Imprenditori che se ne vanno …

Sei di Arese se … hai trascorso tante ore nel Supermercato “sotto casa”, dove hai fatto la spesa scoprendo il carrello prima, poi le casse a registratore e via via a lettore ottico, le file per la lettura dei prezzi fino al fai da te alle casse automatiche con la lotteria della “rilettura” e, proprio negli ultimi giorni, con la “rilettura parziale”. Hai visto crescere le dimensioni dei negozi, aggiungere posti auto e l’utilissimo parcheggio coperto. Hai conosciuto dipendenti sorridenti o preoccupati, pazienti o stanchi, quasi tutti professionali: alcuni sono cresciuti con noi, hanno formato famiglia, ci hanno fatto qualche rapida confidenza o un fulmineo sfogo di stanchezza . Hai gustato prodotti locali, poi nazionali e ora internazionali, nel bene e nel male della “qualità” della globalizzazione. Hai conosciuto frutta esotica, piatti asiatici, ma anche limoni, arance, uva, pesci e carni che, a volte senza profumi o sapori mediterranei, hanno fatto parte della nostra tavola. Certamente una rivoluzione nel mondo della vendita e nelle abitudini di ognuno di noi: l'”americano” Caprotti fin dal 1957 ci ha attratti, al di là delle tessere di fedeltà, dell’auto-scelta dello sconto e del regalo mensile della rivista con tante ricette. Ci ha dato la possibilità di tornare dal lavoro e farci trovare, in un unico luogo, il giusto e il superfluo dei nostri desideri. Si può giudicare nel bene e nel male, ma, a 91 anni, è andato via per sempre un grande imprenditore che ha dato lavoro, ad oggi, a 22mila dipendenti. Nel commercio nulla viene regalato, ovvio, e ognuno di noi ha dato il contributo settimanale alla crescita e all’apertura di altre sedi: è stata una scelta, forse anche forzata, ma che ci ha coinvolti in una frequente “Caccia al tesoro tra gli scaffali” con in mano la “mappa” della spesa. Per una Città come Arese, distribuita sul territorio, l’Esselunga è anche un punto di incontri “volanti” con vicini, amici, vecchi compagni di scuola o di lavoro: una “Piazza al coperto” … fermamente creata e seguita in Italia da questo “cocciuto”, già socio di Rockefeller. Ora dobbiamo aspettare soltanto che i successori dimostrino la stessa grinta.