Ci siamo. Pasqua è qui!

Sabato Santo, ci siamo quasi. L’aria di Primavera c’è. Il sole c’è. I merletti svolazzano da un prato all’altro mentre le rondini forse sono state un po’ sorprese da questa Pasqua arrivata così presto. I leprotti corrono per i campi e improvvisamente restano immobili, statue da museo naturale, al minimo rumore e quando vedono arrivare qualcuno scappano veloci, senza concedere non un selfie, ma nemmeno una foto con zoom … Che bello, il periodo pasquale!11mar14d Arese primavera al Gran Paradiso
Dopo una mia paziente operazione di taglio minuto di salumi e formaggi, con ritmico alternarsi di un pezzetto nel piatto e uno in bocca e un giorno di  lavoro da parte della Chef di casa, una volta Regina, tra impasti, imbottiture e infornate, son pronti e dorati i tortani profumati di formaggio, salame piccante e dolce, uova sode e pepe, tanto pepe … Fam Gentile 24mar16 Tortano napoletano (5)Nota negativa: la mia dolce consorte ha bandito il dolce tradizionale, la pastiera … Dice che la mia glicemia intermittente non può affogare tra fette di grano, ricotta, canditi e pasta frolla ricoperta di zucchero a velo e aromatizzata all’acqua di fiori d’arancio … Secondo me, lei non vuole ammettere che non ha più l’età per passare un’altra giornata, non retribuita, tra preparazione, forno infuocato al limite dell’incendio di Roma e con me, classico Nerone, stare lì vicino ad attendere, suonando con forchetta e coltello, il momento massimo di godimento, quello del primo assaggio. Oppure, semplicemente, vuole essere lei l’unico “dolce” delle mie giornate festive …Fam Gentile 18apr14 Pastiera napoletana
Ci siamo. Domani è Pasqua … Non sarà più così, ma aspettiamo certi momenti indelebili che rivediamo come in un film. A tavola, il rito della benedizione, da parte del Capofamiglia, con ramoscello di ulivo  intinto nell’acqua che alla fine della Messa avevamo prelevato con una bottiglietta dall’acquasantiera e che innaffiava noi, peccatori assolti, e tutto l’antipasto “di tutto, di più”, noncuranti che in quell’acqua, in chiesa, erano state immerse dita di centinaia di persone per il segno della Croce … E via col pasto, un assalto alla “fellata” di salame, coppa, capicollo, prosciutto crudo e cotto, ricotta salata, funghetti e carciofini sott’olio, uova sode, fettine di tortano o casatiello (un tortano che ha, nella parte superiore, come ornamento uova sode intere imprigionate da fettucce di pasta), minestra “maritata”, tanto per iniziare leggeri, fatta di verdure di stagione con brodo e pezzi di gallina, manzo, salsiccia, prosciutto e cotenne, poi qualche “assaggio” di primo di lusso ed elaborato come in nessun altro periodo dell’anno, capretto al forno con patate o agnello girato in padella con cacio, uova e piselli, carciofi arrostiti e fritto misto di ortaggi, poi gran finale con pastiera. Da piccoli, un Uovo di Pasqua faceva da soprammobile in sala per giorni e giorni … A fine pranzo, il grande momento quando con mano tremanti cercavamo di sciogliere fiocchi colorati, rompere quella maledetta carta iper – resistente che a tutti i costi voleva proteggere il prezioso cibo degli Dei, intenso fondente, e il contenuto incognito, quella sorpresa che ogni anno aspettavamo con ansia e sorpresa non era perché si rivelava sempre essere un giochino di plastica da montare senza istruzioni oppure il solito ciondolino … Guardavamo i nostri genitori emozionati a studiare le reazioni di noi bambini che, pur essendo anime innocenti, sapevamo recitare da grandi attori, ringraziandoli con un sorriso …  Eppure, eravamo felici. Oggi, tra diete forzate, acciacchi, qualche ruga e un po’ di solitudine (… Pasqua con chi vuoi: e la famiglia si disperde …) siamo ancora, fortunatamente, sereni. E gustiamo, almeno, una fetta di tortaniello …072 8apr12 Uovo produz Ilaria

11 pensieri su “Ci siamo. Pasqua è qui!

  1. Abbiamo un bagaglio di ricordi da cui attingere a piene mani quando ci capita di discutere, su una miriade di argomenti, del resto la nostra vita è stata piena di sfide, di decisioni prese confidando moltissimo sulle proprie forze, amplificate dall’affetto di una bella famiglia che ci dava e che ci da tutt’ora la carica per guardare più in avanti che non indietro. Le tradizioni sono un modo per ricordare e onorare chi ce le ha fatte apprezzare, i nostri genitori, i nonni, la famiglia di origine in generale. Mano a mano che le generazioni proseguono, queste tradizioni si uniscono con quelle di altre famiglie, penso ai nostri figli e alle famiglie che stanno formando. Alcune delle tradizioni sopravviveranno, questo vuol dire che siamo stati capaci di trasferirle con la giusta aggiunta di emozioni, altre si perderanno, ma è giusto così, non si può tenere tutto in cantina, tutti i ricordi di una o più vite… Si possono tenere dentro di noi, nel nostro cervello, nel nostro cuore, e tu, in tutto quello che scrivi e che lasci alle generazioni future.

  2. Siamo un po’ all’antica? Ci teniamo troppo alle tradizioni? Ma se cisono rimaste solo queste belle cose da fare e questi momenti da ricordare … guardando e sperando nel futuro! vero Alfred?

  3. Sarà che il proverbio dice che la Pasqua è da fare con chi vuoi, ma vedo che quando esiste un legame forte, un affetto sincero, anche la Pasqua si presta in modo esemplare per favorire incontri tra parenti e amici, grazie anche al clima più tiepido, alla possibilità di uscire e di avere luce per un bel po’ del pomeriggio. Poi fare assaggiare agli amici le squisitezze cucinate dalla dolce metà, una bella partita a carte, una chiacchierata con le sedie di casa messe in cerchio in sala. Mia moglie ha trascorso parecchie ore in cucina, preparando tutte le cose che a Pasqua non possono mancare, è normale! Per il momento la pastiera non manca a fine pasto, non solo, ma anche alla colazione del mattino. E l’uovo di cioccolato, quello si prende solamente per i bambini, che ancora lo vedono come una cosa misteriosa, luccicante, che nasconde cioccolato e sorpresa, difficile da raggiungere perché prima occorre combattere con laccetti, carta lucida in quantità e stagnola, fino ad arrivare al cilindro con la sorpresa, più o meno bella, di solito inutile ma che produce sempre quel milligrammo di adrenalina che fa sbocciare un sorriso.

  4. Grazie, Peppino. Sempre troppo buono!Un incoraggiamento a continuare a scrivere … o a gustare piatti di mia moglie?

  5. Saggio tra il bucolico, la nostalgia del tempo trascorso, l’apprezzamento (anche se parzialmente mascherato) della validità della consorte, la competenza culinaria. Comunque, caro consuocero, la tua “verve” saggistica permane vivace e valida, da vero scrittore seppur amatoriale. Ciao e tanti auguri, che ci faremo anche a voce.

  6. Sperando, caro Danilo, di non essere investito da un ciclista che corre all’impazzata per digerire: tu!

  7. Dopo quel pasto, hai voglia di camminare nel parco, anche senza pastiera arrivi tranquillamente alle prossime feste.
    ciao

  8. Commerciale … Solo business … Oggi. Una volta i simboli erano diversi e, uova con modeste sorprese o barretta, i genitori senza spendere cifre, facevano felici i bambini. Oggi si spende e spande in maniera spropositata e i bambini crescono superviziati …

  9. Tutto verissimo! Ho un poco di nostalgia anche io ricordo quando arriva Pasqua…. e le festività in genere, ma solo perché ricordo gli anni andati e non per le uova che noi figli avremmo dovuto avere perché a casa mia le uova non venivano comprate! Mia mamma riteneva (ed ancora oggi lo sostiene) che per un etto o due di cioccolato non serviva comprare un uovo e allora, al massimo…., ci comperava una barretta di cioccolato! Tanto sempre cioccolato era!!!! Nessuna poesia della sorpresa nell’uovo perciò..! Ma nemmeno oggi !!! La sorpresa è già bella e scritta fuori sulla confezione. anzi, la puoi addirittura già scegliere prima dell’acquisto..Mi chiedo: che senso ha?

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