10^ Lezione: Teorema dei carabinieri

Questa volta proviamo ad applicare all’Italia un teorema dei limiti.

Quello della maggiorante e della minorante, detto anche “dei carabinieri”, dice che: “Se abbiamo tre funzioni, la prima maggiore delle altre due (maggiorante) e la terza minore delle altre due (minorante) allora se sia la prima che la terza funzione tendono ad un limite finito l allora anche la seconda deve tendere allo stesso limite”.

Ciò premesso, se chiamiamo la prima funzione, maggiorante, “Ultrasettantenne” e la minorante “Minorenne”, abbiamo che se sia l’Ultrasettantenne e la minorenne tendono ad un limite di “decenza”, allora anche la seconda, detta “Onorevole” deve tendere allo stesso limite.

Se avete “fede” e vi rivolgete a “mora”, il teorema è autonomamente dimostrato, come ritengono i dottori esperti di Milano, contestati dai dotti del PDL Partito del Limite che sostengono che la prima e la terza funzione fanno da carabinieri e prendono in mezzo la seconda per portarla in prigione nel limite.

7 pensieri su “10^ Lezione: Teorema dei carabinieri

  1. Pena, Alfredo che il Corriere riporta un sondaggio, oggi: se Cetto la Qualunque si presentasse alle elezioni, avrebbe il 9% dei voti, più di Casini, di Fini, dell’IDV e di Vendola …. Se poi si unisse a Grillo …

  2. Direi che hai riassunto cripticamente ciò che telegiornali e giornali ci propinano sfacciatamente. E pensare che è considerato film comico, quindi esagerato allo scopo di far ridere, il nuovo film di Albanese. A me pare che nel film, dai trailer che ho visto, l’unica differenza con la realtà è quella che Cetto La Qualunque dice esattamente quello che pensa, senza mascherarla con discorsi fuorvianti.

  3. da Fortunato: ok. tutto a posto. è sempre un piacere leggerti. il tuo humor è sempre sagace, anche se un tantino invecchiato. sento spesso un pò di tristezza e rassegnazone. Comunque non hai tutti i torti. Un abbraccio a tutti voi

  4. intanto in questa italia in cui si ledono i diritti dei lavoratori con referendum tenuti sotto ricatto, in cui ogni giorno si aggiunge disoccupazione a disoccupazione, precarietà a precarietà, disagio a disagio, povertà a povertà si continua a parlare delle voglie del cazzo di questo individuo e si è spostato di nuova l’attenzione dalle reali esigenze du questo paese che non ègovernato da quasi tre anni

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