusi e ci siamo sempre augurati che il Comune ne fosse in possesso e entrasse nel merito dei valori. Avevo anche chiesto, in nome della trasparenza, che i valori fossero resi noti come avviene in altri Comuni e avevo portato degli esempi. Mai avuto riscontri. Eppure sarebbe stato premiante per lo stesso Comune, dimostrare la bontà del servizio fornito e avevo anche chiesto che fossero diffusi i dati di risparmio in numero di bottiglie di plastica non più utilizzate, vantaggi per lo smaltimento rifiuti e per la riduzione di materiali inquinanti l’ambiente per decenni e decenni.

Sarebbe stato vanto per Arese, oltre a essere in buona posizione per il riciclo dei rifiuti e raccolta differenziata, dimostrare che, essendo stata tra le prime Città a dotarsi di una Casa dell’Acqua, avesse anche prodotto buoni risultati di sostenibilità ambientale. Occasione persa?

Voglia di certezze, voglia di sapere. E finalmente, dopo anni di attesa, abbiamo anche saputo da un post del vicesindaco Ioli su “Sei di Arese se…” che “il Gruppo Cap effettua le analisi della qualità dell’acqua presso la Casa dell’Acqua di p.zza della Pace con cadenza mensile, e pubblica i dati sul proprio sito. Settimana prossima verrà effettuata l’analisi per il mese di novembre. In data 10.9.15 è stata effettuata una sanificazione straordinaria completa di tutto l’impianto, con effettuazione di analisi, positive, in data 15.9. Il 6 ottobre 2015 sono stati sostituiti i filtri. Tutti i report degli interventi manutentivi sono depositati presso la Casa dell’acqua (all’interno) e sono aggiornati”.

Sappiamo, anche, dal Comune che la qualità dell’acqua che viene erogata dai rubinetti delle abitazioni è buona. L’assessore Ioli, proprio in risposta a un post sul social sopraccitato, ha scritto: “l’acqua della Casa di piazza Della Pace è esattamente la stessa che esce dai rubinetti. Anzi, i prelievi in Casa dell’acqua avvengono subito a monte del punto di erogazione, mentre nei condomini a volte, tra il punto di prelievo al contatore e il punto di erogazione, ci sono tratti di tubazioni private (la cui manutenzione non è a carico di Cap ma del proprietario) che potrebbero non essere del tutto pulite”. Inoltre, mentre inviamo in stampa, sono stati pubblicati tra i commenti di “Sei di Arese se…“ dallo stesso viceindaco, i dati delle analisi effettuate il 24 novembre da AmiAcque e sembrano non rilevare problemi. Sul sito del Comune, invece, almeno sino alle h. 21,27 di ieri tali dati non sono ancora stati inseriti.

Qualcosa è cambiato: c’è stato bisogno di un sasso che è stato buttato nello stagno con una segnalazione vera o falsa che sia (la verità si saprà…), per far capire che i cittadini vogliono essere informati: oggi la cultura media è aumentata e solo con dati concreti si riesce a dimostrare la veridicità di ciò che si dice. Carta canta, dicevano i nostri padri, ma i numeri dichiarano! Con tanti Più e senza Meno…

Servizio di Francesco Gentile                                                       © riproduzione riservata

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Spostando di qua e di là… Più o Meno.

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13 novembre 2015 – Sono stati giorni di fuochi incrociati tra i Partiti, principalmente legati al problema della viabilità, che sono sfociati in attacchi all’assessore, che in alcuni casi hanno forse superato i limiti della civile discussione, così come spesso accade, purtroppo, anche tra frequentatori di social network o su queste stesse pagine tra cittadini. Ma i partiti hanno le sedi opportune per poter discutere. A proposito di offese: addirittura il noto social aresino “Sei di Arese se …” è stato sul punto della chiusura proprio per la disattenzione di alcuni insofferenti ai comportamenti incivili di altri e per conseguente diffida, da parte dell’autore dell’infrazione, sentitosi offeso. Noi abbiamo sempre sostenuto che ci si deve comportare correttamente e nel rispetto degli altri e che le segnalazioni possono portare a ravvedimenti degli scorretti e mettere in guardia chi si deve occupare della sicurezza pubblica. Viceversa, chi scrive post o inserisce foto su un social, deve anche rispettare la privacy altrui, e se è di fronte a un evento grave può sempre farne denuncia alle autorità competenti. 

Una pausa di riflessione fa bene sicuramente. Ciò che è fatto è fatto, diceva qualcuno, ma nei numeri scorsi su queste pagine abbiamo cercato di spiegare che c’è sempre tempo per migliorare e niente impedisce una revisione di alcuni aspetti di un progetto. Allo stesso modo, abbiamo tentato di far capire che l’ascolto dei clienti/cittadini, delle proposte e suggerimenti è importante ai fini della qualità offerta e della sostenibilità ambientale ed etica. Non disperiamo: le parole del vicesindaco Ioli nell’intervista a questo giornale sono di predisposizione al miglioramento continuativo e allora tutti noi, amministratori, partiti, associazioni e cittadini, rimbocchiamoci le maniche e tentiamo qualche passo in positivo.

Leggevo, giorni fa, su un periodico locale la proposta di un lettore, il signor Vegetti, per creare un ricordo perenne del Giorno della Liberazione, quel 25 aprile che vide aprire le speranze a coloro che lottando e perdendo la vita, avevano creduto in certi ideali. Considerando quanto dichiarato dal vicesindaco sulla messa in sicurezza delle rotonde e sul loro abbellimento, credo che questo sia il momento per riflettere sull’arredo urbano di Arese, anche con alcuni cambiamenti.

Spiego la mia riflessione, conseguente agli eventi che ho citato, pensando che non comporti spese eccessive. Un monumento dedicato alla Liberazione potrebbe veramente essere importante e lo stesso lettore indicava il posizionamento possibile al posto dell’Orologio a forma di meridiana (ma come si chiama quel monumento???) che si trova vicino al Cimitero tra via Gran Paradiso e via degli Orti. L’Orologio, invece, potrebbe essere restaurato e collocato alla rotondina in fondo a via Matteotti, quella vicino alla Banca. Come dire: per pagare o incassare il tempo è importante…

Sulla rotonda tra via Matteotti e viale Resegone, centro aresino di svincolo importante, si potrebbe spostare il monumento all’Alfa Romeo, simbolo di Arese per eccellenza, ora posto nel Parco Europa tra via Allende e via Aldo Moro (foto 2) invisibile di sera, pochissimo visibile di giorno e conosciuto principalmente da chi esercita corsa o cammino lungo il percorso tracciato.

Un altro monumento importante per Arese è quello dedicato alle associazioni di volontariato: è piccolo e nascosto tra le piante nella rotonda tra via Matteotti e viale dei Tigli, lato via dello Sport. Si potrebbe ricollocare sulla rotonda tra viale Resegone e via Beppe Viola.

Alla rotonda tra viale Resegone e via Monviso, vicino alla caserma dei Carabinieri, praticamente ingresso verso le varie direttrici del centro, sarebbe bello avere una fontana: come esempi nelle città della Lombardia ce ne sono di veramente belle. Ma se ciò fosse troppo costoso e difficile da manutenere, ci sarebbe l’alternativa di spostare il monumento di Giò Pomodoro dedicato al Sole, che oggi è accostato a una parete del Municipio. Ci sarebbe anche il monumento Un mondo di pace che ora si trova alla fine di via Matteotti all’incrocio con viale Marietti: è bello e grande, oggi un po’ periferico, ma penso che essendo lì a ricordo di una cara ragazza aresina che ci lasciò nel 1997, siano tanti i motivi per non toccarlo.

Sono solo proposte, idee, ma crediamo sia il momento di pensarci e aprire il dibattito, con tranquillità e senza pregiudizi… Più o Meno.

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Saltellando qua e là per QuiArese. Più o Meno…

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30 ottobre 2015 – Saltellando qua e là tra gli articoli di QuiArese e con uno sguardo ai post dei Social aresini, facciamo il punto sui fatti che interessano maggiormente a chi vive nella nostra Città. Tentando di sdrammatizzare un po’… Più o Meno. Arese in Testa chiede quando si farà un’area camper. In giro se ne vedono tanti, parcheggiati in posti diversi. Passando spesso per il vialone dell’Alfa Romeo, il pensiero va a quell’enorme parcheggio che da anni riposa in pace. Non è stato utilizzato neanche per l’Expo e non si sa se lo sarà per lo Shopping Center, né sappiamo perché è ancora lì, sbarrato, con le sue piante, i suoi pali d’illuminazione funzionanti e spreconi, asfalto impeccabile e segnali verticali e orizzontali ben visibili. Una parte non potrebbe essere destinata ai camper? Spesa non eccessiva e intervento di pochi operai. Idraulici. Elettricisti… Muratori! 

Arese al buio. Finalmente il problema sembra essere risolto. Il Comune ha insistito con Enel Sole perché intervenisse con attenzione nella ricerca della causa che si è rivelata essere un corto circuito. Dopo un lungo periodo, quasi un anno, Fiat Lux. E pensare che il Signore impiegò solo una settimana per creare il mondo…

Il Consigliere Balsamo del Movimento 5 Stelle aresino, partendo da uno studio di Legambiente che mette la Lombardia al primo posto nel fenomeno corruttivo sugli appalti, cosa confermata dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Cantone, ha chiesto “… quali controlli e quali verifiche condivise la giunta ha attivato sugli affidamenti diretti dei lavori e degli appalti pubblici e quali procedure sono state attivate per azzerare ogni eventuale ipotesi corruttiva”. Intanto, mercoledì, lo stesso Raffaele Cantone ha dichiarato che “Milano torna capitale morale dell’Italia e Roma non ha gli anticorpi” e oggi, giovedì, ancora nuovi arresti per tangenti in Sicilia, dopo gli scandali a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale. Il problema è serio e merita una risposta o una “vivanda o bevanda profumata e di grato sapore; rimedio portentoso contro la sofferenza; conforto, sollievo, consolazione” (rif. Dizionario Treccani): Balsamo.

Il giorno 26 il Pd aresino ha organizzato una serata pubblica sulla Riforma della Scuola ponendo la domanda “Cosa cambia?”. I reali contenuti del testo approvato dal governo illustrati a fondo, pur essendo abbastanza complessi: reclutamento dei docenti, maggiore autonomia degli istituti, maggiori investimenti su personale ed edilizia, didattica che cerca di tenere conto delle nuove competenze indispensabili per orientarsi in una società in rapidissimo cambiamento. Una domanda: i genitori tengono il passo con tutte queste novità? Capiscono l’importanza fondamentale della scuola e il ruolo dei docenti che, spesso, devono assumersi responsabilità che dovrebbero essere della famiglia o del Welfare? Fortunatamente Arese dal punto di vista scolastico è ben messa rispetto a certe realtà del nostro Paese e il nostro sindaco ha mantenuto per se la delega assessoriale alla scuola, con impegno diretto. Eppure sembra che alcuni genitori invece di essere alleati con la scuola nella formazione dei loro figli, siano più interessati a creare alibi, distraendo i ragazzi con altre attività, cosa giusta, ma spesso esagerando, a danno del tempo dedicato allo studio. Come dire: più che ai libri, l’attenzione è alla… Palestra.

Ovviamente le innovazioni della viabilità cittadina ha avuto, sia su queste pagine che sui social, un’attenzione costante. Molti cittadini hanno evidenziato i benefici, molti altri hanno sottolineato i problemi. Come in tutti i dibattiti, ognuno cerca di far valere le proprie ragioni e il rispetto reciproco è fondamentale. Eppure, certi fatti sono così evidenti che il buon senso suggerirebbe al Comune, ai partiti, alle associazioni, di sedersi intorno a un tavolo e trovare qualche soluzione migliorativa finché ciò sia possibile. Senza litigi, offese o sberleffi, si possono individuare punti di intervento per la sicurezza dei cittadini, per la salvaguardia dell’ambiente e per la qualità dei servizi. Leggendo i vari post, i vari commenti e guardando le foto o i filmati, la voce dei cittadini si fa sentire ed è necessario, ne abbiamo scritto negli ultimi numeri, che l’ascolto, la comunicazione, la trasparenza, senza chiusure mentali, ma con apertura di vedute e di analisi, porti a una revisione di alcuni processi, con una riprogettazione leggera, ma condivisa dalle parti. Non riporto un elenco di problematiche che gli aresini hanno evidenziato: è sufficiente rivedere quanto pubblicato nei mesi scorsi, dalle rotonde attraversate diametralmente, all’area di sosta davanti al Centro Sportivo, dagli alberi abbattuti a quelli posizionati. Un solo esempio: nelle ultime settimane di Expo, in alcuni giorni, le code per il parcheggio non hanno coinvolto solo viale Luraghi, ma anche le strade vicine, e la Polizia Locale è intervenuta con grande impegno per risolvere la matassa, anche fino a ore tarde del sabato oppure (Foto 1) del lunedì mattina. Expo sta per finire. Arese Shopping Center sta per arrivare…

 Qui sotto, solo a titolo di esempio, due foto del parcheggio a lato di piazza 11 settembre: la foto 2 con la situazione ante lavori rotonda Matteotti-Sempione, dove gli ingressi da via Matteotti erano due e le auto potevano circolare alla ricerca di un posto e uscire a senso unico, mentre la foto 3, post lavori (si tenga presente che Google non ha ancora foto aggiornate), mostra che l’ingresso è diventato unico, a doppio senso, molto stretto e succede che le auto che entrano nel corridoio 1 per cercare un posto libero, non trovandolo sono costrette a tornare verso l’uscita 2 a marcia indietro per mancanza di spazio per l’inversione. Con sincerità: c’è stato un miglioramento rispetto alla precedente situazione?

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