Stamattina è passato per Arese l’uragano Giro d’Italia. Attesa sotto un sole cocente e poi il corteo di auto della Stradale, auto delle varie squadre, sirene a tutto spiano e clacson a birra. In 43 secondi netti, sono passati i corridori, non ho avuto il tempo di riconoscere qualcuno, né ho intravisto la maglia rosa … Una delusione? Un sacrificio inutile? No: il Giro d’Italia ha qualcosa di misterioso che attrae e regala emozioni e tanti ricordi.E poi, la fortuna di pensare: anche quest’anno ho seguito, o in TV o dal vivo, il Giro, alla 99^ Edizione e al 66 anno della mia vita … Il Giro si fa una volta all’anno, come il capitone fritto a Natale, la lasagna a Carnevale, la zuppa forte il Giovedì Santo, il casatiello a Pasqua… e ogni anno in cui si gusta, è un anno in più di momenti gustosi … Tornata la tranquillità per le strade cittadine, mi sono regalato il Giro del Laghetto Morganda: momenti di relax mentre i corridori dovevano percorrere ancora 225 km circa …