Le Giornate del FAI di Primavera quest’anno hanno avuto un imprimatur divino: tempo bellissimo, cielo azzurro, colori favolosi, luoghi d’arte splendenti … Tutto è stato messo in risalto e anche le persone hanno subito il fascino della quiete, dalla natura e dell’arte, accettando con calma le code, il caldo, ogni piccolo sacrificio. Un grazie ai proprietari di molti beni privati che hanno aperto, con grande disponibilità anche in prima persona negli accompagnamenti, le porte delle loro case, senza interesse materiale ma con lo scopo di rendere partecipi gli altri di ciò che hanno avuto la fortuna di possedere. Secondo me, un successone! Una ricchezza di cui il FAI deve far tesoro sono le giovani guide, i bambini, che ci hanno accolto con entusiasmo, sapendo e credendo molto in ciò che facevano regalando anche qualche piccolo lapsus, qualche errore mai grave nel linguaggio e molti sorrisi di incoraggiamento. Abbiamo anche conosciuto qualche piccolo “Alberto Angela”, preparatissimo e grande nel gesticolare le mani: un esperto di comunicazione attrattiva. In loro la speranza di noi iscritti quasi ventennali per la sostenibilità dell’arte e dell’ambiente del nostro meraviglioso Paese che il FAI ci fa scoprire nel corso degli anni, aprendo cassetti dei segreti …
Nota: ho preferito non indicare i vari siti per non creare classifiche. Sono tutti belli.
Ovviamente non ho pubblicato le numerose foto – ricordo che ho scattato …
All’Orangerie della Villa Reale di Monza fino al 28 aprile (Info su “Tempo libero & prezioso” su questo blog). Una mostra con 140 opere dell’artista che coinvolge, con varie motivazioni, adulti e … bambini: ho sentito un bambino che diceva “Bello, bello” e mi sarebbe piaciuto chiedergli il perché … visto che non poteva riconoscere i vari personaggi e la realtà storica, oggetti delle performance di Andy. Qui sotto, alcuni esempi:
La mostra che abbiamo visitato presso una location per noi strana e innovativa: lo Studio Medico Boscovich a Milano, in piena attività (pensavamo fosse una Casa-Museo come tante a Milano) non nuovo a iniziative artistiche benefiche, è “un viaggio culturale e gastronomico tra i capolavori della pittura dal Quattrocento a oggi. Un curioso e intrigante sposalizio tra opere d’arte e cucina che offre ai visitatori ricette ispirate alle immagini esposte, selezionate attraverso una cronologia storica che intende mostrare il cambiamento in termini non solo stilistici ma anche (e soprattutto) culinari”. I quadri hanno stimolato la creazione di ricette ad essi abbinate, ad esempio “Still Life with Shellfish” di Matisse ha fatto nascere una tartare di gamberi e capesante con pepe rosa.
Lo Studio Medico crede fermamente che “l’Arte ha un ruolo importante nella cura della Salute”. L’Arte, spezzando il tempo, incita l’uomo a osservare, riflettere e contemplare e produce benessere, salute e migliora la qualità della vita …
Qui sotto, alcune foto che mostrano alcune delle opere esposte; per le ricette ritengo si possano richiedere allo Studio Medico.