Conflitto d’interessi postale?

Sabato 7 agosto mi è stata consegnata una lettera di Bancoposta  spedita solo il 26 aprile di quest’anno. Sono illustrate le nuove condizioni contrattuali per la carta Postepay a seguito dell’introduzione di normative europee dal 1 marzo ca. In essa si dichiara che “… le modifiche si intendono accettate decorsi 60 (sessanta) giorni  dalla data della presente comunicazione … “. A questo punto anche un bambino capisce che i sessanta giorni sono già trascorsi: se volessi rifiutare le condizioni? Non è questo un caso gravoso, ma mi chiedo: se il servizio postale viene svolto da Poste Italiane, da cui dipende Bancoposta, si potrebbe ipotizzare un conflitto di interessi? Ovvero: se certe condizioni devono essere accettate entro un termine e le Poste recapitano in ritardo le missive, senza nemmeno timbrare la busta o fornire una controprova della ricezione in una certa data, si potrebbe pensare che il vantaggio è solo a favore di Bancoposta e a sfavore dei Clienti che, invece, meriterebbero maggior trasparenza. Dove sbaglio?

Pubblicata su La Repubblica – Milano il 14 agosto e DNews Roma il 6 settembre 2010

Poste ben lontane da essere “banca”

Sarei grato se qualche esponente delle Poste spa chiarisse l’utilità del servizio Bancoposteonline. È vero che è possibile compiere delle operazioni, quali alcuni pagamenti, direttamente da casa, ma sono settimane che, ad esempio, non si riesce ad avere una ricevuta! Come fa un cliente ad esibire la dimostrazione di un pagamento effettuato a un Ente o un fornitore? L’avviso che per problemi tecnici non è “al momento” possibile il collegamento alla postemail, poi, sembra proprio una scusa elementare: il “momento” non può essere “settimane” per rendere soddisfatti i propri clienti! Altro svantaggio è l’impossibilità di acquistare o vendere titoli direttamente dal proprio PC, come si fa con tutte le altre banche: se si intravede una possibilità di investire un tipo di azioni, bisogna andare all’Ufficio Postale, fare code , compilare moduli e trovare impiegati solerti! Care Poste, siamo ancora molto lontano all’informatizzazione vera e dalla reale qualità del servizio.

Pubblicata il 9.6 da La Repubblica e da DNews Bergamo e Verona