Troppo caldo

Questi giorni un caldo record si è abbattuto sull’Italia. Persi i Mondiali, stiamo perdendo la testa per l’afa. Mai come in questo periodo si diventa litigiosi, aumentano le violenze e anche le parole a vuoto, senza senso. E assistiamo anche nella politica a cose strane e facciamoci sopra un sorriso. Il caso Brancher ha fuso perfino l’avvocato Ghedini che se la prende col Presidente Napolitano. Casini col gioco dei due forni comincia a bollire e se non gira a destra nemmeno svolta a sinistra. Rutelli liquefatto scivola no si sa dove. Gli ex Partiti della Sinistra sono gas rarefatti che volano in aria aspettando una solidificazione quasi Bertinottiana che non c’è. A destra Storace brucia nella fornace di accuse che lui ritiene infamanti e s’aggrappa al PdL che si scuote come un cane le pulci a quaranta gradi. Bersani comincia adesso a dire qualche frase da oppositore, tanto poi si va in ferie. Di Pietro ha messo alla brace le accuse contro di lui e aspetta l’arrosto più che fumo. Se il PD si è disperso da tempo, sembra che questo caldo stia facendo sciogliere il PdL … Silvio dà i numeri, Tremonti li mescola, Bossi li indurisce e Fini li macina! Intanto, partono le vacanze di molti italiani che, cotti a puntino da crisi finte e vere, cercano un fresco lavaggio del cervello per poi ricominciare all’ombra delle manovre.

Tremonti e tramonti

Meno nascite e meno tombe. Questa frase, detta per spiegare il perché della crisi dal Ministro dell’Economia Tremonti, fa riflettere quella maggioranza silenziosa che sta lì, ad aspettare speranzosa la risoluzione della crisi che non c’è. Meno nascite; significherebbe meno asili, meno scuole, meno precari da mantenere. Significherebbe non formare più famiglie: che senso avrebbe sposarsi con l’obiettivo di non fare figli per salvare il restante 95 per cento del surplus di ottantamila euro dello stipendio dei super manager e politici? Una ferita ulteriore a quei giovani che già oltre i trent’anni non hanno lavoro e non possono sposarsi: la generazione precedente vedeva noi giovani cercare lavoro e una ragazza da sposare subito per creare un nuovo nucleo, nuovi affetti. Meno tombe: si vive più a lungo e bisogna mantenere più pensionati. Considerando il fatto che molti vengono incentivati dalle Aziende ad uscire ancora cinquantenni, cosa dovrebbero fare i vecchietti? Contare su ulteriori tagli alla ricerca ed alla sanità in modo da riaccorciare la vita media? Per quanto mi riguarda posso fare una proposta al Ministro: se date un lavoro fisso ai miei figli, tranquillamente posso togliere il disturbo e offro una tomba in più!

Pubblicata il 28.5 da DNews di Bergamo, Verona e Roma

Il tornante di Tremonti

“Siamo a un tornante della Storia, non siamo in una congiuntura economica” ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, parlando al forum dell’Ocse. Risponde Di Pietro: “E’ una manovra a misura della cricca e che colpisce i soliti noti, i più deboli. I Sindacati si spaccano ancora e noi cosa dobbiamo pensare? Noi pensionati, precari o semplici dipendenti leggiamo che verranno ridotti gli stipendi di manager di Stato, Parlamentari, Alti Magistrati: dovremmo essere contenti? Se poi in altre pagine notiamo che gli stipendi verranno congelati fino al 2003, si andrà in pensione più tardi, la liquidazione chissà se mai più ce la daranno: dovremmo far salti di gioia? Il Ministro Tremonti dice che la crisi è come un videogioco: si abbatte un mostro e ne appare un altro. E noi dovremmo essere quelli che per giocare mettono i gettoni nella macchina, mentre i politici si divertono a farla andare in tilt? Ancora oggi continuano a dire che il Governo non aumenterà le tasse: leggiamo poi che le Regioni preparano aumenti per i servizi oppure, come in Lombardia, si faranno riduzione su servizi sociali, asili, eccetera. Ed è questo il TORNANTE del Ministro: il Governo taglia ed ecco un giro di tasse degli Enti Locali, Comuni e Regioni.

Pubblicata il 27.5 su DNews Milano