Governo e nucleare

Il Governo Berlusconi ha inserito nel suo Programma il ritorno al nucleare, con inizio della costruzione della prima Centrale entro la fine dl suo mandato (DLs del 2009 e del 2010). Leggo che per ottenere l’autorizzazione all’allocazione occorrono 36 mesi e, solo dopo, per l’entrata in esercizio ci vogliono circa 5 – 6 anni … Avendo una certa età e quindi votato al referendum per l’abolizione del nucleare in Italia, mi chiedo come il Governo abbia potuto non tener conto della volontà degli italiani che fu a grande maggioranza per le energie alternative. È vero che le tecnologie sono migliorate per quanto riguarda la sicurezza ed è anche vero che molti Stati, ad esempio gli USA, hanno prolungato la vita dei loro reattori, dichiarata di quaranta anni, di altri vent’anni, ma il problema della gestione e delle scorte esiste ancora, anche perché i nostri politici non hanno scelto le Centrali di ultima generazione. Altro problema è dove situare le Centrali previste e penso che, al solito, ognuno vorrà posizionarne una più lontano possibile da dove vive. Una bella sfida, mentre eolico, solare e fotovoltaico potrebbero crescere a ritmi enormi se incentivi ed educazione all’ambiente fossero indirizzati in questa direzione. E se cadesse il Governo cosa succederà? Forse niente, ci saranno troppi interessi e tante cricche pronte per brindare alle bollicine atomiche!