Trasporti: un servizio enigmistico. Più o Meno …

Pubblicato oggi su QuiArese:

18 marzo 2017 – Torniamo a parlare di trasporti pubblici in Arese: abbiamo spesso scritto di mancanza di pensiline in molte fermate, alcune prevedono l’attesa stando fermi a bordo strada o su un prato e quando piove o nevica c’è da divertirsi. In questi giorni abbiamo letto avvisi alle paline delle fermate che dal 20 marzo alcune fermate verranno soppresse e spostate e questo fatto ci ha fatto riflettere su alcuni punti.
Arese è una città con oltre 19mila abitanti che hanno necessità di muoversi sia verso la Metropoli, sia verso altre località lombarde e non, ma anche muoversi all’interno del territorio urbano. Si pensi, per esempio, alle persone anziane, a quelle momentaneamente infortunate e a coloro che non dispongono di un’auto che vogliano recarsi dalle zone periferiche al Palazzo del Comune, in centro, oppure alla nuova Biblioteca, luogo di aggregazione culturale, ma anche pluridisciplinare: non ci sono linee di bus che passano e abbiano fermate vicine a questi siti.
Si pensa sempre che tutti hanno un’auto, specie nella città che è tra le prime dieci in Italia per reddito pro-capite, fonte Sole 24 Ore, ma ci sono realtà diversificate e non tutti mangiano il mezzo pollo perché, come si dice per le statistiche, c’è chi ne mangia uno intero e chi niente… E’ stata istituita la navetta per il Centro Commerciale ma si è persa l’occasione per renderla fruibile per spostarsi da una parte all’altra di Arese con fermate presso le altre zone commerciali di Arese (abbiamo letto di voglia di riqualificare il Giada, le Mimose, il viale Einaudi…) oppure Uffici Pubblici (un vecchietto che deve andare in Comune ha bus con fermate in viale Sempione o via Leopardi o viale Einaudi con aggiunta di percorso a piedi.
Si è pensato a chi va in bici creando piste a bordo strada con percorrenza oraria media quasi pari a zero (a fronte di un uso frequente di vecchie piste e marciapiedi, ritenuti più sicuri), ma non si pensa a chi, non avendo doti atletiche, deve recarsi a piedi al nuovo Centro Civico che ha fermate bus più vicine in via Matteotti oppure in viale Resegone: vediamo con piacere tanti studenti usufruire dei nuovi locali, ma anche tanti anziani cui, tenne a precisare la nostra sindaco all’inaugurazione, si vuole prestare attenzione e iniziative. Ma ci si deve anche agevolmente arrivare.
Spesso, girando per la città, capita di vedere passare due, a volte anche tre, bus alla stessa ora per la stessa fermata: un primo veloce esame degli orari ha permesso di notare che i passaggi sono effettivamente previsti a distanza di minuti, ma può capitare che o per anticipo o ritardo di un bus, la contemporaneità si verifica: sarebbe interessante rivedere con più attenzione i passaggi perché succede anche che per le stesse fermate per lungo tempo, non passi neanche un pullman. Un aggiustamento permetterebbe di usufruire dei mezzi per spostarsi più facilmente da una parte all’altra di Arese.
È anche divertente prendere una mappa di Arese e giocare a disegnare i percorsi delle varie linee che attraversano l’area urbana leggendo il riquadro delle fermate riportato sotto gli orari del sito di Airpullman: ci abbiamo provato ma poi nascono dubbi tali che ci bloccano ed è come se a un certo punto i bus spariscono per poi ricomparire in un’altra parte e nasce una confusione nel distinguere tra l’andata e il ritorno. È un gioco dell’Oca: se si vuole andare da un punto all’altro di Arese a quale fermata bisogna recarsi? E le direzioni come sono individuabili? Il trucco sta nel fatto che i riquadri sopra citati sia per gli orari di andata che per quelli di ritorno sono gli stessi e da qui nasce una grande confusione per il cittadino non avvezzo agli enigmi.
Nella foto, un tentativo di gioco per la Linea 561 da via Vismara a Rho-Fiera: leggendo sul sito il riquadro nell’orario delle fermate in alto a sinistra e poi il riquadro delle fermate in basso, riuscite a capire, oltre il percorso disegnato in rosso sulla foto e lasciato in sospeso, come si passa per via dei Platani per arrivare dove il percorso riprende in via Aldo Moro? Ci si può arrivare dopo tentativi, ma chi deve consultare gli orari per recarsi velocemente a prendere un treno o andare a lavoro può perdere tempo per capire il percorso e le fermate? Studiare anche i percorsi delle altre linee: c’è da svagarsi, Più o Meno…
Rubrica a cura di Francesco Gentile                                          © riproduzione riservata
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Grosso, grasso Carnevale aresino. Più o Meno…

Pubblicato il 4 marzo su QuiArese:

 04 marzo 2017 – I carri allegorici si dirigono dal Centro storico di Arese a Il Centro di Arese e girano e girano intorno alle rotonde facendo girotondi allegri e i bambini festanti raccolgono caramelle che piovono dall’Ipernuvola che accompagna bonaria il corteo, passando sui cortili del bel Borgo di Valera che è entrato a far parte dei Luoghi del Cuore del “FAI da TE” e ha ricevuto la Bandiera Arancio dei Borghi caratteristici d’Italia del Touring Club dei Girotondi.

La banda musicale con majorettes infreddolite suona per scaldare il pubblico sotto il megagalattico soffitto della Pista da Sci indoor e sciatori in costume di Carnevale vanno su e giù per le piste a velocità incredibili. Se ne trovano anche sulle piste ciclopedonali, forse proiettati attraverso le enormi vetrate del complesso che ha oscurato Dubai e le sue piccole costruzioni.

Il megastore” Ike-a” raccoglie migliaia di visitatori in maschera che portano via di tutto, ansiosi di montare, con l’aiuto di foglietti d’istruzione, piccoli costumi in legno a tre scelte in bianco – nero – frassino o enormi Arlecchini, Pulcinella, Colombine, Rondinelle, Pantaloni e Giandujotti…

Strade, infrastrutture e svincoli autostradali fluiscono comunque tranquillamente, attorno a rotonde che sono arricchite con monumenti d’arte contemporanea. La centralina per misurare l’inquinamento ambientale è un ricordo e auto elettriche circolano sul territorio cittadino usando anche le numerose ex piste ex rossicce che mai furono utilizzate da timorosi ciclisti.

Il Centro Civico distribuisce coriandoli e mascherine, in prestito: dopo trenta giorni arriverà a casa una mail per comunicare l’esclusione dal Carnevale dell’anno seguente. Intanto dal Caffè Letterato, che ha assunto l’insegna “Osteria di Meneghino e Cecca”, arrivano profumi di sugo al ragù per lasagne imbottite e fritto di tortelli, mentre le chiacchiere, in quantità enormi, arrivano direttamente dalle mense parlamentari e consigli regionali o Comunali che hanno vinto il bando sulle mense scolastiche che fanno solo pasti sotto rigido controllo dietetico. Le migliaia di pizzerie in zona regalano pizze enormi di tutti i gusti e coppe di kebab che attirano grandi e piccini.

I Centri commerciali le Mimose e Giada sono visitati da turisti amanti dei resti archeologici che furono lasciati dall’arrivo massiccio dei nuovi Ipersupermega Centri: nei giorni di giovedì e sabato grasso l’ingresso è gratuito e vengono distribuiti depliant illustrativi dei tempi d’oro dei negozi a dettaglio e artigiani che hanno fatto storia per tanti anni sotto il Credo della comunicazione Cliente-Venditore. Meno male che la fontana del Giada è stata ristrutturata e funziona con grandi getti colorati e danzanti.

A Carnevale è ammesso esagerare in tutto: le porte della Biblioteca sono più pesanti del solito, i volumi hanno più pagine, impossibili da leggere in un mese, i tavoli e le sedie sono messi a castello e il parcheggio del mercato è diventato un multipiano sotterraneo a zero impatto ecologico, nonostante ad Arese arrivi la metropolitana direttamente da Milano con fermate da Rho Fiera – Discarica per agevolare la raccolta differenziata – Cimitero principale per la sosta dei ladri dei ricordi sui loculi –  Centro storico per ammirare i negozi chiusi da anni – Piazza 11 settembre per aspirare gli olezzi benefici provenienti dai tombini – Centro Civico per una boccata culturale e sosta a base di cappuccini e brioche – Cimitero di Valera per un attimo di pace – Borgo di Valera per conoscere la storia agricola aresina – Museo Alfa per commemorare i tempi gloriosi e la fine a mano FIAT – Centro Commerciale e annessi  per togliersi sfizi e vizi – Piste da sci al caldo – Casello di Lainate dove prendere un’auto per tornare a casa.

Il Corteo di Carnevale aresino avanza allegramente e sono presenti Carri molto più grandi di quelli di Viareggio, Cento e Putignano con pupazzi che rappresentano personaggi politici locali e nazionali che si muovono a ritmi dell’inno d’Expo 2015. Ci sono anche riferimenti a scandali e problemi dell’Italia che fu oppure strutture fantasiose su Arese Città dei Motori, Arese Città Giardino, Arese Città dei Bambini… C’è un carro dedicato agli “Inutili pensionati e ai giovani rampanti” che si divertono a tirarsi contro arance marce e fiale puzzolenti che tornano indietro a effetto boomerang. Il carro più simpatico è quello dei “Selfie” dove grandi imitazioni di graziose aresine fanno satira verso le questioni cittadine. Manca un carro con l’Arese Città degli Incivili come quelli che lasciano rifiuti per strada o ricordini degli amici a quattro zampe oppure non rispettano regole civili o addirittura le leggi, ad esempio lasciando auto in sosta in modo casuale, ma questo problema ad Arese non c’è più da anni.

A Carnevale il divertimento è al massimo e si viaggia per il mondo… e quando finisce la festa, gli aresini possono sempre rifugiarsi sull’Area ex Alfa nel lavoro offerto dalle Aziende High Tech, Smart, More o Less e, nel tempo libero, ricorrere agli svaghi nati sempre sull’Area ex-Alfa: Aresyworld, Jurassik Groan Park, il parco con megapiscine e scivoli della Water’s House.

Ma adesso siamo a Carnevale e, diciamolo: si vive proprio felici, abbuffati e senza preoccupazioni. Una vera pacchia, questo Carnevale del 2074! Più o Meno.

Rubrica a cura di Francesco Gentile                                         © riproduzione riservata 

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Arese tende la mano. Più o Meno…

Pubblicato su QuiArese:
25 febbraio 2017 – Luce blu lampeggiante, acuti di una sirena, un’auto che corre verso la salvezza: quante volte in un giorno sentiamo passare le ambulanze della “Misericordia”. Cerimonie, feste, eventi particolari, operazioni di soccorso: quante penne nere o berretti con la fiamma  incontriamo e ci confortano l’Associazione Alpini e quella dei Carabinieri. E i Partigiani che ci ricordano chi ha combattuto e anche perso la vita per la riconquista della Libertà, affermando, anno dopo anno, i valori della democrazia.I Volontari che aiutano gli anziani, che assistono i disabili e i deboli, i Pensionati che impegnano il loro tempo libero nel decoro e salvaguardia della Città, persone che donano sangue, organi. Impegni nelle attività musicali, teatrali, culturali, sportive. Fare un elenco potrebbe portare chi scrive a dimenticarne qualcuna, ma le Associazioni in Arese sono tante a confermare che Arese è anche Città sociale, culturale, umanitaria che unisce persone di categorie diverse, di Armi diverse, di aiuto e protezione di persone, animali, ambiente. Per i lettori che fossero interessati, sul sito del Comune è inserito un Albo che comprende 133 Associazioni, alcune con sede in Città vicine (Bollate, Garbagnate Milanese, Rho, Legnano…), la maggior parte sono di volontariato, tante altre sembrano avere una natura giuridica di tipo privatistico ovvero fornitura di servizi a pagamento, ma nella lista ciò non viene evidenziato.
L’elenco è aggiornato al 12 luglio 2010 e sarebbe interessante sapere se tutte le sigle indicate sono ancora presenti sul territorio e se altre si sono aggiunte, come sarebbe importante sapere se le attività possono essere svolte in Città con pochi ostacoli (anche burocratici), se arrivano aiuti economici sotto forma di erogazioni pubbliche o beneficenza, per capire quanto gli aresini sono sensibili e coinvolti. Molti concittadini scelgono di fare donazioni in incognito, altri scelgono l’impegno sul campo.
Tante iniziative che vengono svolte pubblicamente, ad esempio la raccolta di aiuti per i terremotati oppure quella alimentare o di vestiario, hanno buona partecipazione. Lo stesso Comune organizza eventi d’aiuto: per esempio, in questi giorni, fino al 5 marzo, si potrà acquistare il “kit amatriciana” per aiutare i Comuni colpiti dal sisma oppure la raccolta fondi per il progetto “Villaggio Arese” che sorgerà nel Comune di Montereale (AQ): informazioni sulla pagina Facebook “Comune di Arese”.
Anche se due associazioni aresine, Maisha Marefu e i Barabba’s Clown, sono state premiate nei giorni scorsi al Teatro dell’Arte di Milano durante la cerimonia del Panettone d’Oro 2017 e chi lavora volontariamente non ama la pubblicità, notiamo che non sempre i media o i social ne parlano, non sempre si conoscono certe realtà importanti, non sempre tanto impegno riceve dovuti riconoscimenti o, almeno, ringraziamenti. Lo facciamo qui, nel nostro piccolo: grazie a tutte le Associazioni di Volontari aresini. Arese in questo campo è “viva”. Restano altre criticità e dibattiti, ma di questo ne parlano altri, in altre sedi e altri livelli. Più o Meno.
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