Festa della Repubblica divisa

Per la festa della Repubblica abbiamo ricevuto in regalo la manovra finanziaria. Veniamo a sapere che i disoccupati sono al 9% e i giovani lo sono al 30%: sono record dal 2001. L’Italia che vediamo oggi è un Paese diviso tra Nord e Centrosud: da una parte la Lega inneggia alla Repubblica Padana, sotto l’Emilia si crede ancora nel Tricolore. La Sanità al Nord ha meno debiti, i servizi funzionano meglio e per salvare il Sud ci dice il Premier che verrà fatto sicuramente il Ponte di Messina. Il come, quando e con quali soldi non lo sappiamo. Siamo felici, oggi? La Repubblica Italiana ci rende orgogliosi quando sentiamo l’Inno e quando la Bandiera sventola sulla nostra solidarietà, sulla creatività, sulla volontà di competere. Eppure ci sentiamo bloccati da una classe politica che continua a litigare, a non confrontarsi e trarre spunti di miglioramento dagli errori e dalle critiche. Un brutto esempio ci è arrivato dalla telefonata del Premier a Ballarò: un sondaggio può essere o meno preciso, essendo basato su statistiche e campioni, ma lo scoop comunicazionale di Berlusconi si è rivelato un boomerang. Stiamo aspettando da tempo un intervento pubblico in cui ci venga spiegato se c’è crisi e perché dobbiamo fare sacrifici, ed invece assistiamo ad apparizioni improvvise in varie trasmissioni senza che ci sia possibilità di ribattere democraticamente, serenamente così come dovrebbe essere interloquendo con un esponente del Partito dell’Amore.

Pubblicata il 3.6 da Europa

Nucleare: vantaggi e svantaggi

 

L’energia nucleare è una fonte energetica da valutare attentamente sia negli aspetti positivi che negativi. In primo luogo è necessario comprendere il suo funzionamento. Nelle centrali nucleari l’energia scaturisce dal bombardamento dell’uranio con neutroni. Il nucleo dell’uranio si divide in due nuclei più piccoli tramite un processo detto di ‘fissione nucleare’ durante il quale si genera energia e altri neutroni che, a loro volta, continueranno a far dividere i nuclei di uranio dando luogo alla famosa ‘reazione a catena nucleare’. Durante questo processo viene emessa radioattività ad alta intensità.

Vantaggi: L’uranio è la materia prima delle centrali nucleari a fissione. Una minima quantità di uranio consente di produrre un’elevata quantità energia (si pensi che 1kg di uranio 235 ha lo stesso contenuto energetico di 3 milioni di kg di carbone), e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell’effetto serra). Non esistono stime ufficiali sull’estrazione annuale di uranio. Questi dati sono coperti dal segreto militare o dal segreto di Stato.

  • Una centrale nucleare non emette CO2
    Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco nell’ozono e dell’effetto serra. Questo lo rende particolarmente interessante nell’ambito della salvaguardia del pianeta dal riscaldamento globale.
  • Vantaggio nella bilancia dei pagamenti
    La produzione di energia dal nucleare riduce l’importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull’economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l’estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale..
  • Maggiore stabilità politica
    Le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (Medio Oriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall’import del petrolio. L’uso del nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.

Svantaggi:

  •  Gli oggetti e i metalli esposti alle radiazioni diventano essi stessi radioattivi, ossia le scorie sono radioattive. Le scorie dovranno essere stoccate per migliaia di anni
  •  Tecnologia sofisticata e per questo i costi di investimento sono alti. Ma il costo finale di produzione di elettricità rimane comunque contenuto, in linea con quelli dell’elettricità a gas o carbone.
  • Drammatiche conseguenze in caso di incidente. L’epilogo di Chernobyl ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto sulla salute. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantiscono un livello di sicurezza elevato, dall’altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo
  • La produzione di armi nucleari resta l’ultimo grande handicap. Non si può negare un legame tecnologico tra la produzione civile di energia nucleare e l’industria bellica. Nel 2004 gli USA e altri paesi occidentali fecero grande pressione sull’Iran per impedire la costruzione di una centrale nucleare civile proprio per il timore che questi impianti fossero utilizzati anche per finalità belliche. Pertanto il legame tra le due attività esiste.
  • Il costo reale del nucleare. Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un’industria privata. Lo Stato deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell’energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall’aggravio fiscale in termini di imposte.
  • Conseguenze in caso di incidente
    La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dall’incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell’energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato la sicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione.
  • Le scorie nucleari
    Le scorie radioattive devono essere stoccate per migliaia di anni fin quando non decade il livello di radioattività. Non possono essere distrutte e l’unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l’individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anniIl grado di radioattività non consente all’uomo di avvicinarsi alle scorie e, al momento, la scienza non è in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare il periodi di decadimento della radioattività. Nessun paese al mondo è giunto a una soluzione definitiva di stoccaggio. In Italia, nel 2003 si fermò in protesta un’intera regione italiana per impedire la realizzazione di un deposito geologico di scorie.
  • Localizzazione centrali nucleari e proteste locali
    Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.
  • Il terrorismo
    Viviamo in un’epoca in cui poche persone possono compiere grandi danni all’umanità. Il ricordo della tragedia dell’11 settembre 2001 ai grattacieli del World Trade Center è stato un duro shock per l’intera società occidentale. Il rischio che le centrali nucleari siano prese come obiettivi per atti di terrorismo o come bombe sporche è quindi molto realistico. E’ lecito e razionale preoccuparsi. Le nuove centrali nucleari dovranno includere questo aspetto fin dalla fase di progettazione.
  • Il trasporto di materiale nucleare
    Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione “sicurezza”. Durante il trasporto, oltre all’opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da “carri armati” e da poliziotti a cavallo. L’itinerario del treno cambia in continuazione all’insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all’interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.

Abbiamo elencato quelli che reputiamo gli svantaggi e i vantaggi dell’energia nucleare. Ogni lettore potrà giungere alle sue conclusioni. Siamo in ogni caso aperti a ogni contributo esterno. Se pensate che nel dossier manchi qualche aspetto o ci siano inesattezze, scriveteci. Dopo aver verificato le vostre osservazioni sull’argomento, valutaremo di aggiungerle al nostro dossier.

Sintesi: Abbiamo considerato sia i pro sia i contro dell’energia nucleare. Volendo sintetizzare il nucleare a fissione realizzato con reattori di ultima generazione è relativamente sicuro. Resta però il problema dei costi sociali e quello della localizzazione delle centrali e del deposito di scorie. Finora nessuna soluzione sembra essere stata condivisa con i cittadini del luogo destinato ad ospitare un deposito di scorie.