Si dice che la matematica non è un’opinione. È vero, secondo scienziati di tutto il mondo. In Italia questo non vale. Dimostriamolo. Preso P1, tiriamo avanti con una linea retta di chi ci governa, fino a trovare P2 creazione del Gelli, cui convergono numerosi pezzi forti del Paese, quali politici, militari, banchieri, attori, giornalisti. Tracciata una tangentopoli che divide la Repubblica da Prima a Seconda, si inserisce un famoso imprenditore nella gestione del Bel Paese, mentre nel tempo la linea dell’opposizione diminuisce sempre di più e sta per tendere a zero. Provocando un terremoto di gossip nella spirale della crisi, milioni di cittadini vengono portati al limite inferiore dell’attenzione. Tracciando l’ipotenusa del triangolo politici – imprenditori – veline, da P1 quindi si passa per P2 e si arriva a P3 che si presenta come una nuova Loggia. Ed è un teorema inconfutabile nel mondo. Ma, estrapolando i discorsi di Fini, Granata e compagni, il matematico Bossi esprime l’opinione che sono sufficienti lui e Silvio per realizzare il federalismo, risultato importante e finale per la storia d’Italia. Come volevasi dimostrare.