Ho appena finito di leggere “Milano muori Milano” di Gianni Miraglia del marzo 2011 che descrive un dopo Berlusconi, il dramma dei disoccupati, anche manager fino all’inaugurazione dell’EXPO 2015 come simbolo di una Milano che illude e non può più realizzare i sogni …  Scioccante!

Exposizione mediatica

Io leggo di EXPO 2015 come un evento mondiale che si farà in Lombardia. Si farà? Sembrano tutti certi, tutti parlano dei vantaggi, dei milioni di visitatori, dello sviluppo commerciale, della valorizzazione de turismo e del territorio. Ma guardando dietro le quinte, mi sembra di capire che:

  • il massimo responsabile, Stanca, è stato sostituito da Sala da poche settimane,
  • Regione Provincia e Comune ancora non hanno linee coerenti,
  • i terreni dell’area Rho-Pero ancora non sono stati acquistati e amen che meno si vedono inizi lavori per le infrastrutture, quali strade, ponti, trasporti.
  • Il reclutamento delle migliaia di persone che lavoreranno per la manifestazione ancora non è chiaro e non sembra iniziato.

Mi chiedo: lavorando giorno e notte, feriali e festivi, siamo più veloci dei cinesi? Le opere costruite in fretta e furia, saranno di qualità e sicure? Chiacchiere e beghe ci faranno arrivare in quasi quattro anni precisi all’appuntamento? Oppure si farà un’inaugurazione politica sull’esempio della nuova Fiera, inaugurata nel 2005 poco prima delle Regionali, ma ancora senza piazzale principale di ingresso, una fantomatica fontana, e strade ancora da finire, viali, approntati con alberelli, panchine e cestini rifiuti, ancora recintati? Noi cittadini abbiamo orecchie per sentire tutte le favole che ci raccontano, ma abbiamo anche occhi per vedere …

Pubblicata su DNews Milano, oggi