54 anni … un lungo fidanzamento …

54 anni da quel giorno sul lungomare, dalla mia domanda e dal tuo SI … 54 anni di me e di te. Ma chi me lo fece fare? Immaginare che dopo tanti anni facciamo le stesse discussioni, ci rinfacciamo gli stessi errori, combattiamo gli stessi fantasmi. Non sapevo che, ancora oggi, ti devo spiegare che la retromarcia non si mette mentre l’auto va avanti, i piatti non si sistemano a “piramide capovolta”, che le cose non si rompono da sole, che la sinistra e la destra non le distingui, che un documento non si legge saltando le righe o un libro saltando le pagine, che quando si chiede qualcosa bisogna porre una frase completa di soggetto verbo, oggetto e che esistono parole come chi, cosa, dove … oltre a “quale”, unica usata dai concorrenti di Reazione a catena, che le cose vanno riposte negli armadi secondo logica e non ficcandole dove si trova un buco e i cambianti di cassetti vanno resi noti … e tante cose ancora. Già, anche io ho tanti difetti, dopo 54 anni, potrei averti stancata. Abbiamo avuti momenti felici, gioie infinite, una bella famiglia e anche ostacoli enormi, grandi sofferenze. Ora che non dovremmo avere problemi perché, dicono gli altri, dovremmo “goderci la pensione”, di problemi ne abbiamo tanti e tanti sogni e tante speranze, che non si realizzano, che sono fermi in un tunnel che sembra senza fine, mentre i nostri futuri si accorciano . Ora che cominciamo a dimenticare nomi e cose, ci diamo una mano per andare avanti ancora noi due, ancora insieme, non chiedendo ma cercando di risolvere come sempre in due. E allora io dico, anzi grido:

“Ti voglio ancora tanto bene!” 

Una giornata particolare.

Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno dato gli AUGURI per il 45° anniversario di matrimonio e anche tutti coloro che non conoscendo la data e la nostra storia si sono uniti. In tempi incerti di vita sociale, morale, civile, religiosa … fa piacere ricevere parole che motivano e incitano a rimanere uniti “nella gioia e nel dolore” come ho scritto e come avevo pronunciato in chiesa 45 anni fa stringendo le mani di lei dagli occhi lucidi.

Anniversario: un evento che si ripete ogni anno ma con uno sguardo al futuro, pensando ai tanti giorni passati e ai pochi che restano, perché la vita è così, una giostra di montagne russe, con momenti alti e bassi, che gira e gira, ma poi si ferma. Il futuro, quindi, sempre più basato sulla speranza di altri giorni insieme, di sguardi per capirsi senza parole, di sorrisi rubati ad eventi più o meno forti, leggeri, pesanti, piacevoli, dolenti. a una carezza meno ardente di una volta ma carica d’affetto, con gli occhi che cercano negli occhi un aiuto e un’intesa per andare avanti, per sperare qualche novità ancora che ci renda felici, certo non come bambini ma come chi riceve qualcosa dalla vita conoscendone il valore: un arcobaleno dopo la tempesta, gli ultimi fiori prima dell’autunno, un raggio di sole prima del tramonto …

Oggi mi chiedono come abbiamo festeggiato ieri e rispondo: “Bene. Ci siamo dati il buongiorno sotto l’orologio che segna le 12 e con la scritta “Ancora Noi…”. Abbiamo scoperto sul web di esserci sposati di lunedì e, facendo un altro controllo, anche il matrimonio civile lo celebrammo il lunedì …  Non ricordiamo il perché: varie ipotesi valide o fantasiose. Poi prima colazione con la pilloletta per la pressione, quella per il diabete, per il colesterolo. L’ibuprofene per i dolori e lo sciroppo per la tosse … Una volta esistevano le telefonate, ma oggi ci sono i social e quindi abbiamo dedicato momenti a leggere le congratulazioni dei nostri ragazzi, dii amici più o meno conosciuti, a guardare emoticon, bigliettini copia e incolla. Ci siamo regalati l’uscita: lei a fisioterapia, io dal dentista. Siamo andati a cena in cucina, inutile sporcare la sala per due persone, e abbiamo gustato pastina con spinaci e pezzetto di mozzarella. Abbiamo brindato, quello si, con acqua frizzante, leggermente frizzante. L’anteprima serata TV trascorsa a sentire bla bla bla dei TG e talk show, uno qualsiasi, tanto sono tutti uguali e poi nella prima serata, quasi nottata: lei a rivedere per la centesima volta episodi di NCIS, CSI o similari, io a russare fino a oltre mezzanotte, quando l’anniversario era passato già da un giorno. Grazie a tutti!