Se su un aereo qualsiasi c’è un’avaria, l’aereo cade. L’aereo di Stato su cui viaggiava il Cavaliere è riuscito ad atterrare a Linate. Corrono voci: il pilota, comunista, non ha voluto portarlo a fare gaffes a Bruxelles; chi viaggiava con lui ha imposto l’atterraggio al pilota per non sentire più barzellette; in Purgatorio non hanno voluto chi purga i dissidenti dal Partito; all’Inferno i lussuriosi non hanno voluto uno scomodo rivale; in Paradiso hanno deciso di tenersi ancora Dio come leader.
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La sfera di cristallo racconta
Solo ora riusciamo a vedere cosa c’era nella palla di vetro del magico popolo italiano. Il nostro Paese era esente dalla crisi: si è visto che non è così. Le tasse non sono aumentate, eppure il 43 per cento del reddito lo diamo al fisco e dal settimo posto in Europa siamo al quinto dei più tartassati. Il processo Dell’Utri continua e nel frattempo riappare Cuffaro, quello dei cannoli. Pensavamo che riuscire a comprar casa con la liquidazione fosse un vanto, poi abbiamo scoperto che le case si possono ricevere in regalo da imprenditori o da prelati. Annebbiati dal mito Lippi, non capivamo di avere una squadra di svogliati milionari che rincorrono un pallone. Il neoministro Brancher si è sfogato: “Abbiamo perso ai Mondiali e ora tutti se la prendono con me!”. Poverino. Eppure Bossi aveva lanciato un messaggio: comprare la partita con la Slovacchia sarebbe stato utile perché oggi saremmo a parlare di calcio invece di accorgerci di essere sempre più presi in giro. Passato l’appannamento della sfera, scopriamo che è arrivata l’estate e forse l’ancora di salvezza dei nostri politici: il gossip. Siamo pronti per discutere sulla dama bianca del Cavaliere, nuovo fantasma creato per distrarci dai problemi concreti. Forse dobbiamo capire perché i Governatori, perfino, si ribellano alla manovra fiscale, mentre noi non siamo più capaci di reagire ai lavaggi del cervello di Tiggì e Reality!
Pubblicata il 1 lug 2010 su METRO tutte le edizioni