Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno dato gli AUGURI per il 45° anniversario di matrimonio e anche tutti coloro che non conoscendo la data e la nostra storia si sono uniti. In tempi incerti di vita sociale, morale, civile, religiosa … fa piacere ricevere parole che motivano e incitano a rimanere uniti “nella gioia e nel dolore” come ho scritto e come avevo pronunciato in chiesa 45 anni fa stringendo le mani di lei dagli occhi lucidi.
Anniversario: un evento che si ripete ogni anno ma con uno sguardo al futuro, pensando ai tanti giorni passati e ai pochi che restano, perché la vita è così, una giostra di montagne russe, con momenti alti e bassi, che gira e gira, ma poi si ferma. Il futuro, quindi, sempre più basato sulla speranza di altri giorni insieme, di sguardi per capirsi senza parole, di sorrisi rubati ad eventi più o meno forti, leggeri, pesanti, piacevoli, dolenti. a una carezza meno ardente di una volta ma carica d’affetto, con gli occhi che cercano negli occhi un aiuto e un’intesa per andare avanti, per sperare qualche novità ancora che ci renda felici, certo non come bambini ma come chi riceve qualcosa dalla vita conoscendone il valore: un arcobaleno dopo la tempesta, gli ultimi fiori prima dell’autunno, un raggio di sole prima del tramonto …
Oggi mi chiedono come abbiamo festeggiato ieri e rispondo: “Bene. Ci siamo dati il buongiorno sotto l’orologio che segna le 12 e con la scritta “Ancora Noi…”. Abbiamo scoperto sul web di esserci sposati di lunedì e, facendo un altro controllo, anche il matrimonio civile lo celebrammo il lunedì … Non ricordiamo il perché: varie ipotesi valide o fantasiose. Poi prima colazione con la pilloletta per la pressione, quella per il diabete, per il colesterolo. L’ibuprofene per i dolori e lo sciroppo per la tosse … Una volta esistevano le telefonate, ma oggi ci sono i social e quindi abbiamo dedicato momenti a leggere le congratulazioni dei nostri ragazzi, dii amici più o meno conosciuti, a guardare emoticon, bigliettini copia e incolla. Ci siamo regalati l’uscita: lei a fisioterapia, io dal dentista. Siamo andati a cena in cucina, inutile sporcare la sala per due persone, e abbiamo gustato pastina con spinaci e pezzetto di mozzarella. Abbiamo brindato, quello si, con acqua frizzante, leggermente frizzante. L’anteprima serata TV trascorsa a sentire bla bla bla dei TG e talk show, uno qualsiasi, tanto sono tutti uguali e poi nella prima serata, quasi nottata: lei a rivedere per la centesima volta episodi di NCIS, CSI o similari, io a russare fino a oltre mezzanotte, quando l’anniversario era passato già da un giorno. Grazie a tutti!