Dove va la scuola?

Cosa succede nel mondo della Scuola? Il progetto delle tre “I”, lo ricordate? Inglese, Informatica e Impresa. Situazione attuale: per la lingua vengono ridotti i docenti e con corsi di 100 ore vengono formate maestre elementari per insegnare ai bambini oltre le proprie materie. Per i computer ci pensano i genitori: c’è chi cambia quello di casa e lo regala alla scuola oppure vengono fatte le collette. Impresa: il trenta per cento dei giovani è disoccupato e la ricerca e la scuola nell’impresa  non esistono più. Invece assistiamo ad un Piano tre “I” realizzato giorno dopo giorno per la scuola: “ Inutile” perché lontana dalla realtà tecnologica e dai problemi attuali, quali l’ambiente, “Impositiva” perché guarda ai grembiulini, a look di studenti e professori, a programmi depurati dalle verità, “Igienica” perché costringe i genitori a comprare l’utile carta, a tinteggiare le aule, a pulire. Vecchi progetti morti e sepolti, cosa si propone allora? Tagli, proroga dell’apertura delle scuole per incentivare spese e vacanze di genitori squattrinati, sforbiciate sulle materie fondamentali quali meno italiano e storia al classico o chimica  e fisica allo scientifico e meno matematica per tutti, così vengono ridotte le ore di lezione e probabilmente un po’ di docenti! I nostri studenti saranno portati alla pari di quelli di altri Paesi europei, nonostante i sacrifici dei loro genitori? Non lo sappiamo, ma apprendiamo che a Putignano, in Puglia, un Preside ha chiesto ai genitori dei maturandi di pagare circa 150 euro per pagare i commissari d’esame. Quando i genitori dovranno pagare gli stipendi ai docenti?

Festa della Repubblica divisa

Per la festa della Repubblica abbiamo ricevuto in regalo la manovra finanziaria. Veniamo a sapere che i disoccupati sono al 9% e i giovani lo sono al 30%: sono record dal 2001. L’Italia che vediamo oggi è un Paese diviso tra Nord e Centrosud: da una parte la Lega inneggia alla Repubblica Padana, sotto l’Emilia si crede ancora nel Tricolore. La Sanità al Nord ha meno debiti, i servizi funzionano meglio e per salvare il Sud ci dice il Premier che verrà fatto sicuramente il Ponte di Messina. Il come, quando e con quali soldi non lo sappiamo. Siamo felici, oggi? La Repubblica Italiana ci rende orgogliosi quando sentiamo l’Inno e quando la Bandiera sventola sulla nostra solidarietà, sulla creatività, sulla volontà di competere. Eppure ci sentiamo bloccati da una classe politica che continua a litigare, a non confrontarsi e trarre spunti di miglioramento dagli errori e dalle critiche. Un brutto esempio ci è arrivato dalla telefonata del Premier a Ballarò: un sondaggio può essere o meno preciso, essendo basato su statistiche e campioni, ma lo scoop comunicazionale di Berlusconi si è rivelato un boomerang. Stiamo aspettando da tempo un intervento pubblico in cui ci venga spiegato se c’è crisi e perché dobbiamo fare sacrifici, ed invece assistiamo ad apparizioni improvvise in varie trasmissioni senza che ci sia possibilità di ribattere democraticamente, serenamente così come dovrebbe essere interloquendo con un esponente del Partito dell’Amore.

Pubblicata il 3.6 da Europa

Ci sono terremoti diversi.

Il Premier ha avuto un malore e non ha potuto partecipare al Consiglio dei Ministri: gli auguriamo che il troppo stress derivante dal terremoto Anemone tra i politici e vip del nostro Paese, non sia più faticoso da risolvere, per Lui, rispetto al terremoto dell’Aquila. Circa cinquecento politici e vip, Governo compreso, hanno usufruito di prestazioni da parte della “cricca”. Se i lavori nei beni di loro proprietà o di proprietà dello Stato, sono stati un regalo, non c’è reato. Il dubbio è che tali regali siano stati fatti a fronte di appalti ultramilionari. Il cittadino comune si chiede come sia possibile che persone cui non manca niente, lavoro ultra pagato, privilegi, bonus, immunità, debbano volere sempre di più. L’aveva dichiarato l’Assessore arrestato per tangenti a Milano: “Eravamo sotto Natale e volevo sempre di più …”. Se poi, il cittadino comune si guarda intorno, nell’ambiente di lavoro, nel quartiere, al supermercato, ai parcheggi delle maxiauto, si accorge che molti italiani, pure, vogliono “sempre di più”. L’esempio viene dall’alto, si dirà. Ma a questi signori li votiamo noi, gli diamo noi il “successo”. Basti pensare l’entusiasmo per gli “eroi” e le “scollacciate” del Grande Fratello! Il cittadino comune, che tenta di essere corretto, almeno educato, si chiede se ha sbagliato tutto nella vita. Un ricordo. Tanti anni fa, un mio amico, laureato e disperato perché non trovava lavoro, sul lungomare si era fermato a meditare sui problemi: fu avvicinato da un gruppo di ragazzi che gli proposero di aiutarli a trasportare casse di sigarette di contrabbando. Oggi sarebbe droga.  Lui si rifiutò con orgoglio. Forse oggi sarebbe diventato come uno di quei politici o vip corrotti. Questo è il vero terremoto che sconvolge le coscienze degli onesti.