Spuntano i “Più” e ancora “Meno”…

Pubblicata oggi su QuiArese: 

14 maggio 2015 – C’è chi critica gli Aresini – Osservatori Civici che testimoniano le cose belle o brutte della nostra Città, il Più o Meno di ciò che rende la vivibilità sostenibile o no. Ci sono Cittadini che vogliono contribuire anche con una foto o una lettera a questa Rivista, segnalando cosa c’è da migliorare. Per le Aziende i grandi temi della Qualità dicono che il miglioramento deve essere “continuativo”, si attua passo-passo e i reclami dei Clienti sono utili per portare ad attività efficaci ed efficienti, nonché a risultati economici positivi. Una Città è una grande azienda, i Cittadini sono i suoi Clienti, prodotti e servizi vengono a loro offerti spesso con valori buoni, altre volte con criticità: un buon amministratore/gestore deve trarre profitto dall’evidenza dei punti negativi e trarne spunti di miglioramento per la soddisfazione di tutti, attivando, se necessario, nuove progettazioni delle attività, il loro monitoraggio e i loro benefici, anche economici, per la Comunità.

Dopo anni, questa rubrica che QuiArese volle “continuativa”, ha segnalato vari Più o Meno e ora sono tanti i Cittadini di varie età, professione, storia personale, impegno e provenienza che si adoperano per portare le proprie osservazioni a chi deve risolvere i problemi. E “Più o Meno” potrebbe anche fermarsi qui: la sensibilizzazione è tale che scorre il fiume di richieste, foto, lettere, selfie (ultimamente se ne vedono anche di fantasiosi e simpaticissimi). C’è voglia di “attenzione”, di “trasparenza”, di “promesse fatte e mantenute”. Certamente è una soddisfazione assegnare dei “Più” nel vedere cestini vuoti laddove, fin dal 2011, ne vedevamo di stracolmi (foto A), oppure il rinnovo delle piste ciclopedonali (Foto B) e così via. Sono ancora tante le risposte “non pervenute”, ma aspettiamo fiduciosi.

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo fatto varie segnalazioni: Osservatori e Osservatrici, Nonni o Mamme, Associazioni politiche e non, sono stati accusati di essere fannulloni, inutili e “pensionati”, senza che si conoscesse la vita, gli studi, le esperienze, gli impegni e gli ideali. Certo, dobbiamo assegnare un “Meno” alla poca attenzione che si pone nelle progettazioni e realizzazioni specie per quanto riguarda la sicurezza.

La Foto C mostra come un pezzetto del cortile della Caserma della Benemerita aresina sia stato sacrificato alla nuova rotonda in viale Sempione, mentre non si è fatta una curva attenta alla nuova rotonda per il museo dell’Alfa Romeo, dove abbiamo provato che, volendo attraversare sulle strisce in bici o a piedi, non c’è visibilità: solo sporgendosi molto si riesce a vedere se è in arrivo un’auto o uno dei numerosi camion che passano per quella strada… Forse si è ancora in tempo per migliorare prima del collaudo definitivo, basta “tagliare” un po’ di recinzione e di cortile all’area di capannoni abbandonati. Prevenire è meglio che curare. Più o Meno.

Francesco Gentile       Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese

Il gioco del “Quanto?”: Più o Meno …

Pubblicato oggi su QuiArese:

07 maggio 2015 – Expo, scommessa per l’Italia che spera in un successo e un recupero turistico ed economico. Il Commissario Unico parla di decine di migliaia visitatori già in questi primi giorni, di oltre 10 milioni di biglietti già venduti, di numero di paesi partecipanti da record. Ci sono state critiche sui ritardi, sulle spese cresciute, sugli scandali. All’inaugurazione nei discorsi si è sentito parlare di speranza e vittoria dello stile Italiano. E Arese? Non abbiamo ancora saputo quali sono gli “impegni” e le “attese”. Abbiamo letto di forti dibattiti tra cittadini, lotte tra i partiti, tra associazioni varie e cittadini singoli sulle criticità che avrebbe potuto portare l’evento mondiale, specie per quanto riguarda il traffico, la creazione di infrastrutture e il famoso parcheggio sull’area ex Alfa. Abbiamo osservato, l’altro ieri, proprio questo sito, che ritenevamo critico e abbiamo potuto constatare che la situazione è molto tranquilla: una cinquantina le auto in sosta, una decina di pullman-navette in attesa dell’ora di partenza ma, soprattutto, di passeggeri… (v. foto). In venti minuti, sono entrate nel parcheggio tre auto ed è partita una navetta con due passeggeri. Ci è venuto in mente un insegnamento che università e lavoro ci hanno lasciato per la vita: per sapere come vanno certi fenomeni, conoscendo la causa e aspettando l’effetto, occorre fare il “monitoraggio di indicatori” che, sulla base di “numeri” e non di “chiacchiere”, rendano evidenti, anche con il tracciamento di grafici, i vantaggi e gli svantaggi, i miglioramenti e le criticità, i Più e Meno… Allora, una domanda spontanea: gli Amministratori aresini hanno individuato indicatori da tenere sotto controllo per fare, al termine della manifestazione, tutte le considerazioni su cosa Expo si è presa, ha portato e ci lascerà in eredità? Alcune domande che ci siamo posti nelle scorse settimane, in verità, hanno avuto risposta, ad esempio l’aumento del numero di corse della linea bus 561 che porta a Milano Rho Fiera-Expo e, quindi, speriamo che altre risposte arrivino.

Per far capire ai non esperti di gestione attività, di qualità e sostenibilità ambientale, facciamo alcuni esempi di possibili indicatori che ci vengono in mente, usando, dopo il gioco del Perché? di qualche settimana fa, quello del “Quanto?”:

1. Quanto è il ritardo sui tempi di realizzazione di nuove infrastrutture legate all’Expo sul nostro territorio? Quanto è il dato dell’obiettivo temporale per la chiusura definitiva di tutti i progetti?

2. Quanto è il numero di interventi di manutenzione stradale o sul verde o sugli impianti di illuminazione o su attrattive turistiche che venivano fatti in vista di Expo, durante e quanti restano da fare alla fine?

3. Quanto è stato l’indice di gradimento del nuovo ingresso in autostrada e dell’uscita? Le navette Expo-Arese Parking invece dei 20 minuti previsti via autostrada, avrebbero impiegato quanto tempo in meno se fossero uscite dietro la stazione di servizio e avviate direttamente verso l’ex Alfa?

4. Quanto era il numero di passeggeri della 561 prima di Expo e quanti ne hanno usufruito durante la manifestazione? Quanto deve essere l’incremento o il decremento di corse alla fine della manifestazione?

5. Quanto era il tempo di percorrenza della 561 prima e durante l’Expo? Quanto è necessario intervenire su percorso e orari nel dopo Expo, quando la linea servirà esclusivamente per il pendolarismo con Milano?

6. Quanto era il numero di auto che transitava per le vie principali di Arese prima di Expo e quanto è nel corso dei sei mesi? Quanto sarà il traffico “ereditato” alla fine della manifestazione?

7. Quanto vale l’indicatore di emissioni di polveri sottili in centro prima, durante e dopo Expo?

8. Quanto è l’indice di incidenti prima, durante e dopo l’evento?

9. Quanto è il numero di multe, suddivise per motivazione, prima, durante e dopo l’Expo?

10. Quante auto di aresini usufruiscono del parcheggio di via Risorgimento a Rho Fiera prima e dopo Expo con l’introduzione dell’ingresso a pagamento?

11. Quanto è l’incremento economico che ha ottenuto una struttura commerciale, ricettiva o di ristoro sul nostro territorio tra inizio e fine evento?

12. Quanto valgono le entrate del Comune legate strettamente ad attività, lavori e strutture messe a disposizione per Expo?

13. Quanto è il numero di iniziative della Pro Loco di Arese nei mesi precedenti e durante l’evento? E quanta partecipazione hanno avuto? Quante di esse saranno mantenute dopo Expo?

14. Quanto è stata la partecipazione di aresini alle manifestazioni sul nostro territorio e il loro interesse affinché si ripetano dopo l’evento?

15. Quanto era il livello di conoscenza dei genitori, dei nostri bambini e studenti sul tema dell’alimentazione, sulla limitazione degli sprechi, sull’importanza di alimentazione corretta e quanto sarà a fine Expo?

16. Quanto è stato il contributo economico alle scuole per organizzare eventi, sperimentazioni e spettacoli sul tema dell’Expo e quanto si potrà, in termini di disponibilità, riservare per continuare sull’importante coinvolgimento su temi analoghi in futuro?

17. Quanto è migliorato lo “stato o sensazione di benessere” degli aresini per aver ospitato, vicino al proprio territorio, una così importante manifestazione e quanto hanno effettivamente ottenuto come miglioramenti?

18. Quanto è il grado di soddisfazione dei cittadini, prima, durante e dopo, nei confronti dell’impegno, l’organizzazione di eventi, di coinvolgimento e di realizzazioni fatte per Expo?

L’elenco è, ovviamente, scritto in maniera spontanea e molti altri indicatori potrebbero essere presi in considerazione, anche più significativi di questi. È importante, invece, il principio che vorremmo fare capire: un’attività, un processo, si può dire “gestito” se i numeri, con i loro segni Più o Meno, vengono letti, interpretati e capiti per stabilire se necessitano interventi di revisione o di miglioramento. L’esperienza che negli anni abbiamo avuto attraverso questa rubrica su QuiArese, ci fa capire che rispetto ad un grande numero di segnalazioni sono arrivate pochissime risposte da parte dei vari Responsabili e il silenzio non è un indicatore di qualità. Ci soddisfa la sensibilizzazione di molti aresini (occupati o meno, studenti o pensionati, automobilisti, ciclisti o podisti, più educati o meno, impegnati o indignati…): come leggiamo sui vari social forum cittadini, sono diventati essi stessi “Osservatori del Più e Meno” e con rabbia o col sorriso, con foto di denuncia o selfie buffi e divertenti, hanno un fine comune: la vivibilità della nostra amata Città.

Francesco Gentile
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese

Qualcuno ci ha pensato? Più o Meno…

Pubblicato su QuiArese del 23 aprile 2015:

23 aprile 2015 – Ci avviamo verso la Giornata della Liberazione con lo spirito di chi ha sempre creduto nella democrazia e nei diritti e doveri: una Festa che deve essere celebrata non solo nel ricordo storico ma anche guardando al futuro. Una premessa, questa, che sembra lontana dal tema che affronteremo, ma forse, in qualche modo è collegata, perché la gestione dei Servizi e della Cosa Pubblica nonché il rapporto Amministrazioni-Cittadini fa parte di quegli obiettivi per cui hanno combattuto e in cui hanno creduto i nostri padri e nonni. Guardiamo alla nostra Città. Un esempio. Da tempo si sente, da parte degli Aresini, l’esigenza di conoscere cosa ci rimarrà alla fine della manifestazione universale. Le risposte ricevute sono minime: è stata organizzata una serata in cui sono state illustrate in grandi linee le infrastrutture. Ma il futuro è anche nei servizi, nel lavoro: qualcuno ci ha pensato?

Ormai l’Expo è vicina al giorno dell’inaugurazione. I lavori procedono freneticamente e, purtroppo, già si sa che non tutto sarà pronto. Anche ad Arese si può vedere come la corsa sia estenuante per il Centro Commerciale e per la Manifestazione, si intrecciano percorsi e rotonde, si asfaltano strade, si creano ingressi e uscite da un labirinto da Luna Park, e proprio amanti di Gardaland e di Mirabilandia devono essere i progettisti che obbligheranno gli autisti a zig-zag e capogiri per curve e strettoie a sorpresa. Superdotati di riflessi pronti, freneranno o meno nei passaggi improvvisi da due a una corsia in una sorta di autoscontro. Autisti di Tir dal fisico di Supereroi daranno vita con i loro super muscoli a sterzate forzose per evitare bordi di marciapiedi e auto filtranti…  A volte sarebbe stato sufficiente per migliorare le cose, disegnare diversamente una aiuola, il bordo di un marciapiede: qualcuno ci ha pensato?

Ma Expo cosa effettivamente sta regalando ad Arese per il futuro? Quasi un anno fa avevamo riportato, su QuiArese, gli appunti da un Convegno sui progetti per il dopo-Expo nel sito dove ora ci sono i padiglioni che tra sei mesi circa spariranno. Ma ad Arese quali progetti sono previsti e/o approvati? Il tempo corre e non vorremmo ritrovarci un deserto d’asfalto come per anni lo è stato il parcheggio, più piccolo, di fronte alla palazzina degli uffici ex Alfa e solo ora “utilizzato”. A proposito, per parcheggiare l’auto e prendere la navetta gratuita che via autostrada in 20 minuti (da sito Expo) porta alla sede della manifestazione, occorrerà prenotare il posto in anticipo, comunicando la targa. Non sappiamo ancora, ma sembra di no, se noi aresini avremo diritto ad un ticket ridotto per l’ingresso alla mostra oppure a qualche “bonus” parcheggio o a posti riservati: qualcuno ci ha pensato?

Ultimo capitolo: mezzi di trasporto per Rho-Fiera. Qualcuno ha pensato di emettere orari speciali per il periodo della manifestazione? Corse più frequenti? Corse in “sintonia” con la chiusura degli eventi, concerti, spettacoli che saranno organizzati nel sito Expo? Si è certi che le ultime corse, se coincideranno con la fine degli eventi, conterranno tutti i possibili viaggiatori? A proposito: ma è stato preventivato il numero di aresini che ricorreranno ai mezzi di trasporto?

1) Diamo uno sguardo agli orari della Linea 561 da Rho-Fiera ad Arese: da lunedì a sabato dalle 21,35 e ogni ora e cinque minuti, c’è una corsa, fino alle 0,55. Ma la domenica e festivi, l’ultima corsa è alle 18,10…
2) Volendo pensare di sfruttare la Linea 560 Milano Qt8 – Arese prendendo il bus all’uscita di Roserio, l’ ultima partenza da Qt8 nei feriali è alle 20,55, il sabato alle 20,30 e nei festivi alle 19,20.
3) Una scappatoia potrebbe essere sulla Linea Z110  Saronno (Fnm)-Caronno P.-Garbagnate (Fnm)-Arese-Rho Fiera (Fs-M1), ma da Rho Fiera verso Arese l’ultimo bus è alle 19,05 e nei festivi non ci sono corse.
4) Ma le speranze non finiscono: ci sarebbe la Linea Z120, Rho (Fs)-Lainate (dir. Arese istituti)-Garbagnate (Fnm e Ospedale). Si potrebbe andare in treno da Rho Fiera a Rho Fs e da qui il bus e scendere in via Matteotti o via Moro, ma l’ultima corsa è alle 18,50 e nei festivi nessuna corsa…
5) Allora spunta la Linea Z121 Rhi (Fs)-Arese-Bollate (Fnm) (dir. Rho Fiera Fs-M1), ma anche qui nessuna buona nuova: ultima corsa alle 18,05 nei feriali e nessuna corsa nei festivi…

In tutto ciò, i lavori per il parcheggio ultracapiente sulla vecchia sede dell’Alfa Romeo, quasi tutta rasa al suolo, stanno battendo record “giapponesi” e il nuovo panorama aresino è quello della foto. Guardando, il pensiero corre alla nota canzone: “Questa è la storia di uno di noi, anche lui ha scelto la vita in Arese, in una casa fuori città, gente tranquilla, che lavorava. Là dove c’era l’Alfa ora c’è… un’asfaltata e quella fabbrica in mezzo al verde, ormai dove sta? Passando accanto agli ultimi orti si sente il verso di un gallo che, forse per la tristezza, viene emesso strozzato: “Chicch… ìììììììì…” Qualcuno, Più o Meno, ci ha pensato?

Francesco Gentile
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese