A distanza di pochissimi giorni dal deragliamento del treno nelle vicinanze di Milano, trovarsi a cinema di fronte a una storia che si svolge interamente su un treno per pendolari, ha reso ancora più palpitante il ritmo dell’azione, già elevato, che il regista Jaume Collet-Serra ha dato al film. Pendolari, persone che tutti i giorni percorrono la stessa tratta, persone che si conoscono, molto spesso, solo di vista e qualche volta fanno amicizia, persone che lasciano casa e famiglia al mattino presto e tornano tardi. Può capitare che non tornino. Questo film è uno dei tanti di tipo thriller dinamici all’americana, che forse andiamo a vedere per ricevere una scossa alla piatta normalità. C’è un protagonista “umano” e c’è il protagonista “treno” con i suoi spazi, le sue collocazioni di persone e cose …, c’è una trama con qualche colpo di scena e momenti di ansia. Chi ama questo genere, gradisce. Il regista, dopo una storia avventurosa su un aereo, questa volta ha portato il “suo” attore Liam Neeson, noto per le sue interpretazioni in questo genere di film, sul treno dove molti personaggi gli ruotano intorno anche con bravura: ricordo Vera Farmiga, Patrick Wilson, Sam Neill, Elizabeth McGovern, Jonathan Banks … Colonna sonora adatta alle situazioni, fotografia difficile ma ben centrata. Sala enorme, strapiena.