Una sequenza incredibile di colpi che hanno gelato i corpi e le menti. Dopo il sereno del mattino è iniziata, ieri sera, una scaricata tremenda. Chissà quanti danni …

- 19 marzo 2011 h 17,05 - Arese MI


3 pensieri su “

  1. Ma se domani la Lega, o qualche altro partito secessionista, dovesse imbracciare i fucili e tentare la separazione dal resto d’Italia, cosa farebbero i nostri politici ? Molto probabilmente userebbero le armi per riportare l’ordine ed annientare i rivoltosi. Ci dovremmo allora aspettare che la Francia, o qualche altra nazione venga a bombardare l’Italia in nome della salvezza del popolo secessionista ?
    E per la Siria in rivolta come si comportarà l’Italia ?
    Ho molta stima per il presidente Napolitano, ma questa volta non sono d’accordo sull’uso delle armi in un paese terzo: la democrazia non si esporta con le armi, la si conquista dall’interno attraverso l’amancipazione e la crescita culturale dei popoli.

  2. Peso di si. Il problema, Alfred, è che molte Nazioni devono mostrare i muscoli per acquisire potere e petrolio o altri beni …

  3. Mi chiedo: era proprio necessario arrivare all’uso massiccio delle armi?
    Abbiamo sicuramente a che fare con un megalomane, un dittatore fuori di testa, un elemento pericoloso soprattutto per il suo popolo ma anche per il resto del mondo, ma in questo modo si rischia di uccidere molti innocenti, di creare danni agli stessi che vogliamo difendere, ferirli nel corpo e negli affetti. Non c’era proprio un altro sistema?

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