Il cittadino deve sempre Più o Meno subire…

Pubblicata oggi su QuiArese e La Repubblica l’11 giugno (nei commenti, quello del giornalista Piero Colaprico):

06 giugno 2013 – Facciamo delle ipotesi. Se il governo mette una tassa, siamo tenuti a pagare per dovere e senso civico. Se un Ente o un Ufficio deve riscuotere una somma, ci arrivano bollettini o avvisi intimandoci il pagamento “entro il…”. Se dobbiamo avere un rimborso, allora non esistono termini e scadenze per chi ci deve dei soldi e non possiamo fare altro che attendere pazienti che la burocrazia compia il suo corso. Se chiediamo chiarimenti sui ritardi, quasi mai otteniamo risposte. Siamo tanti Nessuno che dobbiamo avere un “Niente”… Un esempio? Nel marzo 2010 invio una raccomandata alla società Gesem che gestisce la raccolta della tassa rifiuti e/o ambientale di vari Comuni del nord-ovest di Milano, chiedendo il rimborso dell’Iva da me pagata e non dovuta in base alla Sentenza numero 238/2009 con cui la Corte Costituzionale, nel rilevare la natura tributaria di Tarsu e Tia, in particolare evidenziava quanto segue al punto7.2.3.6.:

“[…] Non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad Iva le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della Tarsu che della Tia, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità»” e, quindi, ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini Iva di codesta tassa o tariffa.

A seguito di solleciti, anche a mezzo stampa, riuscii, dopo circa un anno, a sapere che la Società era in attesa di chiarimenti da parte del governo su come procedere al rimborso dell’Iva dovuta. Poi, il silenzio … Mi chiedo allora: se un cittadino fa il proprio dovere e rispetta Leggi e scadenze, perché non deve ricevere attenzione da parte di Aziende ed Enti Pubblici? In un Paese dove gli evasori sembrano essere premiati in quanto si parla sempre di “caccia” e mai si riesce veramente a “cacciarli”, il Cittadino rispettoso deve sempre e solo, Più o Meno, subire?

Francesco Gentile

Più acqua e Più considerazione, per favore…

Pubblicata su QuiArese, oggi: 

28 febbraio 2013 – Scusatemi, ma devo tornare sulla Casa dell’Acqua. Alle 18 di oggi, mercoledì 27, ancora non veniva erogata l’acqua gasata. Alle 21,20 sul sito del Comune di Arese nessuna informazione a riguardo. È mai possibile che, dopo le numerose segnalazioni, anche pubblicate da QuiArese e i tanti post apparsi sul suo sito Facebook, nessuno, ripeto NESSUNO, da Più di tre settimane tiene in considerazione le richieste dei cittadini? Contiamo Meno che niente. Eppure vorremmo sapere semplicemente cosa succede e se dobbiamo tornare a comprare bottiglie in plastica al supermercato, alla faccia di salvaguardia ambientale e di tutti i bellissimi discorsi che ci avevano convinto ad usufruire dell’utilità del servizio. I segnali sui ”silenzi” si sono susseguiti nel tempo: da quando avevamo chiesto di pubblicare periodicamente e sistematicamente i dati di potabilità (mai fatto) e quando avevamo suggerito l’uso di tessere, anche dietro contributo una tantum degli aresini, diverse dalla Carta Regionale, per non rovinarla e per il suo importante utilizzo per altri scopi (vedi sanità) oppure chiedevamo di essere informati sui giorni di fermo per manutenzione ordinaria… Niente, mai nessuna risposta. Nemmeno ai giornalisti che si fanno portavoce degli utilizzatori? Perché questo silenzio sull’argomento? A questo punto ci chiediamo anche se si vuole chiudere la Casa e a cosa serve il sito del Comune dove (vedi foto) sulla sinistra della Home Page possiamo trovare delibere fino al 2010, ma nessuna notizia attuale sulla risoluzione dei Più o Meno quotidiani … A questo punto è chiaro, fin da oggi, che per le prossime elezioni chiediamo ai Partiti di inserire nei loro programmi il “rispetto dei Cittadini attraverso l’informazione e la partecipazione alle scelte” nonché la misura periodica e pubblicazione dei risultati della “soddisfazione degli Aresini sulla qualità della comunicazione da parte degli Amministratori della cosa pubblica”. E’ sbagliato, Più o Meno?

Francesco Gentile
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Museo dell’Alfa Romeo: Arese sconfitta …

Che tristezza! da Repubblica.it del 23.02.2013, 23 FEBBRAIO 2013:
Milano, in mostra i gioielli ”segreti” dell’Alfa Romeo
In Fiera a Milano, Alfa Romeo mette in mostra i propri gioielli. Per festeggiare i 50 anni di Autodelta, cioè il celebre reparto corse diretto dall’ingegner Carlo Chiti, la casa automobilistica italiana espone alcune delle vetture che l’hanno resa famosa nel mondo. Un’occasione da non perdere perché quelle stesse vetture normalmente non possono essere ammirate. Sono conservate nel museo storico di Arese, chiuso al pubblico e in condizioni di abbandono.

di Francesco Gilioli e Alessandro Lettieri