Il gossip della politica

Estate, un po’ di leggerezza. E non manca il gossip: al posto delle veline, però ci sono solo politici. L’on. Fini sembra voler fare marcia indietro: dopo aver, giorno dopo giorno, tirato frecciate alle iniziative del partito del Premier, ora dice che si può azzerare tutto e andare avanti insieme. È vero che il Popolo della Libertà è anche definito dal suo Leader “Partito dell’amore”, ma il rapporto tra i due deve essere sovrannaturale, talmente forte da non potersi spezzare. Che poteva finire tutto a tarallucci e vino, ce lo potevamo aspettare: Fini ha troppo interesse ad attendere la fuoriuscita di Berlusconi per tentare la scalata al comando e non ne ha nessuno ad intraprendere una storia d’amore con Di Pietro, Casini! Se guardiamo il lato B della questione, possiamo anche capire che Bersani non voglia le elezioni anticipate: il PD non è pronto ad uno scontro perché non ha un Leader forte, diciamo Maximo e un po’ d’aria nuova è dovuta a Vendola che, però, non condiziona gli ex Margherita. Intanto alcuni sembrano già essere in vacanza: non si sente più, ad esempio Rutelli oppure Franceschini, mentre Bertinotti e compagni saranno in pellegrinaggio aspettando un miracolo. Bossi, il duro, gode all’ombra del federalismo mentre suo figlio sembra avere una cotta per una Pupa che, stanca dei secchioni ha preferito un eletto della Regione. Intanto ci aspettano rossi Tremonti e noi, stremati, ci tuffiamo nella crisi che non c’è. O c’è?

Pubblicata su DNews di Bergamo e Verona, oggi, pag.10

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Troppo caldo

Questi giorni un caldo record si è abbattuto sull’Italia. Persi i Mondiali, stiamo perdendo la testa per l’afa. Mai come in questo periodo si diventa litigiosi, aumentano le violenze e anche le parole a vuoto, senza senso. E assistiamo anche nella politica a cose strane e facciamoci sopra un sorriso. Il caso Brancher ha fuso perfino l’avvocato Ghedini che se la prende col Presidente Napolitano. Casini col gioco dei due forni comincia a bollire e se non gira a destra nemmeno svolta a sinistra. Rutelli liquefatto scivola no si sa dove. Gli ex Partiti della Sinistra sono gas rarefatti che volano in aria aspettando una solidificazione quasi Bertinottiana che non c’è. A destra Storace brucia nella fornace di accuse che lui ritiene infamanti e s’aggrappa al PdL che si scuote come un cane le pulci a quaranta gradi. Bersani comincia adesso a dire qualche frase da oppositore, tanto poi si va in ferie. Di Pietro ha messo alla brace le accuse contro di lui e aspetta l’arrosto più che fumo. Se il PD si è disperso da tempo, sembra che questo caldo stia facendo sciogliere il PdL … Silvio dà i numeri, Tremonti li mescola, Bossi li indurisce e Fini li macina! Intanto, partono le vacanze di molti italiani che, cotti a puntino da crisi finte e vere, cercano un fresco lavaggio del cervello per poi ricominciare all’ombra delle manovre.