9^ lezione: Teorema dell’unicità del limite

Proviamo, alla luce dei fatti di questi giorni, a dimostrare il Teorema dell’unicità del limite che recita: il limite di una funzione f(x) in un punto xo , se esiste, è unico. Premesso che da mesi non si fa altro che parlare di case dei politici e supposto che la casa a Scajola è stata regalata, deriva che il Ministro dello Sviluppo economico ha dato le dimissioni. In funzione di ciò è stata introdotta da giornali di centrodestra, l’analisi puntuale su un’ incognita ics, locale di Montecarlo.  Ora, se esiste un limite alla pazienza in un punto, che è la sopportabilità del cittadino, esso non può essere che unico perché non se ne può più. In conclusione: il Ministro allo Sviluppo non c’è, quindi è zero. Se Fini non dice la verità, esso è uguale a ics con zero, ovvero Camera con dimissioni. Visto che tutto ciò è legato a disaccordi e spaccature nel Polo di centrodestra, ne deduciamo che tra parlamentari immobili e immobili di parlamentari, tutto deriva dal un peccato unico: mettere tutti in Casa della Libertà.

3^ Lezione: matematica applicata alla manovra

Teorema del  cerchio applicato alla manovra italica. Considerata la crisi, prendere un Ministro di compasso o compassato e tracciare sul pubblico impiego una serie di archi di strette consecutive. A questo punto prendere la tangente verso l’innalzamento della pensione a 65 anni per le donne e condurre le parallele per un blocco degli stipendi, stando attenti che sia solo per gli statali. Se uniamo i due punti che caratterizzano la medio bassa retribuzione e l’alto numero di super ricchi, otteniamo una corda con cui far penzolare l’equità fiscale. Se, quindi, su stipendi da 1200 euro blocchiamo gli scatti, mentre su rendite da milioni di euro non mettiamo neanche un solo euro di tassa, potremo evidenziare la corda massima, detta diametro o massimo scostamento sociale. Dividendo questo per due, otteniamo un raggio che, come il sole, splende su ville e yacht ma spacca le vacanze tra centri benessere e spiaggia libera senza WC. Facendo ruotare intorno al centro prima la destra e poi la sinistra non si ha una retta via, ma un cerchio che si chiude sui soliti sudditi, mentre al suo esterno si spende e spande, evadendo come si voleva dimostrare.

Pubblicata su DNews Bergamo e Roma il gg 11.6

2^ Lezione: Dati di piazza

Il Ministro Maroni si è arrabbiato: i dati forniti dai suoi collaboratori della Questura di Roma sul corteo del PdL di sabato sono reali e i partecipanti erano circa 150mila. I portavoce del Partito della Libertà, Gasparri e Cicchitto, invece, non si arrendono e dicono che erano un milione. Ma la matematica non è un’opinione e dimostreremo oggi che i due risultati coincidono. Se in un metro quadrato mettiamo quattro persone e piazza san Giovanni è 38mila metri quadri, i partecipanti potevano essere 152 mila. Secondo il Pdl sono arrivati 3mila pullman da tutta Italia: se moltiplichiamo per il numero di posti, abbiamo 24mila fan bloccati nel traffico e siamo a 176mila. Sommando a questo numero i sostenitori arrivati con i treni e bloccati dalle porte che, al solito, non funzionano, arriviamo a circa 200mila persone. Siccome i fedelissimi del Leader si fanno sempre in quattro per lui, moltiplicando per quattro otteniamo 800mila partecipanti. Sommando a questi il numero di portaborse, assistenti, avvocati, autisti, massaggiatrici ed escort del team, arriviamo a 999mila che non è un milione, è vero, ma se sommiamo sul palco l’amico fedele Bossi e il Presidente abbiamo 1milione e uno. Basta sottrarre Fini ed è dimostrato che in piazza e dintorni c’erano un milione di persone.